GameStop scalpita ancora, ma le meme stocks di Reddit ora sono Discovery plus e ‘l’altra AMC’: tra i 10 titoli più shortati a Wall Street
Le meme stocks continuano a far parlare di sé a Wall Street, a prescindere anche da GameStop, che comunque si sta mettendo ancora in evidenza per le sue performance non proprio comuni. Nella sessione di ieri, le quotazioni del retailer di videogiochi sono balzate per esempio di oltre +40%, sulla scia della febbre Reddit che ha colpito di nuovo alcune meme stocks.
Tra queste, oltre alle solite note come Koss e Bed Bath and Beyond, si sono messe in evidenza due azioni che stanno catalizzando l’attenzione dei mercati, entrambe di società attive nel settore media.
Si tratta di Discovery e di AMC Networks (da non confondere con AMC Entertainment Holdings, società proprietaria di diverse sale cinema, anch’essa protagonista nel mese di gennaio, in quanto oggetto di acquisti febbrili come nel caso GameStop)
Riguardo a Discovery, il titolo scambiato a Wall Street è volato del 116% da quando la società ha lanciato lo scorso 4 gennaio Discovery+, chiudendo in particolare la sessione di ieri in rally del 4,7% a $67,25 (record di sempre).
Discovery è il gruppo televisivo a cui fanno capo diversi canali, come HGTV, Discovery Channel, Food Network e TLC, che ora, grazie ai recenti acquisti, ha una capitalizzazione superiore ai $28 miliardi. Così come nel caso di GameStop e dell”altra AMC’, di Discovery si sta parlando a Wall Street in quanto il titolo è uno dei 10 più shortati di quelli quotati a Wall Street, stando a quanto emerge dalla società di ricerca FactSet. Basti pensare che gli short interet – l’ammontare delle azioni che sono state shortate – è superiore al 27%, appena al di sopra dello short interest di AMC Networks.
Nonostante Discovery sia tra i titoli più shortati, il suo caso è decisamente diverso da quello di GameStop, in quanto i fondamentali del gruppo sono solidi. La società dispone di un solido flusso di cassa, grazie alle sue reti televisive, e macina un fatturato che nel 2020 è stato di $6,9 miliardi, a fronte di un utile operativo adjusted di $4 miliardi. Del balzo del titolo parla l’analista del settore media Michael Nathanson di MoffettNathanson, che spiega il rally con la decisione degli investitori di spostarsi dai titoli growth ai titoli value, complici soprattutto le aspettative sulla riapertura delle economie e sulla fine delle misure di lockdown da Covid – grazie alle vaccinazioni .
Nathanson ha rivisto al rialzo il target price sul titolo Discovery a $63 per azione all’inizio di gennaio. Lui stesso è rimasto tuttavia stupito della febbre che ha portato gli investitori a fare incetta del titolo. “Questa febbre è stata più veloce di quanto avremmo mai potuto immaginare – ha detto, intervistato dalla Cnbc – alla base deve esserci stato il fenomeno della rotazione, ma (il rally) ci ha comunque stupiti”.
L’altro titolo è quello per l’appunto di AMC Networks, società che controlla le reti AMC, WeTV, Sundance e BBC America, e che ha visto le proprie quotazioni più che raddoppiare dall’inizio di gennaio, anche se non dispone dello stesso servizio di streaming di Discovery (da segnalare che, in base agli ultimi dati, gli abbonamenti a Discovery+ sono volati a oltre 11 milioni).
In questo caso la febbre forse è meno giustificata rispetto a quella esplosa sul titolo Discovery, in quanto le prospettive di crescita di AMC Networks di lungo termine nel mondo streaming non sono ancora chiare, e i contenuti media sono decisamente ridotti, soprattutto rispetto a titani del calibro di Disney e Netflix. Da segnalare che Discovery Plus è approdato anche in Italia, sempre lo scorso 4 gennaio.