Notizie Notizie Italia Goldman Sachs guarda già a ritorno urne: euforia mercati italiani un errore. E ING ha outlook da brivido per lo spread

Goldman Sachs guarda già a ritorno urne: euforia mercati italiani un errore. E ING ha outlook da brivido per lo spread

1 Giugno 2018 16:19

Euforia sui mercati finanziari italiani? Tutta sbagliata. Parola di Silvia Ardagna, analista di Goldman Sachs, che fa capire che il peggio è stato solo rimandato alle prossime elezioni quando, “e lo confermano i recenti sondaggi, è possibile che i partiti populisti ottengano una vittoria ancora più netta”. Lo scetticismo sui buy che stanno interessando gli asset italiani viene manifestato anche da Martin van Vliet, strategist di ING Groep che, in una nota riportata da Bloomberg, scrive che “è troppo presto ritenere che il peggio sia passato”. van Vliet presenta una gamma piuttosto ampia di scenari sul trend dello spread nell’arco dei prossimi 6-12 mesi.

L’outlook più generoso è quello di uno spread nella parte alta della forchetta compresa tra 100 e 200 punti base. Lo scenario che viene considerato più probabile è invece quello di un differenziale di 200-300 punti base.

Ma per gli analisti di IG, le cose potrebbero andare anche decisamente peggio: il rating dell’Italia potrebbe cadere vittima di un downgrade, e gli investitori stranieri potrebbero decidere di ridurre l’esposizione che hanno accumulato sui BTP. In questo caso, lo spread balzerebbe fino a 500 punti base.

Non è finita qui, perchè nel “worst-case scenario – a cui viene dato tuttavia una probabilità molto bassa – si paventa invece un differenziale da incubo, in rialzo fino a 1000 punti, scatenato dalla convinzione crescente dei mercati su una uscita dell’Italia dall’euro.

C’è da dire che la nota di ING è stata diffusa prima della notizia delle ultime ore, relativa alla formazione di un governo M5S-Lega. Il team di ING cambierà idea?

Di certo, gli ultimi sviluppi politici non hanno convinto gli analisti di Société Générale.

Dal canto suo, Goldman Sachs guarda già alle elezioni anticipate, dando davvero poca fiducia alla durata dell’esecutivo giallo-verde.

Gli analisti della banca anticipano una vittoria dei populisti che “alimenterebbe le preoccupazioni degli investitori sulla possibilità che l’agenda politica (italiana) diventi ancora più aggressiva, mettendo in dubbio la convenienza dell’Italia a far parte dell’Eurozona”.

Una tale prospettiva è  più sufficiente per ritenere, secondo Goldman, che “il modo positivo con cui i mercati stanno reagendo alla formazione di un governo M5S-Lega sia un errore”.

Le ragioni che inducono Goldman Sachs a essere così scettica sono tre.

  • La prima è che non è chiaro quanto potrà durare la coalizione di governo. Il leader della Lega Matteo Salvini, visti i sondaggi, ha chiaramente la convenienza a tornare alle urne in autunno.
  • Seconda ragione: anche se l’accordo tra la Lega e il M5S non prevede un’uscita dell’Italia dall’euro, “a nostro avviso i rapporti tra l’Italia da un lato e le istituzioni europee dall’altro saranno più tesi, soprattutto su alcuni temi come il fisco e l’immigrazione. Questo clima di sfida porterà probabilmente gli investitori a continuare a interrogarsi sull’impegno del governo a rispettare sul serio le regole dell’Unione europea”, scatenando una maggiore incertezza sul futuro dell’Italia nell’euro”.
  • Terzo fattore: “se il governo M5S-Lega porterà avanti le politiche fiscali indicate nel contratto di governo, una qualsiasi crescita dell’economia sarà a nostro avviso limitata, e il debito pubblico tornerà a crescere, alimentando le preoccupazioni degli investitori e traducendosi un possibili downgrade dei rating” italiani.

Nessuna paura, invece, per quanto concerne la Spagna, dove oggi il Parlamento ha sfiduciato il governo di Mariano Rajoy e dove il prossimo premier sarà il socialista Pedro Sanchez. Così Goldman Sachs:

“Crediamo che un effetto negativo del cambio di governo sull’economia spagnola sia improbabile. Continuiamo a prevedere una crescita economica robusta in Spagna nel nostro orizzonte di riferimento”.

Viene fatto notare come il Financial Times ha riportato che “Sanchez ripristinerebbe il dialogo” con il nuovo governo in Catalogna a favore dell’indipendenza“.

Inoltre, conclude Goldman Sachs, “in Spagna non c’è il rischio che i partiti possano formare un governo che metta in dubbio l’adesione del paese all’Unione europea. Di conseguenza, anche se si presentasse un’incertezza politica legata a possibili nuove elezioni, il sentiment di mercato positivo non deraglierebbe”.