Golden Goose rinuncia alla quotazione. Tutta colpa della volatilità mercato con effetto Francia
Settore del lusso in affanno in Borsa dopo decisione di Golden Goose di rinunciare alla quotazione prevista per il 21 giugno. La società ha dato a sorpresa l’annuncio, dopo un iter che aveva portato a fissare il prezzo dell’Ipo a 9,75 euro per azione, nella parte bassa della forchetta iniziale tra 9,50-10,50 euro per azione.
Golden Goose, nota per le sue sneaker di lusso rese popolari da celebrità come Taylor Swift, puntava a una capitalizzazione di mercato fino a 1,86 miliardi di euro. Una decisione che si inserisce in un anno difficile per le Ipo in Europa, che continuano a latitare.
Golden Goose rinuncia all’Ipo: ecco perchè
Golden Goose torna sui suoi passi e decide di posticipare la sua quotazione a Piazza Affari dopo la ventata di incertezza piombata sui mercati qualche settimana fa, dopo l’esito delle elezioni europee e la decisione del presidnete Macron di elezioni anticipate in Francia.
E’ la stessa Golden Goose in una nota rilasciata nella tarda serata di ieri, arrivata direttamente da Londra, a parlare di un significativo deterioramento delle condizioni di mercato in seguito alle elezioni del Parlamento europeo di questo mese e alla convocazione delle elezioni politiche in Francia che hanno influito negativamente sulle performance dei mercati europei e, in particolare, sul settore del lusso.
“L’accoglienza della storia è stata molto positiva, con un forte sostegno da parte della comunità degli investitori, compreso Invesco che ha agito da pilastro con una domanda di 100 milioni di euro. Il book della domanda è stato coperto in tutta la fascia di prezzo fin dalla prima ora di bookbuilding e ha un numero di sottoscrizioni in eccesso su tutta la gamma”, sotolinea il gruppo guidato da Silvio Campara. E conclude: “il management e gli azionisti sono sempre stati determinati a garantire un’Ipo di successo per tutti gli stakeholders, con una performance nell’aftermarket forte e sostenibile, e ritengono che l’attuale contesto di mercato non sia l’ambiente giusto per quotare la società. Lo sbarco in Borsa di Golden Goose sarà rivalutato a tempo debito”.
I dettagli dell’Ipo di Golden Goose
Golden Goose, il celebre brand produttore di sneakers, aveva annunciato ufficialmente l’intenzione di quotarsi sul mercato Euronext Milano, per ottenere non solo “nuove opportunità di finanziamento, ma anche maggiore visibilità e riconoscimento del marchio a livello internazionale” come si leggeva in un comunicato stampa.
L’operazione finanziaria, secondo quanto aveva comunicato la società, prevedeva un collocamento delle azioni diviso in due tranche:
- Tranche Primaria: emissione di nuove azioni (“Azioni di Nuova Emissione”) derivanti da un aumento di capitale, con un obiettivo di raccolta di €100 milioni. Questo corrisponde a un numero di azioni variabile tra 9.523.810 e 10.526.316, a seconda che il prezzo di collocamento sia al massimo o al minimo dell’intervallo di valorizzazione.
- Tranche Secondaria: vendita di azioni esistenti (“Azioni di Offerta Esistenti”) da parte dell’attuale azionista unico, Astrum di Astrum 4 con un numero variabile tra 42.947.368 e 43.619.047 azioni, sempre in base al prezzo di offerta.
Nell’ambito dell’offerta, Invesco Advisers si è impegnata ad acquistare azioni per un valore di €100 milioni, agendo come cornerstone investor. J.P. Morgan era stata selezionata come stabilization manager, con un’opzione di over-allotment fino al 15% delle azioni in offerta, permettendo di vendere fino a 8.021.053 azioni aggiuntive.
Con un’offerta pari al 30% del capitale sociale, senza l’opzione di over-allotment e il periodo di offerta è previsto tra il 13 e il 18 giugno 2024. La quotazione in Borsa sarebbe dovuta avvenire il prossimo 21 giugno.
2024, anno difficile per le Ipo in UE: il peggiore dell’ultimo decennio
Preannunciata come la più grande Ipo di Piazza Affari dopo quella di Lottomatica dello scorso maggio, la rinuncia alla quotazione di Golden Goose conferma il difficile anno che stanno vivendo le società tanto che il 2024 sarà ricordato come un anno a rilento per le Ipo in Europa (il peggiore nell’ultimo decennio). A rivelarlo un grafico di FactSet, ripreso oggi da CNBC, sul numero di quotazioni dell’anno 2024 (dal 1° gennaio al 18 giugno).