Lusso e conti: Moncler e la “sorpresa Asia”, per Hermes arriva un dividendo straordinario

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Per il lusso europeo la settimana si chiude con i conti migliori delle attese di due big europee: l’italiana Moncler e la francese Hermes. Numeri che mostrano un comparto del lusso in ripresa dopo i segnali in chiaroscuro che erano arrivati l’anno scorso, soprattutto dal fronte Cina.
Le reazioni in Borsa vedono sul Ftse Mib il titolo Moncler cedere l’1,64% (bisogna ricordare che da inizio anno ha corso molto, con un +32% ytd è al momento il secondo miglior titolo del Ftse Mib da inizio anno alle spalle di Iveco), mentre sul Cac40 Hermes viaggia in rialzo dell’1,2% circa e lima i guadagni visti nel corso della mattinata. Lusso europeo positivo, con Kering che sale del 2,3% sempre sulla Borsa di Parigi, bene anche Ferragamo che sale del 2,5%.
Moncler batte le attese
Sono arrivati ieri a mercati chiusi i numeri 2024 di Moncler. Il gruppo guidato da Remo Ruffini ha visto i ricavi consolidati di gruppo attestarsi a 3.108,9 milioni di euro, in crescita del 7% a cambi costanti (+4% a cambi correnti) rispetto ai 2.984,2 milioni nel 2023. “Con entrambi i marchi (Moncler e Stone Island) che hanno mostrato una crescita a doppia cifra nel canale diretto”, precisa la società nella nota ufficiale.
In crescita l’Ebit di gruppo che ha raggiunto quota 916,3 milioni rispetto ai 893,8 milioni nell’anno precedente. “Incidenza sui ricavi del 29,5% rispetto a 30,0% nel 2023, dimostrando resilienza nonostante un contesto operativo più sfidante”, segnalano da Moncler. Positivo nel periodo in esame anche il risultato netto di gruppo salito a 639,6 milioni (+5% rispetto ai 611,9 milioni nel 2023).
Conti 2024 migliori delle attese: il consensus Bloomberg indicava ricavi per 3,03 miliardi e un utile di 604,6 milioni. Migliore delle attese anche la cedola che gli analisti interpellati da Bloomberg vedevano a 1,14 euro rispetto ai 1,30 euro indicati dalla società.
“Guardando al 2025, nonostante il contesto macroeconomico globale rimanga incerto, siamo fiduciosi nella nostra capacità di navigare dinamiche di mercato in continua evoluzione. Ispirati dalla nostra storia, dalla passione per l’innovazione e dall’ambizione a superare i confini delle convenzioni, continuiamo a costruire il futuro dei nostri marchi a favore di una crescita sostenibile e di una creazione di valore a lungo termine”, ha dichiarato l’a.d. e presidente del gruppo Remo Ruffini che nel corso della conference, insieme al management, si è detto soddisfatto della partenza d’anno, con un mese di gennaio abbastanza buono, ma poco significativo dato il diverso timing del capodanno cinese.
Dividendo
Il board di Moncler ha anche deliberato di proporre all’assemblea ordinaria degli azionisti il pagamento di un dividendo, relativo all’esercizio 2024, di 1,30 euro per azione ordinaria. “Tenuto conto delle azioni emesse al netto delle azioni proprie alla data attuale, ciò equivale a una distribuzione di 351,8 milioni, con un payout ratio del 55% sull’utile netto consolidato”, spiegano da Moncler rciordando che la data di pagamento del dividendo è il 21 maggio 2025 (data stacco cedola 19 maggio 2025 e record date 20 maggio 2025).
Cosa dicono gli analisti
Post conti gli analisti di Equita hanno messo mano alle stime per il 2025. “Alziamo le stime 2025 del 3% in termini di fatturato e del 6% a livello di EBIT/utile netto (anticipiamo variazioni simili per il consensus, cui eravamo allineati)”, segnala la sim milanese che ha alzato il target price dell’8% a 72 euro. E concludono: “Moncler all’interno del settore offre una rara combinazione di momentum, posizionamento del marchio, controllo del business, opportunità di crescita, margini al top del settore“.
Gli analisti di Barclays si soffermano sulle performance positive nella regione asiatica che sono state “una grande sorpresa”. “Nel complesso, Moncler ha registrato un set solido di risultati, e abbiamo trovato rassicuranti i toni nel corso della conference call, soprattutto sullo stato di salute dei consumi in Cina”, avverte la banca d’affari britannica che conferma la valutazione a 56 euro, con il rating a equal weight. Morgan Stanley ha invece già rivisto al rialzo il target price di Moncler, portandolo da 52 a 61 euro (rating resta equal-weight).
Hermes balza in Borsa: i conti del 2024
Per quanto riguarda Hermes le vendite sono balzate nella stagione natalizia, grazie ad una forte richiesta delle sue borse. I ricavi sono aumentati di quasi il 18% nel quarto trimestre a cambi costanti, mentre gli analisti si aspettavano un incremento dell’11%. La regione che include la Cina e le Americhe ha registrato prestazioni molto migliori delle stime.
Osservando l’esercizio 2024, Hermes ha registrato un fatturato consolidato pari a 15,2 miliardi di euro, in crescita del 15% rispetto all’esercizio 2023. L’utile netto ha, invece, evidenziato un rialzo del 7% a 4,6 miliardi.
Come sottolineano da Bloomberg News, Hermes ha superato i rivali come il proprietario di Gucci, Kering, e LVMH, in parte perché si rivolge ai clienti più ricchi, le cui tendenze di spesa tendono ad essere più affidabili anche nelle fasi di recessione. Inoltre, Hermes gode di un forte potere di determinazione dei prezzi e di lunghe liste di attesa per le sue ambite borse Birkin e Kelly.
Tutte le divisioni sono cresciute nel quarto trimestre, anche il settore degli orologi, che stava affrontando difficoltà. La uni più grande, quella della pelletteria, ha registrato un aumento delle vendite di quasi il 22%, superando le stime. Anche il reddito operativo ricorrente del 2024 ha superato le aspettative.
Il big francese del lusso ha infine annunciato un dividendo straordinario di 10 euro per azione.
Barclays: “conti confermano che Hermes continua a sovraperformare il mercato”
Quanto all’outlook per 2025, il numero uno del gruppo ha confermato un atteggiamento “cauto ma ambizioso per l’anno”. La società ha aumentato i prezzi del 6/7% tra gennaio e febbraio.
“Hermes ha rilasciato solidi risultati per il quarto trimestre e l’esercizio 2024, seguiti da una conference call con toni improntati alla fiducia“, segnalano gli analisti di Barclays che confermano il target di 2540 euro, con una raccomandazione overweight. “I risultati confermano, a nostro avviso, che Hermes continua a sovraperformare il mercato grazie alla forte domanda per i suoi prodotti“, commentano gli esperti ricordando che la società ha confermato un aumento dei prezzi del 6-7% nel 2025. Un aumento che avrebbe dovuto compensare gli aumenti dei costi, ma da Hermes hanno osservato che non basterà a compensare i venti contrari della valuta, che peseranno comunque sui margini”.
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