Notizie Dati Macroeconomici Lavoro Usa: segnali di rallentamento in vista del job report, Fed alla finestra

Lavoro Usa: segnali di rallentamento in vista del job report, Fed alla finestra

3 Luglio 2024 16:52

Il rapporto Adp sui nuovi impieghi nel settore privato e le richieste di sussidi di disoccupazione, diffusi oggi, denotano un riequilibrio nel mercato del lavoro statunitense, confermando le recenti parole del presidente della Fed, Jerome Powell. Ora si attendono conferme dal rapporto di venerdì sui nonfarm payrolls, che include i numeri sul tasso di disoccupazione e la crescita dei salari medi orari.

Un eventuale raffreddamento del mercato del lavoro potrebbe contribuire a ridurre le pressioni sui prezzi, agevolando la discesa dell’inflazione e convincendo la banca centrale americana a tagliare i tassi nel 2024. Al momento, i future sui Fed Funds scontano quasi pienamente due riduzioni da 25 bp entro quest’anno, con la prima mossa attesa a settembre con una probabilità del 75%.

Occupazione Adp cala più delle attese a giugno

Il rapport Adp (Automatic Data Processing) di giugno sull’occupazione privata ha evidenziato la creazione di 150 mila buste paga, meno delle 165 mila mediamente previste dagli analisti. La rilevazione del mese precedente è stata rivista leggermente al rialzo, da 152 a 157 mila unità.

“La crescita dell’occupazione è stata solida, ma non su vasta scala”, ha affermato in una nota Nela Richardson, capo economista di Adp. “Se non fosse stato per una ripresa delle assunzioni nel settore del tempo libero e dell’ospitalità, giugno sarebbe stato un mese negativo”.

Richieste di sussidi disoccupazione in aumento

Nel frattempo, sono stati diffusi anche i dati sulle richieste di sussidi di disoccupazione. Nella settimana terminata il 29 giugno, le nuove domande si sono attestate a 238 mila, 4.000 in più della settimana precedente, indicando una graduale ripresa dei licenziamenti.

Al 22 giugno, invece, le richieste ricorrenti sono state 1,86 milioni, in aumento per la nona settimana consecutiva (il periodo più lungo dal 2018) e sui massimi da novembre 2021. Quest’ultimo dato rappresenta il numero di persone che ricevono sussidi, segnalando dunque un calo della domanda di manodopera e una maggior difficoltà a trovare un nuovo impiego.

A maggio, il tasso di disoccupazione è aumentato al 4%, il livello più alto da oltre due anni.

Powell inamovibile, Fed vuole più prove di disinflazione

Il raffreddamento del mercato del lavoro è un effetto della politica monetaria restrittiva della Fed, che sta mantenendo i tassi sui massimi da oltre 20 anni, nel range 5,25-5,50%, per riportare sotto controllo l’inflazione.

Nel suo intervento al forum Bce di Sintra il presidente della banca centrale americana, Jerome Powell, ha osservato un passo “sostanziale” verso l’equilibrio tra domanda e offerta di lavoratori.

Il chairman ha comunque ribadito che serviranno più dati per confermare il processo disinflazionistico e procedere con i tagli dei tassi.

Gli altri dati macro: offerte lavoro Jolts e indice Ism

Nei giorni scorsi sono stati diffusi anche i numeri sulle nuove offerte di lavoro di maggio. Il report Jolts (Job Openings and Labour Turnover Survey) ha evidenziato 8,14 milioni di posizioni aperte, rispetto a 7,92 milioni di aprile (riviste al ribasso da 7,95 milioni).

Il numero di posti vacanti per lavoratore disoccupato, un rapporto che la Federal Reserve osserva da vicino, si è mantenuto a 1,2 e corrisponde al livello più basso da giugno 2021. Al suo picco nel 2022, il rapporto era di 2 a 1.

Calo a sorpresa invece, quest’oggi, per l’Ism servizi. L’indice che misura l’andamento del settore terziario negli Usa si è contratto a 48,8 punti a giugno, segnando un minimo da maggio 2020. Una brusca inversione di rotta rispetto al mese precedente, quando era salito ai massimi da 9 mesi a 53,8 punti.

Le stime in vista del report sul mercato del lavoro Usa

Venerdì la Fed e gli investitori avranno a disposizione un nuovo set di dati sul mercato del lavoro, con la pubblicazione del job report del Bureau of Labor Statistics sui nonfarm payrolls.

La mediana delle aspettative degli analisti, raccolte da Bloomberg, prevede 190 mila nuove buste paga nel settore privato e pubblico non agricolo, in calo rispetto alle 272 mila inizialmente rilevate a maggio.

Il tasso di disoccupazione è atteso stabile al 4%, mentre la crescita dei salari medi orari è stimata a +0,3% su base mensile e +3,9% su base annua, in rallentamento dal +0,4% e +4,1% del mese precedente.