Notizie Notizie Italia Fmi migliora outlook Pil Italia e conferma: batte Francia e Germania

Fmi migliora outlook Pil Italia e conferma: batte Francia e Germania

25 Luglio 2023 15:28

L’Fmi aggiorna il suo World Economic Outlook e premia il Pil dell’Italia. Nel 2023 l’economia italiana farà meglio di Germania, Francia e dell’intera area euro.

L’Fmi rivede al rialzo l’outlook sul Pil dell’Italia sia per il 2023 che per il 2024, confermando che l’economia italiana batterà la crescita dell’intera area euro e dei Pil di Francia e Germania.

In particolare, l’outlook sul Pil dell’Italia relativo al 2023  è stato alzato di 0,4 punti percentuali, al tasso di crescita pari  a +1,1%.

Rivisto al rialzo anche l’outlook sul Pil italiano del 2024, in questo caso di 0,1 punti percentuali al ritmo pari a +0,9%.

L’ennesima conferma della solidità dell’economia italiana è arrivata con la pubblicazione, da parte dell’Fmi-Fondo Monetario Internazionale, del rapporto World Economic Outlook Update , con cui ha aggiornato l’outlook sull’economia globale.

Per il 2023 il Pil dell’Italia è atteso in crescita per l’appunto dell’1,1%, ritmo superiore rispetto a quello del Pil dell’Eurozona pari a +0,9%, al +0,8% del Pil della Francia e alla contrazione pari a -0,3% del Pil della Germania.

Secondo l’Fmi il Pil dell’Italia avanzerà poi, nel corso del 2024, al ritmo dello 0,9%, in questo caso riportando una crescita più debole dei Pil di Francia e Germania, che si espanderanno invece entrambi dell’1,3% e facendo peggio anche rispetto al rialzo del Pil dell’area euro, atteso a +1,5%.

Fmi alza stime crescita Pil mondiale 2023. L’outlook su inflazione

Va detto che, con la pubblicazione dell’aggiornamento del WEO, l’Fmi ha annunciato oggi di aver rivisto al rialzo le stime sulla crescita economica dell’intero Pil mondiale.

Il Fondo Monetario Internazionale ora per quest’anno una crescita del Pil mondiale al tasso annuo del 3%, in miglioramento di 0,2 punti percentuali rispetto al +2,8% atteso nel mese di aprile.

Per il 2024, l’Fmi stima un’espansione del Pil mondiale, ancora, pari a +3%. Viene in questo caso confermata le stima precedente per l’anno prossimo.

Tornando al 2023,  tra le principali economie dell’Europa, la Germania è stata l’unica ad aver visto sforbiciare dall’Fmi l’outlook di crescita del Pil relativo al 2023.

L’Fmi prevede per l’appunto per quest’anno una contrazione del Pil tedesco pari a -0,3%, peggiore di 0,2 punti percentuali rispetto al precedente outlook di aprile.

Il downgrade è stato motivato con l’indebolimento più forte delle attese della produzione manifatturiera e con la maggiore debolezza, anche, dell’intera crescita del prodotto interno lordo della Germania, durante i primi sei mesi del 2023.

Riguardo alle altre principali economie del mondo, le previsioni sul Pil Usa sono di una crescita dell’1,8% per il 2023 e dell’1% nel 2024.

Il Pil della Cina è atteso invece rallentare dal tasso di crescita previsto per quest’anno, pari a +5,2%, al +4,5% nel 2024.

Riguardo al tarlo dell’inflazione, l’Fmi stima un miglioramento rispetto al 2022.

Il tasso di inflazione headline globale è atteso scendere dall’8,7% dello scorso anno al 6,8% nel 2023.

L’inflazione core, ovvero l’inflazione calcolata escludendo i prezzi più volatili dei beni energetici ed alimentari, è attesa invece rallentare in modo meno significativo, dal 6,5% del 2022 al 6%.

“L’economia globale continua a riprendersi in modo graduale dalla pandemia e dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia – ha fatto notare Pierre-Olivier Gourinchas, capo economista dell’Fmi, nel commentare l’aggiornamento delle previsioni  del Fondo Monetario Internazionale – Nel breve termine, i segnali di progresso sono innegabili. Tuttavia, diverse sfide offuscano ancora l’orizzonte, ed è troppo presto per cantare vittoria”.

In particolare, l’Fmi ha messo in evidenza i timori legati all’irrigidimento delle condizioni del credito – a causa dei rialzi dei tassi lanciati dalle banche centrali -, l’azzeramento dei risparmi delle famiglie negli Stati Uniti e la ripresa più debole delle attese del Pil della Cina dalla fase di lockdown per la pandemia Covid-19.

LEGGI ANCHE

Tassi più alti, Bce: domanda prestiti imprese a minimo storico

Le prospettive meno rosee per l’economia cinese non hanno però impedito al Fondo di rivedere comunque al rialzo l’outlook del Pil mondiale.

“Nella maggior parte delle economie, la priorità rimane mettere in atto un processo sostenibile di disinflazione, assicurando allo stesso tempo la stabilità finanziaria – si legge nell’aggiornamento dell’outlook – Di conseguenza, le banche centrali dovrebbero rimane focalizzate sulla necessità di ripristinare la stabilità dei prezzi e di rafforzare la supervisione finanziaria e il controllo dei rischi”.

“Nel caso in cui sui mercati le tensioni si concretizzassero, le economie dovrebbero fornire prontamente liquidità, mitigando al contempo la possibilità di un moral hazard”. Ancora, ha ammonito l’Fmi, i paesi “dovrebbero creare anche cuscinetti fiscali, assicurandosi che gli aggiustamenti fiscali fossero mirati a sostenere i più vulnerabili”.

Concludendo, il Fondo Monetario Internazionale ha sottolineato che “i miglioramenti dell’economia dal lato dell’offerta faciliterebbero il consolidamento fiscale e un calo dell’inflazione più fluido verso i livelli di target” delle banche centrali.