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Gestori fondi, sondaggio BofA: le scommesse di trading su cash, azioni, tassi

14 Febbraio 2024 15:32

I gestori dei fondi sono bullish sulle azioni: per la precisione, negli ultimi due anni non sono mai stati bullish come oggi.

A fare l’annuncio è Bank of America (BofA), che ha stilato un sondaggio interpellando i gestori di fondi di tutto il mondo:

la prima cosa che è emersa è la fiducia nei Magnificent 7, ovvero nei titoli delle Big Tech Usa.

Gestori fondi bullish sulle azioni, ‘All in’ sui titoli Magnificent 7

Per i Magnificent 7, o anche Mag 7, vale la pena di ricordare, si intende il club che comprende le 7 azioni Alphabet (GOOGL; GOOG), Amazon (AMZN), Apple (AAPL), Meta Platforms (META), Microsoft (MSFT), Nvidia (NVDA) e Tesla (TSLA).

Dal sondaggio di Bank of America è emerso che, su queste sette perle di Wall Street, i gestori dei fondi sono, per citare le parole testuali, “all in”.

Il sondaggio di Bank of America è stato completato l’8 febbraio, ovvero alla vigilia dell’Inflation Day, giorno in cui a Wall Street è tornata a esplodere l’ansia per la crescita dell’inflazione – dopo la pubblicazione dell’indice dei prezzi al consumo, CPI, di gennaio, avvenuta nella sessione di ieri. Una giornata da dimenticare per la borsa Usa, che ha visto il Dow Jones affondare di oltre 700 punti nei minimi intraday, soffrendo la sessione peggiore dal marzo del 2023, quando il crac della banca regionale SVB-Silicon Valley Bank scatenò il panico sull’azionario mondiale.

E’ stato lo stesso Michael Hartnett, strategist di Bank of America, a definire l’esito del sondaggio – a cui hanno partecipato 249 gestori di fondi, che gestiscono asset complessivi per un valore di $568 miliardi – “il più bullish” degli ultimi due anni.

“Il nostro parametro più ampio della fiducia, che si basa sui livelli di cash, sull’allocazione nell’azionario e sulle attese della crescita economica, è salito a 4,1 punti, dai 2,9 punti” precedenti, ha detto Hartnett.

A sostenere il sentiment la convinzione più diffusa, tra i gestori, di un Pil Usa che vivrà una situazione di “no landing”, ovvero una situazione in cui, praticamente, l’economia americana non attraverserà né un periodo di “soft landing”, né un “hard landing”, entrambe ipotesi che i gestori considerano ora meno plausibili.

In questo contesto, i gestori hanno tagliato la loro esposizione verso il cash, ergo verso i contanti, al 4,2%, dal 4,8% di gennaio.

Il taglio dell’allocazione verso il contante è avvenuto di pari passo con il miglioramento dell’outlook sull’economia globale che, per la prima volta dall’aprile del 2022, non è più prevista cadere in recessione.

Detto questo, vale la pena di ricordare che, secondo la regola di Bank of America, il segnale sell scatta quando la quota investita in cash scende al 4% o a una percentuale più bassa.

Per quanto riguarda l’azionario, i gestori dei fondi – è emerso dal sondaggio di Bank of America – hanno puntato soprattutto su Wall Street.

Boom di scommesse su Wall Street. Premiati i Magnificent 7

Sulla borsa Usa, i gestori hanno aumentato la loro esposizione fino al record dal novembre del 2021, in rialzo di 7 punti percentuali al livello “overweight” (21% su base netta).

In particolare, gli investimenti nelle Big Tech Usa sono saliti al valore più alto dall’agosto del 2020, in crescita di 10 punti percentuali, al 36% su base netta (livello overweight).

Le posizioni long sono state accumulate dai gestori dei fondi soprattutto sui titoli Magnificent 7.

Alla domanda su quali siano i titoli su cui puntare in questa nuova fase di mercato toro, il 41% ha indicato le azioni growth delle società a larga capitalizzazione, il 18% i titoli growth delle small cap, il 12% i titoli value delle small cap e l’11% i titoli value delle large cap.

Le puntate sui Magnificent 7, è emerso dal sondaggio, sono “state estremamente frequenti“: i gestori hanno scommesso dunque soprattutto sui titoli Microsoft, Apple, Alphabet, Nvidia, Amazon, Meta Platforms e Tesla.

Ma quali sono state le scommesse di trading più popolari lanciate nell’ultimo mese dai gestori dei fondi?

Ben il 61% delle puntate è stato long sui Magnificent 7, mentre il 25% ha shortato l’azionario made in Cina; il 4% ha puntato long sul Giappone e un altro 2% è stato altrettanto long sul cash.

L’1% ha lanciato infine scommesse long sui corporate bond con rating IG.

Per quanto riguarda la prospettiva di tagli ai tassi da parte della Fed che, almeno per le prossime riunioni, è stata stroncata dalla diffusione del dato relativo all’inflazione pubblicato ieri, dal sondaggio è emerso che il 90% dei gestori di fondi prevede tassi di breve termine più bassi rispetto al livello attuale, a fronte di un  77% che scommette su un ulteriore calo del ritmo di crescita dell’inflazione.

Il 4% stima tassi di breve termine più alti mentre il 7% prevede una crescita dell’inflazione.

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