Mps: Tesoro vende il 15% per 1,1 mld, BPM e Anima tra gli acquirenti. Giorgetti: “operazione finanziaria italiana”
Il Tesoro rompe gli indugi e annuncia la vendita del 15% del capitale di Banca Monte dei Paschi di Siena per circa 1,1 miliardi di euro. E se la mossa del ministero guidato da Giorgetti era attesa, è entrato nella partita nelle fila degli acquirenti un nome che non era circolato nelle ultime settimane: ovvero quello di Banco BPM.
L’annuncio ufficiale del ministero dell’Economia e delle Finanze è arrivato in serata. In una nota dal Tesoro hanno comunicato di avere perfezionato con successo la cessione di 188.975.176 azioni ordinarie Mps, pari al 15% del capitale sociale attraverso un “Accelerated Book Building – ABB” riservato ad investitori istituzionali italiani ed esteri.
“A fronte della domanda raccolta, pari a oltre il doppio dell’ammontare iniziale, e alla presenza di un premio del 5% rispetto all’odierno prezzo di chiusura del mercato, l’offerta è stata incrementata dal 7% al 15% del capitale sociale di Mps“, spiegano da ministero in una nota nella quale indicano che il corrispettivo per azione è pari a 5,792 euro per un controvalore complessivo pari a circa 1,1 miliardi.
E così la partecipazione detenuta dal Mef in Mps scenderà dal 26,7% all’11,7% circa del capitale sociale, a seguito dell’operazione che ha visto Banca Akros (Gruppo Banco BPM) nel ruolo di Global Coordinator e Bookrunner e Clifford Chance in qualità di consulente legale.
Si tratta della terza tranche della partecipazione detenuta dal Mef nel gruppo bancario toscano. Un anno fa, nel novembre 2023, la prima mossa che ha visto la partecipazione del tesoro scendere dall’iniziale 64% al 39% con un incasso da 920 milioni. La seconda lo scorso marzo con la cessione di un’ulteriore quota del capitale sociale dell’istituto, pari al 12,5%, al prezzo di 4,150 euro per azione.
La nuova mossa a sorpresa di Banco BPM
Sono poi arrivate le note di due acquirenti. Una è quella del gruppo guidato da Giuseppe Castagna che ha annunciato di aver acquisito una partecipazione azionaria pari al 5% del capitale sociale del Monte. La seconda è quella di Anima, gruppo del risparmio gestito su cui la stessa Banco BPM ha lanciato la settimana scorsa a sorpresa un’Opa, che ha acquistato azioni ordinarie di Mps pari al 3% del capitale sociale della banca guidata da Lovaglio. Nella partita è entrato anche il gruppo Caltagirone, che è già azionista di Generali e Mediobanca, che ha messo le mani su una quota pari al 3,5%.
Per Banco “coerente con la strategia del gruppo di rafforzamento delle proprie fabbriche prodotto”
Nel giro di una sola settimana, Banco BPM mette a segno un nuovo importante colpo strategico. Dopo l’Opa lanciata su Anima rileva una partecipazione del 5% in Mps e spiega le sue ragioni. In particolare, indica che “l’acquisizione della partecipazione in Mps si inserisce nel contesto più ampio dell’offerta pubblica di acquisto volontaria sulla totalità delle azioni di Anima annunciata lo scorso 6 novembre ed è coerente con la strategia del gruppo di rafforzamento delle proprie fabbriche prodotto” e aggiunge che “Mps è infatti il primo distributore di prodotti del gruppo Anima, dopo Banco BPM, e rappresenta un partner strategico per la crescita futura di Anima e delle sue controllate”.
Con una precisazione: Banco BPM non intende presentare alle autorità competenti le istanze autorizzative per poter eventualmente superare la soglia del 10%. “Il gruppo rimane focalizzato sugli obiettivi del piano 2023/26, confermando la propria strategia stand alone”, si legge nella nota nella quale si indica che l’operazione ha un impatto sul CET1 ratio di Banco BPM al 30 settembre 2024 pari a -9 bps e non influirà sulla politica di distribuzione esistente.
Sulla base delle ultime stime di consensus di MPS, l’investimento genererà un rendimento annuo del 14% circa sotto forma di dividendi, con un impatto positivo sull’utile per azione pari a circa il 2,5%.
Anima: a.d. Melzi d’Eril ,“non poteva esserci occasione migliore per esprimere il nostro apprezzamento”
Lato Anima, per effetto dell’acquisto delle nuove azioni della banca, la partecipazione detenuta dalla sgr, che già aveva l’1% circa del capitale sociale, raggiungerà il 4% circa di Mps.
“Da sempre Anima ha come priorità il rafforzamento delle relazioni strategiche al centro del suo modello multi- partnership. Quella con Banca Monte dei Paschi, in particolare, è fonte di grande soddisfazione per i traguardi raggiunti insieme ai colleghi della rete Mps in questi quindici anni, e di entusiasmo per le prospettive di crescita futura”, ha commentato Alessandro Melzi d’Eril, amministratore delegato del Gruppo Anima. “Avevamo già dimostrato il nostro supporto partecipando all’aumento di capitale del 2022; non poteva esserci occasione migliore di questo collocamento azionario per esprimere il nostro apprezzamento per la Banca e ampliare gli orizzonti di una proficua collaborazione”.
Giorgetti: “un’operazione di politica bancaria e finanziaria italiana”
“Abbiamo portato a termine un’azione importante come avevamo annunciato nelle sedi istituzionali prevedendo la realizzazione di un’operazione di politica bancaria e finanziaria italiana volta a rafforzare l’azionariato di un player importante nel mercato del credito in modo serio e riservato come da sempre dichiarato in questi due anni di governo”. Così il ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti su Mps.