Notizie Criptovalute ‘L’insopportabile inutilità delle criptovalute’. Roubini attacca ancora citando il J’accuse di Velasco

‘L’insopportabile inutilità delle criptovalute’. Roubini attacca ancora citando il J’accuse di Velasco

30 Novembre 2022 15:50

The Unbearable Uselessness of Crypto. E’ lo sprezzante titolo di un lungo testo di Andrés Velasco, decano della School of Public Policy della London School of Economics ed ex ministro delle finanze del Cile. Articolo che ha attirato le attenzioni di Nouriel Roubini, che a sua volta in queste ultime settimane si è scagliato più volte contro le crypto e personaggi simbolo come CZ di Binance. 

Roubini ha twittato l’articolo di Velasco commentando così: “Il mondo dovrebbe essersi reso conto della triste realtà che l’industria delle criptovalute non è altro che una menzogna per arricchirsi velocemente, avvolta nell’hype, che galleggia su un oceano di chiacchiere tecnologiche libertarie. Qualcuno farà qualcosa al riguardo?”

Il J’accuse di Velasco contro le criptovalute

“Perdonate la spaventosa gestione della liquidità che ha colto FTX con meno di 1 miliardo di dollari in mano in un momento in cui le passività a breve termine ammontavano a 9 miliardi di dollari. Si sa che questo genere di cose accade anche alle banche. Perdonate la contabilità opaca, i prestiti incestuosi con garanzie fittizie e gli 8 miliardi di dollari che qualcuno ha ‘accidentalmente’ smarrito. Tali disavventure si verificano anche nella Bratva russa, nella Camorra italiana e nella Yakuza giapponese. Perdonate la tecnologia di database pubblicizzata, per molti scopi più lenta, più costosa e più ingombrante rispetto ai modi consolidati di fare le cose da 30 anni. Qualcuno un giorno troverà un uso per tutte quelle blockchain”, recita l’incipit dell’editoriale di Andrés Velasco, ex candidato presidenziale e ministro delle finanze del Cile.

Nel suo saggio, l’economista cileno spiega perché l’argomentazione dei “crypto enthusiasts” sull’utilità delle criptovalute, tra quali anche il ceo di CoinbaseBrian Armstrong, non corrisponde alla realtà dei fatti. “Perdonate l’iperbolica retorica sulle criptovalute come cura miracolosa non solo per la crescita economica, ma anche per “ridurre la guerra e la corruzione e portare maggiore felicità”. I cripto nerd non sono gli unici a dire sciocchezze”, prosegue Velasco.

Ciò che è veramente imperdonabile è che nei 14 anni trascorsi dalla comparsa del bitcoin, l’industria delle criptovalute non è riuscita a produrre nulla di valore. Quali fabbriche sono state costruite con le criptovalute? Quali nuovi beni e servizi sono disponibili? Quale governo ha raccolto fondi attraverso le criptovalute? Di certo non El Salvador, che ha adottato bitcoin come moneta legale ed è ora sull’orlo del default.

Ancora peggio, prosegue Velasco, la promessa centrale delle criptovalute – denaro migliore – si è rivelata del tutto fasulla.

Brian Armstrong, co-fondatore e CEO di Coinbase, ha recentemente toccato la questione monetaria delle criptovalute, dicendo al Financial Times che permette di fidarsi “le leggi della matematica, se vuoi, invece delle leggi degli uomini”. Quindi “invece di ‘non essere cattivo‘, è ‘non può essere cattivo‘. Questa è la promessa delle criptovalute.”

Criptovalute vs valute fiat

Gli “uomini” nella dichiarazione di Armstrong lavorano per i governi, che sono gli emittenti di valute fiat vecchio stile. Se quegli “uomini” stampano troppi soldi – diciamo, per finanziare un grande deficit di bilancio – allora il valore di quel denaro diminuisce e il governo riscuote ciò che equivale a una tassa sui cittadini rimasti in possesso di una valuta svalutata. La sfiducia libertaria nei confronti dei politici e del governo è la forza animatrice della criptosfera.

Contrariamente al denaro fiat, solo le “leggi della matematica” governano le criptovalute. Un algoritmo fissa la quantità di criptovaluta che può essere “estratta” e a quale costo. Più unità produci, più costoso è estrarre l’unità successiva. Nessun uomo o donna politicamente motivato può svilire le criptovalute. Il rigore matematico ci salva dal governo malvagio.

“Suona bene, vero? Se solo fosse vero”, taglia corto Velasco indicando due motivi per cui le persone in tutto il mondo, non solo i cittadini degli Stati Uniti e dell’Unione Europea, sono felici di detenere valute come il dollaro e l’euro. Il primo è stato individuato da John Maynard Keynes, che ha sostenuto nella sua Teoria generale che “il fatto che i contratti siano fissi e che i salari siano generalmente piuttosto stabili in termini di denaro, gioca senza dubbio un ruolo importante nell’attirare verso il denaro un premio di liquidità così elevato”. ”. Guillermo Calvo della Columbia University l’ha definita la “teoria del prezzo del denaro”.

Se il mio salario mensile è fissato in dollari, così come i prezzi al supermercato, posso essere abbastanza sicuro di quanti chili di riso o bottiglie di birra riuscirò a comprare con i miei dollari. Quindi, sono felice di detenere dollari, principalmente per le transazioni, ma anche per immagazzinare ricchezza. Qui, le criptovalute vengono meno: nessun prezzo al supermercato è fissato in bitcoin o suoi equivalenti, e nessuno – a parte qualche fanatico della Silicon Valley – viene pagato in criptovalute.

L’altro motivo per cui un residente negli Stati Uniti è felice di detenere dollari, spiega Velasco, o un residente della zona euro di detenere euro, è che il governo stabilisce un prezzo minimo per quella valuta consentendo il pagamento delle tasse con essa. Cioè, il valore di un dollaro nei mercati finanziari non può mai essere inferiore al valore al quale lo zio Sam (governo USA, ndr) riscatterà quel dollaro quando gli americani pagheranno le tasse ogni 15 aprile.

Qui, ancora una volta, il mondo crypto viene meno. L’unico valore delle crypto, sostiene Velasco, deriva dall’aspettativa che altri vorranno tenerlo. “Se lo fanno, allora voglio tenerlo anch’io. In caso contrario, lo scaricherò. Questo è quello che è successo la scorsa estate alla criptovaluta luna, che si è schiantata ed è svanita in pochi giorni. Potrebbe succedere anche a qualsiasi altra criptovaluta, in qualsiasi altro giorno”, conclude Andrés Velasco.