La verità di Sam Bankman-Fried su frode, feste e farmaci sul suo ‘brutto mese’ nell’intervista post crollo FTX
Nella sua prima apparizione pubblica dopo l’implosione dell’11 novembre di FTX, Sam Bankman-Fried ha affermato di aver “fatto un casino” al timone dell’exchange e che avrebbe dovuto concentrarsi maggiormente sulla gestione del rischio, sulla protezione dei clienti e sui collegamenti tra FTX e l’affiliata, Alameda.
“Ho commesso molti errori“, ha detto mercoledì il trentenne in collegamento video al New York Times DealBook Summit. “Darei qualsiasi cosa per poter rifare tutto dall’inizio. Non ho mai provato a commettere frodi su nessuno.
E dunque il mistero continua ad avvolgere i miliardi mancanti dall’exchange di criptovalute FTX dopo che il fondatore, Sam Bankman-Fried ha negato di aver tentato di perpetrare una frode pur ammettendo gravi errori gestionali.
La partecipazione di Bankman-Fried al New York Times DealBook Summut è stata controversa dato che ci sono domande in sospeso su come FTX, con sede alle Bahamas sia finita con un buco di 8 miliardi di dollari nel proprio bilancio, e se abbia gestito male i fondi dei clienti. I report secondo cui FTX ha prestato denaro ai clienti di Alameda per operazioni rischiose hanno alimentato queste preoccupazioni.
Intervistato dal giornalista del New York Times, Andrew Ross Sorkin, il trentenne ex miliardario non ha dato una risposta concreta alla domanda se abbia mai mentito i clienti della piattaforma crypto, FTX.
Bankman-Fried ha dichiarato al Summit che “non ha mescolato fondi consapevolmente”. Allo stesso tempo, ha affermato che FTX e Alameda erano “sostanzialmente più” collegate del previsto e che non ha prestato attenzione alla posizione di margine “troppo ampia” della società di trading.
Inoltre, Bankman-Fried ha detto che non gestiva Alameda e ha aggiunto di essere “nervoso per un conflitto di interessi”. Nessuna persona era responsabile del rischio di posizione presso FTX, descrivendo la mancanza di supervisione come un errore.
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Di fronte alle accuse di frode, Bankman-Fried risponde: “Ho avuto un brutto mese”
I commenti fanno poca chiarezza sulla questione di dove siano finiti i fondi dei clienti di FTX, mentre Bankman-Fried si è attenuto a un resoconto difficile da analizzare Come Alameda abbia accumulato ampie posizioni marginali sull’exchange.
L’esperto di ristrutturazione e nuovo CEO della società in bancarotta, John J. Ray III, ha dipinto un quadro di FTX, come un’azienda mal gestita, in gran parte fuori controllo, immersa in conflitti e priva di pratiche contabili di base, definendola il peggior fallimento di un’impresa controlli che avesse mai visto.
Inoltre, Sam Bankman-Fried dovrà affrontare le tante cause legali e indagini normative su presunti illeciti. Alcuni osservatori ipotizzano che i suoi commenti pubblici potrebbero essere usati contro di lui in un contenzioso.
I riflettori sono caduti anche su un’apparente cultura aziendale basata sul duro lavoro e sul gioco. Bankman-Fried ha detto che non ci sono state feste sfrenate e uso illegale di droghe. L’ex Ceo di FTX ha specificato che gli sono stati prescritti farmaci per aiutargli mantenere l’attenzione e la concentrazione.
Anche il potenziale hackeraggio della piattaforma FTX rimane un enigma
I miliardi mancanti dalla piattaforma di FTX non sono l’unica enigma rimasta dopo l’intervista di Sam Bankman-Fried. Il deflusso di $ 662 milioni da FTX nel momento dell’annuncio di bancarotta rimane un altra incognita. Bankman-Fried ha affermato nell’intervista al Summit che c’è stato un accesso improprio nella piattaforma di FTX dopo la sua spirale.
Il segretario al Tesoro USA, Janet Yellen, un altro speaker al Summit del New York Times, ha definito la debacle di FTX “il momento Lehman all’interno delle criptovalute“, riferendosi al crollo del gigante dell’investment banking Lehman Brothers nel 2008.
I mercati delle criptovalute si sono stabilizzati dopo i crolli di novembre legati all’intensificarsi delle turbolenze intorno a FTX. Anche dopo il recupero recente, l’indice dei primi 100 token è sceso di oltre il 60% nel 2022, colpito dall’inasprimento della politica monetaria della Fed e da una serie di bancarotte di piattaforme di criptovalute, tra cui la più spettacolare quella di FTX.
La ricchezza di Bankman-Fried a un certo punto ha raggiunto i 26 miliardi di dollari, e solo poche settimane fa è stato descritto come il John Pierpont Morgan degli asset digitali, disposto a buttare la sua ricchezza per salvare l’industria. Durante l’intervista Bankman-Fried ha dichiarato di avere solo una carta di credito e 100.000 dollari in banca.