Notizie Notizie Mondo Krugman: ‘Su mercati mania da FOMO’. Debito Usa? ‘No problem: grande pericolo è spendere troppo poco, non troppo”

Krugman: ‘Su mercati mania da FOMO’. Debito Usa? ‘No problem: grande pericolo è spendere troppo poco, non troppo”

29 Luglio 2020 13:38

Sì, è vero, c’è “una mania” sui mercati, così come non si può negare che gran parte dei buy su Wall Street sia scatenata dal FOMO (fear of missing out, ovvero paura di perdere l’occasione). Ad ammetterlo è il Premio Nobel per l’economia ed editorialista del New York Times, Paul Krugman.

“E’ molto difficile sfuggire alla sensazione che ci sia una mania in questo momento, e che si tratti del FOMO – ha detto, intervistato dalla Cnbc – Quando si guarda al modo con cui la gente ha fatto incetta di società in bancarotta come Hertz si capisce che qualcosa sta chiaramente succedendo, e che ci sia una certa mania” sui mercati azionari.

Paul Krugman: debito Usa non è ancora una preoccupazione, il pericolo è spendere troppo poco, non troppo'
MADRID, SPAIN – FEBRUARY 17: The North American economist Paul Krugman, poses after an interview with Europa Press at the Rafael del Pino Foundation on February 17, 2020 in Madrid, Spain. (Photo by Ricardo Rubio/Europa Press via Getty Images)

Non per niente, l’indice S&P 500 si appresta a chiudere il mese di luglio con un rialzo del 4%, nonostante i continui record giornalieri inanellati in Usa di nuovi casi di coronavirus COVID-19.

E non per niente le società di brokeraggio hanno comunicato che negli ultimi mesi c’è stato un boom di nuovi conti aperti dagli investitori retail. (da ricordare anche il caso Robinhood, piattaforma per fare trading online ribattezzata anche il Tinder per fare soldi, APP finita nel mirino anche del New York Times, che le ha dedicato una inchiesta).

Certo, il problema è anche pratico, come ha fatto capire Krugman, visto che alcuni investitori non riescono a trovare più un’alternativa alle azioni: i bond rendono sempre meno e, anzi, a volte ci si perde pure.

Il Premio Nobel ha ricordato inoltre che, a contribuire al rally di Wall Street, sono state in gran parte le azioni dei grandi colossi tecnologici, la cui gran parte del fatturato proviene dai mercati esteri. “Stanno salendo grazie alla prospettiva di una ripresa economica in Asia e in Europa“.

Detto questo, Krugman ha difeso la Federal Reserve, spesso sotto attacco per aver drogato l’economia e i mercati con gli stimoli straordinari lanciati per salvare l’economia americana dagli effetti devastanti della pandemia da coronavirus. Tra le critiche, quelle soprattutto sulla decisione di acquistare gli ETF sui corporate bond che, secondo molti esperti, avrebbero gonfiato il valore delle azioni.

“Non capisco cos’altro la Fed avrebbe dovuto fare – ha detto – Avrebbe potuto non fare niente e far sì che una crisi finanziaria si aggiungesse a quella virale”.

Krugman ha in ogni caso riconosciuto che alcuni trader non hanno ancora compreso la gravità dei danni economici che la pandemia COVID-19 ha provocato, in una situazione in cui gli Stati Uniti di Trump non sono stati capaci di frenare i contagi. A tal proposito, in un editoriale pubblicato di recente sul New York Times, Krugman aveva elogiato l’Italia per la gestione del coronavirus.

Infine, riguardo all’opzione di finanziare grandi infrastrutture con il rischio di far salire tuttavia il debito, l’economista ha detto che varare “un grande programma di infrastrutture dovrebbe essere una stupidaggine per il Congresso”, aggiungendo che il debito degli Stati Uniti non rappresenta ancora un problema. “A questo punto, con tutto quello che sta accadendo, “il grande pericolo è spendere troppo poco, non troppo“.