Per Mps, Banco Bpm e Bper nuovo rally e nuovi target al rialzo. La view di Hsbc
Forti acquisti oggi sulle banche di Piazza Affari in scia al positivo giudizio arrivato da Hsbc. Sempre oggi Morningstar Dbrs ha dato una view ottimista sul settore bancario europeo in generale anche in vista di un 2025 che sarà caratterizzato da tassi di interesse più bassi.
Mps guida la carica con rally del 4%
Spicca il quasi +4% di Mps con l’avvicinarsi del possibile collocamento di una nuova quota da parte del Tesoro. Il dossier Mps rimane caldo con l’attesa per il prossimo collocamento del Tesoro, che detiene il 26,7% del capitale, entro fine anno. Attesa che ha portato intensi scambi sul titolo dietro i quali potrebbero celarsi dei posizionamenti di uno o più investitori in vista del collocamento che potrebbe avvenire già nella seconda metà del mese. Sul mercato potrebbe andare una quota inferiore al 10%, “La Stampa” parla di 7-8% circa.
Positive anche Banco BPM (+2,4% a 6,94 euro) e Bper (+3,5% a 6,08 euro). A braccetto le due big Intesa Sanpaolo e Unicredit, entrambe a +1,66%.
Hsbc alza valutazioni su Mps, Bper e Banco BPM
Sulle banche italiane si sono espressi gli analisti di Hsbc. Spicca l’avvio di copertura con consiglio “buy” su Banca Mps e target price a 7,2 euro, ossia circa il 28% sopra i livelli attuali del titolo. Il Monte da inizio anno segna un saldo di oltre +84%, tra i migliori di tutto il Ftse Mib, preceduto tra le banche solo da Bper (+100%).
La banca d’affari britannica Hsbc ha anche alzato il prezzo obiettivo su Banco Bpm portandolo da 7,50 a 7,90, confermando la raccomandazione “buy”. Il potenziale rialzista per Banco, in base al nuovo target, è 18% e Hsbc vede l’istituto guidato da Giuseppe Castagna raggiungere un Rote del 12,2%/11,2% nel 2025/2026. Stime che non includono Anima, su cui Banco ha lanciato un’Opa. Includendo Anima, il Rote balza a circa il 15%/14%.
Hsbc ha alzato il prezzo obiettivo anche su Bper da 6,9 a 7,2 il prezzo obiettivo di Bper.
Outlook 2025: calo tassi non fa paura. Unicredit-Commerz? Un’eccezione
Sempre oggi Morningstar DBRS ha pubblicato l’European Banking Outlook 2025 che mette in evidenza la solidità finanziaria delle banche europee, destinata a rimanere forte nel 2025, anche se la redditività diminuisce rispetto ai livelli elevati di quest’anno a causa di minori ricavi.
“Le tendenze della qualità degli attivi sono alternate alla debolezza di alcuni settori, mentre i tassi di interesse più bassi e le migliori prospettive economiche sosterranno la base clienti delle banche”, si legge nel report. Morningstar ritiene che il consolidamento in Europa potrebbe guadagnare terreno, ma è probabile che gli accordi transfrontalieri su larga scala rimangano l’eccezione.
Un esplicito riferimento è su Unicredit-Commerzbank, con piazza Gae Aulenti che ha messo le mani sul 21% della seconda maggiore banca tedesca. Il deal sull’asse Milano-Francoforte potrebbe quindi essere un’eccezione.
“Considerando il panorama normativo ancora frammentato del settore bancario europeo, le diverse piattaforme tecnologiche e le abitudini dei clienti, riteniamo che le sinergie delle fusioni transfrontaliere siano ancora più limitate rispetto alle fusioni nazionali, soprattutto nel settore del retail banking”, sottolineano gli esperti nell’outlook 2025 sulle banche Ue. “Una potenziale fusione UniCredit-Commerzbank non dimostra il contrario – aggiungono – dato che UniCredit possiede HVB, una delle maggiori banche tedesche, e potrebbe quindi raccogliere sinergie significative all’interno della Germania”.