Notizie Notizie Italia Mps, Mef rimarca impegno privatizzazione. Titolo schizza a Piazza Affari

Mps, Mef rimarca impegno privatizzazione. Titolo schizza a Piazza Affari

29 Novembre 2023 14:18

Mps brinda alle mosse e all’impegno del Tesoro maggiore azionista (Mef), sempre più determinato a restituire la banca di Siena al mercato, privatizzando il Monte di Stato.

Le azioni del Monte dei Paschi di Siena spiccano sul Ftse Mib, schizzando fino a oltre il 5% , superando anche i 3,10 euro.

A Piazza Affari, oltre a Mps, si mettono in evidenza i guadagni incassati da altri titoli di banche italiane, in particolar modo di Bper e UniCredit.

Banco BPM segna solo un lieve rialzo, mentre Intesa SanPaolo avanza di oltre il mezzo punto percentuale.

Mps, Mef su vendita quota 25%: è solo la prima mossa

A fare da assist al titolo di Mps-Monte dei Paschi di Siena, sono in particolare le scommesse sulle prossime mosse del Tesoro che, dai tempi della ricapitalizzazione della banca avvenuta nel 2017, detiene una quota di maggioranza, nel capitale dell’istituto, pari al 64%. Quota di maggioranza che deve mollare entro la metà del 2024, in base agli accordi che lo Stato italiano ha preso con l’Unione europea.

Il Tesoro si è già mosso, collocando una quota del 25% del Monte pochi giorni fa.

Il titolo è forte inoltre dell’upgrade del rating sui suoi bond che è arrivato dall’agenzia Moody’s, che si è rivelata clemente anche nei confronti dell’Italia, risparmiando ai BTP un downgrade al giudizio “junk” (spazzatura).

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Riguardo alle novità emerse nelle ultime ore ieri la sottosegretaria al Mef Sandra Savino ha definito quella prima mossa dell’Accelerated Bookbuild (ABB) solo “la prima fase del più ampio processo, che porterà il ministro dell’Economia a cedere il controllo” del Monte di Stato.

L’obiettivo rimane assicurare la “piena valorizzazione della banca, oggi tornata alla redditività nell’interesse della stessa e di tutti gli stakeholders”.

Savino ha spiegato il piano del Tesoro facendo riferimento al “contesto del solido quadro patrimoniale-reddituale che caratterizza la banca” e alle “sue prospettive di ulteriore sviluppo e rafforzamento sul mercato, che non potranno prescindere dalla forte presenza territoriale che storicamente la caratterizza e che ne costituisce uno dei principali elementi di forza”.

Countdown sentenza Viola-Profumo, l’outlook è positivo

L’attesa a questo punto è per la sentenza di appello sui derivati, rimandata al prossimo 11 dicembre, per gli ex vertici di Mps Alessandro Profumo e Fabrizio Viola, rispettivamente ex presidente ed ex amministratore delegato dell’istituto senese.

Profumo e Viola era stati riconosciuti colpevoli di aver fornito “un falso quadro informativo al mercato, in merito alla reale sostanza delle operazioni” Alexandria e Santorini.

Forte dell’ottimismo degli analisti, che scommettono sull’effetto che una eventuale assoluzione dei vertici potrebbe avere sul petitum complessivo della banca, il titolo Mps è tornato a riconquistare nella sessione di oggi la soglia dei 3 euro.

Nella sessione di ieri, gli analisti di Mediobanca avevano reso noto che, in base ai loro calcoli, una eventuale assoluzione di Viola e Profumo potrebbe valere fino a mezzo miliardo di euro .

Stando a quanto riporta Il Sole 24 Ore in un articolo in cui sono state citate le previsioni di Mediobanca, in caso di sentenza favorevole, il rilascio minimo di accantonamenti per rischi legali sarebbe di 200 milioni di euro. la cifra potrebbe però “raggiungere i 550 milioni, se tutti i reclami extragiudiziali probabili dovessero essere riclassificati come possibili o remoti»”.

Va detto che la soglia dei 3 euro era stata testata dalle azioni Mps già l’altro ieri, quando il titolo aveva toccato un massimo intraday di 3,067 euro, per poi chiudere però in ribasso.

Il titolo Mps aveva terminato poi la sessione di ieri di Piazza Affari a 2,95 euro, sopra al prezzo a cui il Tesoro ha smobilizzato la quota del 25% della banca ma ancora ben al di sotto del prezzo che le azioni avevano testato prima del collocamento, attorno a 3,072 euro. Quest’ultima soglia è stata superata oggi, grazie ai buy che hanno interessato il titolo.

Stavolta, l’operazione make up del Monte dei Paschi di Siena, sembra funzionare, complice la mossa del Mef, che ha iniziato a vendere la propria partecipazione, dopo anni di stallo.

Un giudizio positivo per il Monte dei Paschi di Siena è arrivato anche dal Financial Times, che ha dedicato alla banca un articolo ad hoc.

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