Notizie Notizie Mondo “Hamas ha shortato azioni Israele prima dell’attacco del 7 ottobre”. Il rapporto Usa

“Hamas ha shortato azioni Israele prima dell’attacco del 7 ottobre”. Il rapporto Usa

6 Dicembre 2023 10:29

Hamas avrebbe shortato titoli di società quotate sul mercato azionario di Israele nei giorni precedenti l’attacco sferrato il 7 ottobre scorso, incassando così milioni di dollari. E’ quanto emerge dalle rilevazioni effettuate da alcuni ricercatori americani, riassunte in un rapporto “Trading on Terror?”

Lo studio porta la firma dei professori Robert Jackson Jr della New York University e Joshua Mitts della Colombia University.

Nelle ultime ore, tuttavia, è arrivata la secca risposta della borsa di Tel Aviv, che ha negato quanto emerso dal rapporto, affermando di non aver assistito ad alcuna operazione insolita di trading prima del 7 ottobre.

Attacco short di Hamas contro la borsa di Tel Aviv in vista del massacro

Le indiscrezioni relative al possibile attacco short contro la borsa di Tel Aviv che gli investitori di Hamas o gli operatori informati dall’organizzazione avrebbero lanciato qualche giorno prima dell’attacco del 7 ottobre scorso sono state diffuse da diversi siti di informazione, come da Bloomberg nell’articolo Hamas likely profited from Israel stock markets over short selling ahead of October terror attacks: US-based study ” o dalla CNN, che ha fatto riferimento a trader non noti che avrebbero lanciato le scommesse ribassiste nell’articolo Unknown traders appear to have anticipated October 7 Hamas attack, research finds “.

Immediata la reazione di Israele: le autorità hanno lanciato subito un’indagine sul presunto caso di insider trading legato a quello che è stato definito il 9/11, l’11 settembre, del paese, costato la vita a di 1.200 persone nel massacro del 7 ottobre, e che ha portato il governo Netanyahu ad attaccare la striscia di Gaza.

Dal rapporto Usa di 66 pagine consegnato alle autorità israeliane è emersa, per la precisione, un’impennata di scommesse short contro la borsa di Tel Aviv attraverso l’ETF Israel Exchange-Traded Fund.

Di norma, hanno fatto notare i ricercatori universitari americani, le speculazioni ribassiste prendono di mira qualcosa come 2.000 azioni alla borsa di Tel Aviv, nell’arco di una seduta. Il 2 ottobre scorso, quel numero è lievitato fino a superare quota 227.000.

“L’impressione è che, nei giorni precedenti l’attacco, i trader abbiano anticipato quanto accaduto – si legge nello studio, che ha messo in evidenza come gli short interest contro l’MSCI Israel Exchange Traded Fund siano “schizzati in modo significativo e improvviso”, nella sessione del 2 ottobre scorso.

A confermarlo i dati comunicati dal Financial Industry Regulatory Authority (FINRA).

“Proprio poco prima dell’attacco, gli short selling contro le azioni di Israele quotate sul Tel Aviv Stock Exchange (TASE) sono aumentate in modo drammatico”, si legge ancora, superando anche i numeri registrati nei periodi precedenti di crisi, come quelli della crisi finanziaria del 2008, della guerra tra Israele e Gaza del 2014 e della pandemia Covid-19.

Raffica di short selling contro il titolo della banca numero uno in Israele

In modo particolare, riporta l’agenzia di stampa Reuters, nel caso di Leumi, la banca numero uno in Israele, sarebbero state shortate 4,43 milioni di azioni nel periodo compreso tra il 14 settembre e il 5 ottobre, con una operazione che avrebbe fatto incassare 3,2 miliardi di shekel, l’equivalente di 862 milioni di dollari.

La notizia dell’attacco short di Hamas contro le azioni di Israele, precisa Reuters, è stata riportata inizialmente dal sito israeliano di informazione finanziaria The Marker.

Dall’analisi è emerso anche l’utilizzo delle criptovalute da parte di gruppi terroristici palestinesi, Hamas inclusa, al fine di raccogliere fondi.

Nel periodo compreso tra l’agosto del 2021 e il giugno 2023, Hamas, la Jihad islamica palestinese e Hezbollah avrebbero ricevuto più di 134 milioni di dollari in criptovalute.

Soltanto Hamas avrebbe incassato 41 milioni di dollari circa.

LEGGI

Israele: la reazione della borsa di Tel Aviv e dello shekel dopo l’attacco di Hamas

Ma la borsa di Tel Aviv replica: nessuna operazione insolita di trading

La borsa di Tel Aviv si è espressa rimandando al mittente il rapporto esclusivo.

E’ stato lo stesso Yaniv Pagot, responsabile della divisione di trading della borsa, a spiegare a Reuters che, nella settimana terminata il 21 settembre, le posizioni short contro il titolo della banca Leumi sono rimaste praticamente stabili.

“Nei dati non vedo niente che possa confermare quanto è stato scritto nel rapporto”, ha detto Pagot, aggiungendo che i ricercatori Usa non hanno contattato né la TASE (Tel Aviv Stock Exchange) né i suoi dipendenti.

“Non c’è stato nulla di insolito che abbia riguardato le posizioni short sul mercato azionario, nei due mesi precedenti l’attacco”, ha aggiunto Pagot.