Notizie Notizie Mondo Cosa nasconde l’assalto di Musk a Open AI, i possibili scenari dell’intelligenza artificiale

Cosa nasconde l’assalto di Musk a Open AI, i possibili scenari dell’intelligenza artificiale

14 Febbraio 2025 08:00

A due anni dal lancio di ChatGPT, che ne ha innescato la miccia, l’intelligenza artificiale rimane protagonista. L’assalto di Elon Musk a Open AI è solo l’ultimo episodio di una saga dalle dimensioni globali.

Dagli Stati Uniti, che il mese scorso hanno annunciato il progetto Stargate, con 500 miliardi di dollari di investimenti da spalmare nei prossimi quattro anni. Alla Cina, con la recente svolta DeepSeek, che ha messo in luce una nuova ondata di innovazione nel panorama tecnologico cinese, facendo tremare i big americani. Fino all’Europa, che sta provando a tenere il passo in questa corsa forsennata annunciando proprio questa settimana un piano di investimenti da 200 miliardi di euro, attraverso un partenariato pubblico e privato, con AI Champion e Invest AI.

Insomma, la gara nell’intelligenza artificiale non è finita. Anzi. Secondo alcune stime, questo mercato potrebbe raggiungere un valore intorno a 1.000 miliardi di dollari nel giro di due-tre anni, con una crescita dai livelli attuali che potrebbe arrivare fino al 50%.

L’assalto di Elon Musk a Open AI, quali conseguenze?

La battaglia tra Musk e Altman sta creando incertezza sul futuro di Open AI, una delle aziende più importanti nel campo dell’intelligenza artificiale. Nei giorni scorsi Elon Musk, fondatore di Tesla, SpaceX e anche X.AI, ha offerto insieme a un gruppo di investitori (Valor Equity Partners, Baron Capital, Atreides Management, Vy Capital e 8VC) 97,4 miliardi di dollari per comprare OpenAI, la società che ha creato ChatGPT. Il progetto, in caso di successo, dovrebbe prevedere la fusione tra Open AI e X.AI.

La mossa ha riacceso la tensione tra Musk e Sam Altman, co-fondatore e attuale capo di Open AI. Quest’ultima, infatti, è nata nel 2015 come organizzazione no-profit, fondata da Musk e Altman insieme. Nel 2019, dopo che Musk ha lasciato, Altman ha iniziato a trasformare una parte dell’azienda a scopo di lucro per raccogliere investimenti e ora starebbe trattando per ottenere nuovi fondi, principalmente dalla società giapponese SoftBank, e completare la trasformazione in azienda a scopo di lucro entro il 2026. Prevedere le possibili conseguenze nel mercato dell’AI non è facile.

“Solitamente le azioni di M&A sono molto favorevoli per il settore”, afferma Filippo Diodovich, senior market strategist di IG Italia. “L’offerta su OpenAI potrebbe essere considerata una distrazione di Musk da Tesla”, che ha evidenziato un forte calo delle immatricolazioni nel mese di gennaio. “Crediamo che tra i titoli migliori possiamo annoverare: Palantir Tech, Meta Platforms, Microsoft e Google – aggiunge Diodovich – Rimaniamo molto cauti su Nvidia”, che tra l’altro a fine mese (il prossimo 26 febbraio) diffonderà i risultati trimestrali. Più in generale, “crediamo che il mondo AI sia riuscito a limitare i danni dopo l’uragano provocato dalla cinese DeepSeek e abbia spazio per recuperare il terreno perso”.

DeepSeek e la corsa all’AI delle società cinesi

In effetti DeepSeek, startup relativamente sconosciuta fino a soli pochi mesi fa, è emersa come un formidabile avversario per i giganti dell’AI già affermati, segnando quello che molti chiamano il “momento ChatGPT” della Cina. Ciò che ha dimostrato DeepSeek è che la corsa dell’AI si sta correndo anche fuori dai confini americani e che le aziende tecnologiche cinesi tengono il passo. “Questo sviluppo – affermano gli analisti di KraneShares – sta spingendo le aziende del settore internet cinesi in una nuova era di innovazione e competizione”. Aziende come Alibaba, Tencent, Kuaishou, Baidu e ByteDance stanno raddoppiando gli investimenti nell’intelligenza artificiale, riconoscendone il potenziale di trasformazione per le loro attività e per mantenere la competitività globale. “Con una vasta base di utenti e diverse applicazioni industriali, le aziende cinesi sono ben posizionate per sviluppare soluzioni di AI su misura per le esigenze locali e allo stesso tempo competere sulla scena globale”.
Qualche esempio? L’ultimo e più avanzato modello linguistico di Alibaba, Qwen 2.5-Max, rilasciato il mese scorso, ha dimostrato prestazioni impressionanti secondo diversi parametri, eccellendo nella comprensione del linguaggio, nella codifica, nella matematica e nel ragionamento. Hunyuan-Large è il modello di punta di Tencent, che ha dimostrato forti capacità di elaborazione in lingua cinese e inglese, superando Llama 3.1 405B di Meta in molti dei principali benchmark. Mentre KwaiYii, rilasciato a inizio anno da Kuaishou, si sta avvicinando alle capacità di GPT-4 in alcune metriche. Infine, Baidu, l’azienda cinese leader nel settore dei motori di ricerca, continua a fare passi da gigante nel campo dell’intelligenza artificiale con il suo Ernie, che alla fine del 2024 gestiva ben 1,5 miliardi di chiamate giornaliere, elaborando oltre 1.700 di token di testo ogni giorno – un aumento di 30 volte rispetto all’anno precedente. “Il rapido avanzamento dei modelli di AI da parte delle aziende cinesi ha implicazioni di vasta portata”, avvertono da KraneShares, che aggiungono: “Con il continuo miglioramento di questi modelli di AI, le aziende cinesi potranno competere in modo più efficace sul mercato globale”.

Ma quanto potrà valere l’AI?

Il futuro dell’intelligenza artificiale si misura in cifre colossali. Secondo il Global Technology Report 2024, il nuovo studio di Bain & Company sulla tecnologia, il mercato globale dell’hardware e software legato all’intelligenza artificiale è destinato a crescere tra il 40% e il 55% all’anno, raggiungendo un valore compreso tra i 780 e i 990 miliardi di dollari entro il 2027. Un altro studio, pubblicato dalla società di ricerca e consulenza Roots Analysis, stima che il mercato dell’intelligenza artificiale arriverà a quota 5.267 miliardi di dollari entro il 2035, con un tasso di crescita annuo del 30,84%. Nessuno può predire con certezza gli sviluppi futuri, ma gli investimenti miliardari annunciati solo da inizio anno e le valutazioni stellari delle aziende del settore segnalano un cambiamento epocale, che promette svolte in tutti i campi. Se il trend attuale continuerà, il dominio dell’AI sarà uno dei fattori chiave per il potere economico globale. La rivoluzione dell’intelligenza artificiale è appena iniziata. Chi vincerà questa corsa?