Rajoy sfiduciato, Sanchez nuovo premier. Non solo sui BTP, boom di buy sui Bonos
Mariano Rajoy sfiduciato, in Spagna il nuovo premier spagnolo diventa Pedro Sanchez, leader dei socialisti. La mozione di sfiducia contro Rajoy ha visto 180 voti a favore, 169 contro, a fronte di una sola astensione. Sanchez ha potuto contare, in particolare, sull’appoggio di Podemos, dei due partiti della Catalogna PDeCat e Erc, dei nazionalisti moderati baschi (Pnv), e dei valenziani di Compromis. I voti contro sono arrivati invece dal Partito Popolare di Rajoy e da Ciudadanos di Albert Rivera.
Nessuno scossone sui mercati: tutt’altro. I bond spagnoli hanno brindato alla nascita di un nuovo esecutivo a firma Sanchez (anche se non è ancora chiara la composizione del prossimo governo), così come i BTP stanno brindando al governo nascente M5S-Lega che sarà guidato da Giuseppe Conte.
Le motivazioni sono però diverse: mentre in Italia si brinda alla fine del caos istituzionale ma permangono molti dubbi sul rialzo dei mercati, in Spagna la Borsa e i Bonos beneficiano del giudizio degli investitori, che vedono Sanchez un premier pro-Europa: non esattamente la stessa cosa che si può dire dell’esecutivo giallo-verde in Italia.
Gli acquisti sui Bonos fanno scendere i tassi sui bond decennali spagnoli di ben 15 punti base, all’1,35%, mentre a Madrid l’indice Ibex incassa un guadagno superiore a +2%. Lo spread Spagna-Germania a 10 anni scende sotto la soglia dei 100 punti base, dopo essere balzato fino a 135 punti base nell’arco della settimana che si avvia alla conclusione.
Netto ridimensionamento anche per lo spread BTP-Bund a 10 anni, che capitola di -14% circa, scivolando fino al minimo di giornata di 212,30 punti base, con i tassi che crollano fino al 2,51%, dopo essere schizzati lo scorso 29 maggio fino a 3,4%.
Tensione invece sui BTP a due anni, con i tassi che salgono dallo 0,59% allo 0,86% nei massimi intraday, dopo aver chiuso ieri allo 0,99%.