Notizie Notizie Mondo HSBC fa il pieno degli utili ma avverte su mazzata tassi e bomba mutui in UK

HSBC fa il pieno degli utili ma avverte su mazzata tassi e bomba mutui in UK

Pubblicato 1 Agosto 2023 Aggiornato 1 Agosto 2023 15:20

HSBC, la banca numero uno in Europa, annuncia la trimestrale. Boom utili, il colosso annuncia nuovo piano buyback da $2 miliardi, ma lancia alert su impatto tassi sull’economia reale

HSBC, la banca numero uno in Europa, ha più che raddoppiato l’utile netto nel primo semestre del 2023 terminato a giugno, incassando $18.1 miliardi, rispetto ai $9 miliardi dello stesso periodo del 2022.

L’utile al lordo delle tasse è volato del 147% su base annua a $21,7 miliardi, rispetto agli $8,78 miliardi del primo semestre dello scorso anno.

Il colosso bancario con sede a Londra, con una capitalizzazione di $162 miliardi, ha battuto le attese degli analisti che, riguardo all’utile lordo, erano in media di $20,9 miliardi.

HSBC alza stime ROTE, annuncia nuovo piano buyback $2 miliardi

Forte dei risultati, sostenuti dagli effetti positivi sul margine di interesse dei rialzi dei tassi varati dalle banche centrali di tutto il mondo, HSBC ha migliorato la guidance, rivedendo al rialzo l’outlook sul RoTE di breve termine, al 15% circa sia per il 2023 che per il 2024, rispetto al target precedente del 12%, e dopo un ROTE del 9,9% nel corso del 2022.

Il board della banca ha approvato inoltre la distribuzione di un dividendo a interim di $0,10 per azione, annunciando un ulteriore piano di buyback fino a $2 miliardi che, ha precisato HSBC, “intendiamo avviare a breve e completare entro l’arco di tre mesi”.

Il fatturato di HSBC è aumentato del 50% su base annua a $36,9 miliardi nel primo semestre dell’anno, grazie all’impatto positivo del margine di interesse, che si è tradotto in un aumento dello spread commerciale tra tassi sui prestiti e tassi sui depositi  in tutte le sue divisioni commerciali globali.

Nei primi sei mesi del 2023, il margine di interesse (NII) è salito a $18,3 miliardi, in crescita del 36% su base annua.

Guardando nello specifico ai risultati del secondo trimestre 2023, HSBC ha assistito a un balzo degli utili al lordo delle tasse pari a +89%, a
$8,77 miliardi, meglio dei $7,96 miliardi attesi dal consensus.

L’utile netto è ammontato a $6,64 miliardi, battendo i $6,35 miliardi previsti dagli analisti, con un balzo su base annua del 27%.

Il fatturato totale relativo al secondo trimestre dell’anno è stato pari a $16,71 miliardi, in rialzo del 38% rispetto ai $12.1 miliardi del secondo trimestre del 2023.

Il margine di interesse si è attestato a $9,3 miliardi nel secondo trimestre, rispetto ai $6,9 miliardi dello stesso periodo dello scorso anno.

Ma la banca lancia alert tassi e rate mutui con inflazione-strette Bank of England

I rialzi dei tassi delle banche centrali di tutto il mondo si sono confermati tuttavia croce e delizia anche per HSBC. Delizia, per l’impatto positivo che hanno avuto sul margine di interesse, e dunque sulla redditività del colosso UK. Croce, per gli effetti sulle tasche dei consumatori e aziende clienti, che hanno fatto fronte e fanno fronte a una impennata dei costi di finanziamento.

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In particolare HSBC ha avvertito che i propri clienti soffriranno l’incertezza dell’outlook economico, in particolare nel Regno Unito, dove la combinazione di un tasso di inflazione tra i più alti dei paesi del G7 e l’aumento costante dei tassi di interesse sta mettendo sotto forte pressione le famiglie, alle prese con rate sui mutui sempre più alte.

Il ceo della banca Noel Quinn ha lanciato l’allarme, in particolare, sulla nuova stangata attesa per le rate sui mutui nei prossimi mesi.

HSBC, come tutte le banche alle prese con lo spettro di NPL, crediti deteriorati più alti, ha reso noto di fatto che, nei primi sei mesi dell’anno, le perdite sui crediti sono salite a $1,3 miliardi, rispetto alle perdite di $1,1 miliardi dello stesso periodo dello scorso anno.

In parte, questi NPL sono stati dovuti all’esposizione del gigante finanziario verso il mercato immobiliare della Cina e le attività di commercial banking nel Regno Unito.

Il colosso britannico è esposto a quella che nel Regno Unito è stata ribattezzatabomba mutui“, destinata tra l’altro a farsi più potente, visto che la Bank of England, banca centrale UK, si appresta ad alzare ulteriormente i tassi nell’imminente riunione di dopodomani, giovedì 3 agosto.

Gli analisti stimano un rialzo dei tassi dal 5% al 5,25%, non escludendo tuttavia il bis dello shock di giugno, quando la BoE ha varato una stretta monetaria di 50 punti base.

Il tasso di inflazione del Regno Unito, pari al 7,9%, si conferma infatti tra i più alti dei paesi del G7, anche se si è indebolito in modo significativo rispetto all’8,7% di luglio.

La stangata sui mutui non è neanche vicina alla fine, visto che i mercati e gli economisti temono un rialzo dei tassi da parte della Bank of England fino al 5,75% nel 2023.