Notizie Notizie Italia La Waterloo con Telecom Italia non allontana Elliott dalle tlc, fondo ci prova con AT&T

La Waterloo con Telecom Italia non allontana Elliott dalle tlc, fondo ci prova con AT&T

9 Settembre 2019 17:36

Guadagna terreno a Wall Street il titolo AT&T dopo che il fondo attivista Elliott Management di Paul Singer in una lettera al consiglio di amministrazione dell’azienda ha annunciato una delle sue più grandi partecipazioni  nel gigante delle telecomunicazioni.

Elliott mette il pollice su per At&T: “Titolo sottovalutato”

Elliott, noto in Italia per numerose partecipazioni, le più importanti quella in Telecom Italia dove possiede il 9,4% del capitale e il controllo dell’AC Milan, ha inviato una lettera al Board of Directors della società di telecomunicazioni statunitense, rendendo noto di possedere azioni per 3,2 miliardi di dollari (circa l’1,2% dei 264,9 miliardi in capitalizzazione di mercato al prezzo di chiusura di venerdì, pari a 36,25 dollari), uno dei suoi maggiori investimenti. Non solo, il fondo guidato da Paul Singer sostiene che AT&T potrebbe valere almeno 60 dollari per azione entro la fine del 2021. “Lo scopo della lettera di oggi è quello di condividere i nostri pensieri su come AT&T possa migliorare il suo business e realizzare un aumento storico di valore per i suoi azionisti”, afferma la lettera. “Elliott crede che attraverso iniziative facilmente realizzabili – maggiore attenzione strategica, migliore efficienza operativa, una struttura formale di allocazione del capitale, e una maggiore leadership e supervisione – AT&T può raggiungere i 60 dollari per azione di valore entro la fine del 2021″.

 

Il team di Elliott ha espresso preoccupazione in particolare per la recente acquisizione di Time Warner da parte di AT&T, avvertendo che “AT&T deve ancora articolare una chiara e logica strategia sul motivo per cui AT&T deve possedere Time Warner”. L’acquisto da parte di AT&T della Time Warner per 85 miliardi di dollari rappresenta una delle più grandi acquisizioni nella storia delle transazioni statunitensi e in generale l’operazione è stata vista come un solido investimento in uno dei  principali giganti dei media del mondo. Dall’altra parte i detrattori sottolineano come che dall’operazione deriverebbero  circa 180 miliardi di dollari di debito,  con un salto del 12% rispetto al carico precedente sulle spalle di AT&T. “Anche se è troppo presto per dire se AT&T possa creare valore con Time Warner, rimaniamo cauti sui vantaggi di questa combinazione”, si legge nella lettera di Elliott. Fatto sta che l’assist di Elliott fa bene al titolo di AT&T che arriva a segnare al momento un rialzo del 5%.

Entusiasmo anche da parte del presidente Donald Trump che su Twitter afferma che è  una ‘grande notizia’ sapere che il fondo attivista è coinvolto con AT&T. “Come proprietario della poco credibile @CNN, forse ora metterà fine a tutte le notizie false provenienti dai suoi non  credibili “conduttori”.

 

Il flop della crociata su Telecom Italia

 

Elliott ha iniziato a rastrellare azioni Telecom Italia nella primavera 2018 riuscendo a conquistare la maggioranza nell’assemblea del maggio 2018 mirando a raddoppiare il valore del titolo in due anni. IL titolo Telecom Italia ha invece continuato a perdere quota toccando nuovamente i minimi storici a 0,44 euro il mese scorso, livello praticamente dimezzato rispetto ai 0,9 euro circa a cui si era spinto ad aprile 2018 prima della svolta in assemblea che mise in minoranza Vivendi e portò Elliott a esprimere la maggioranza dei componenti del cda.