Intesa Sanpaolo scatta al test dei 3,6 euro, massimi da maggio 2008

Prosegue la cavalcata rialzista di Intesa Sanpaolo che, dopo aver chiuso il 2023 con un progresso di oltre il +25%, ha avviato anche il 2024 all’insegna della positività mostrando al momento un rialzo di quasi il +36% ytd, tra le migliori banche italiane per performance.

A dare man forte alle quotazioni anche i numeri trimestrali comunicati venerdì scorso. La banca guidata da Carlo Messina ha chiuso il primo trimestre con un utile netto in rialzo del 17,6% a quota 2,3 miliardi di euro contro i 1,96 miliardi dell’analogo periodo nel 2023 e in decisa accelerazione nel confronto con il quarto trimestre 2023, quando gli utili erano pari a 1,60 miliardi. Il consensus Bloomberg indicava un risultato netto inferiore e pari a 2,08 miliardi di euro.

Tornando al quadro grafico, il potente rimbalzo avviato dal 26 ottobre 2023 ha riportato il titolo Intesa Sanpaolo il 5 maggio a toccare un picco a 3,626 euro, massimi da maggio 2008. Nelle ultime sedute Intesa Sanpaolo sta tentando il breakout dell’area di resistenza a 3,6 euro. Se nelle prossime sedute dovesse realizzarsi tale superamento rialzista, magari confermato da volumi di contrattazione in aumento, allora il successivo target al rialzo potrebbe essere area 3,7 euro.

Al ribasso, invece, per Intesa Sanpaolo il primo supporto di breve si colloca a 3,44 euro che, se infranto, potrebbe spingere le quotazioni verso 3,25 euro, dove nei pressi passa la media mobile a 50 giorni (linea gialla) ed è distante circa il 8,5% dai prezzi attuali. La media mobile di lungo periodo a 200 periodi (linea arancione) è distante circa il 29,5% dai valori attuali di Intesa Sanpaolo.

Dal punto di vista algoritmico, l’oscillatore RSI a 14 periodi (l’indice di forza relativa) si trova a 65, vicino alla zona di ipercomprato (70), sottolineando la forza delle pressioni rialziste in questa fase di mercato.

Ultimo prezzo: 3,6 euro.

Supporti: 3,44; 3,25 euro

Resistenze: 3,6; 3,7 euro.