Notizie Notizie Mondo Moo Deng, meme coin ispirata al fenomeno social raggiunge i $110 mln di market cap

Moo Deng, meme coin ispirata al fenomeno social raggiunge i $110 mln di market cap

26 Settembre 2024 11:52

Il fenomeno Moo Deng varca i confini del mondo social e fa parlare di sé anche in ambito finanziario, attraverso il controverso settore delle “meme coin”, criptovalute ispirate ai meme di internet. Il boom di popolarità del baby ippopotamo thailandese ha portato alla creazione di un token (Moodeng) che ha già raggiunto una capitalizzazione di mercato superiore ai 100 milioni di dollari.

Moo Deng, la star del web ispira una criptovaluta

Moo Deng è un cucciolo di ippopotamo pigmeo di due mesi, nato in uno zoo thailandese e presto diventato virale sui social. L’esplosione della sua popolarità ha ispirato un token basato su Solana e creato su piattaforma Pump.fun, una piattaforma decentralizzata che permette agli utenti di creare, lanciare e scambiare meme coin.

Nel giro di due settimane, il valore di mercato della criptovaluta ha raggiunto i 110 milioni di dollari, con quasi 15.000 titolari unici e un volume di scambi giornaliero che supera ormai i 50 milioni di dollari.

Moo Deng è diventato in breve tempo il quarto meme coin più grande su Pump.fun, superando altri token popolari come Billy e Smoking Chicken Fish e Daddy. Grazie al rally di Moodeng, un trader è riuscito a moltiplicare il proprio investimento iniziale di 800 dollari fino a 1,3 milioni.

Cosa sono le meme coin

Le meme coin sono criptovalute ispirate a meme o fenomeni virali di internet, spesso inerenti ad animali. A differenza delle criptovalute tradizionali come Bitcoin o Ethereum, che hanno un valore e uno scopo tecnologico ben definiti, sono spesso create per scherzo o come iniziative di community. Tuttavia, alcune di esse hanno guadagnato enorme popolarità e valore, grazie soprattutto all’hype generato sui social media e al supporto di personaggi influenti.

Tra le principali si possono annoverare Dogecoin, nata nel 2013 e tuttora la più grande di questo settore, Shiba Inu (2020) e Pepe Coin (2023).

Questi token sono spesso in grado di attrarre in poco tempo innumerevoli investitori, spesso inesperti, grazie alla loro popolarità, al supporto di figure molto seguite sui social media e alla cosiddetta FOMO (fear of missing out), declinabile in finanza come la paura di non cavalcare un trend rialzista che permette di conseguire facili guadagni.

Il boom dei meme in pandemia

Il fenomeno delle meme coin è legato a quello delle cosiddette meme stock, quelle azioni che nel 2021, nel pieno della pandemia, hanno subito una spinta clamorosa da parte degli investitori retail, aizzati da trader/influencer su piattaforme social come Reddit. Celebre in tal senso il caso di GameStop e del trader Keith Gill, alias “Roaring Kitty”.

Ispirati da questo trend, molti hanno iniziato a scommettere su Dogecoin, incluse figure di spicco come Elon Musk, attirando l’attenzione anche su altre meme coin come Shiba Inu.

Le meme coin hanno riscosso da subito l’apprezzamento degli investitori retail anche per il loro basso costo, che permette di acquistare grandi quantità di token (a differenza di criptovalute più grandi come Ethereum o Bitcoin).

Nel 2024, la popolarità delle meme coin è aumentata ulteriormente grazie a sviluppi istituzionali, come il lancio di un indice dedicato da parte di VanEck, che traccia le sei più grandi meme coin per capitalizzazione di mercato (DOGE, SHIB, PEPE, WIF, FLOKI e BONK).

I rischi delle meme coin

Uno dei principali rischi è l’enorme volatilità. Essendo sostenute dall’hype e dall’interesse del pubblico, le meme coin possono infatti subire oscillazioni di prezzo molto elevate in brevi periodi.

Spesso questi token sono soggetti a schemi di “pump and dump”, nei quali il prezzo viene artificialmente gonfiato da un gruppo di investitori per poi essere venduto rapidamente, lasciando la maggior parte delle persone esposte a crolli verticali dell’asset dopo l’hype iniziale.

Come accennato in precedenza, le meme coin nascono spesso senza una finalità e non offrono alcuna funzionalità o innovazione tecnologica, a differenza di progetti come Ethereum, che ha una piattaforma tecnologica su cui costruire applicazioni decentralizzate

Un altro pericolo riguarda il cosiddetto “rug pull”, ovvero una truffa che consiste nella fuga degli sviluppatori con i fondi degli investitori. Infine, data la natura altamente speculativa delle meme coin, c’è il rischio che regolatori finanziari possano intervenire e imporre restrizioni sul loro uso e commercio.

Pertanto, le meme coin rimangono tra gli asset più rischiosi e volatili e gli investitori devono quindi considerare attentamente i potenziali rischi prima di impiegare le proprie risorse in scommesse così volatili.