Moncler: risultati 2024, rallentamento Cina e gli altri temi nel radar del mercato

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Il mondo del lusso sta evidenziando timidi segnali di ripresa in questa prima parte dell’anno. Dopo la trimestrale parzialmente incoraggiante di Kering (nonostante il crollo del marchio Gucci), toccherà presto a Moncler, un altro colosso del comparto, alzare il velo sui risultati. La società dei piumini diffonderà i conti domani (13 febbraio) e sarà chiamata a confermare uno slancio più positivo, ma al tempo stesso potrebbe soffrire, rispetto ad altre società del lusso, la minore esposizione negli Stati Uniti. Ecco le attese degli analisti e i temi chiave.
Le previsioni sui conti di Moncler
Per quanto riguarda il quarto trimestre del 2024, i broker prevedono ricavi per 1,15 miliardi di euro, in flessione del 2,3% su base annua. L’Ebit è atteso a 469,5 milioni e l’utile netto a 238 milioni.
Nel full year 2024, il consensus vede ricavi per 3,03 miliardi (+1,6%, o +3,8% a cambi costanti), un Ebit di 879 milioni (-1,6%) e un utile netto di 604 milioni (-1,2%). Le stime per il 2025, al momento, indicano un fatturato di 3,22 miliardi, un Ebit di 940 milioni e un utile netto di 652 milioni.
Attesa crescita nel DTC, calo nel wholesale
Con riferimento ai marchi, Moncler dovrebbe registrare una crescita del 6,8% nel canale distributivo Direct-to-Consumer e una flessione del 7,7% nel wholesale, mentre i ricavi di Stone Island sono attesi in aumento del 25,3% nel DTC e in calo del 20,1% nel wholesale.
A livello geografico, il marchio Moncler dovrebbe registrare vendite per 2,63 miliardi, di cui 1,33 miliardi in Asia, 932 milioni in area EMEA e 369 milioni nelle Americhe. Per Stone Island si prevedono ricavi pari a 400 milioni, di cui 107 milioni in Asia, oltre 266 in EMEA e 27 milioni nelle Americhe.
Esposizione verso l’Asia rischio per Moncler
A ottobre il management ha segnalato un indebolimento del trend delle vendite, che potrebbe essersi amplificato negli ultimi due mesi del 2024 a causa dell’elevata esposizione (oltre metà del fatturato) del marchio Moncler verso l’Asia.
Come sottolineato dagli esperti di Bloomberg, le altre regioni (EMEA e Americhe) hanno una rete di distribuzione al dettaglio più limitata e questo potrebbe frenare un canale chiave per la crescita in una fase di contrazione del wholesale, limitando l’accelerazione segnalata da altri player del settore.
La view degli analisti sulla società
L’attenzione degli investitori è rivolta soprattutto al brand Moncler, con focus su un possibile rallentamento della crescita e sull’andamento delle vendite tra i clienti cinesi. Sebbene il mercato statunitense abbia un peso relativamente ridotto per il marchio, anche la strategia di espansione in America sarà un tema da monitorare. Gli investitori cercheranno spunti anche sul canale diretto al consumatore (DTC) e indicazioni qualitative sul primo trimestre.
Nel complesso, le raccomandazioni degli analisti su Moncler si dividono tra 10 “buy”, 17 “hold” e 2 “sell”, con un target price medio di 57,51 euro che implica un ribasso potenziale del 7,9% rispetto al prezzo corrente. Le opzioni prezzano un possibile movimento implicito delle azioni pari fino al 5,9% dopo la pubblicazione degli utili. Moncler è in progresso del 22% da inizio anno, dopo aver registrato una flessione dell’8,5% nel 2024.