Notizie Dati Macroeconomici Eurozona, l’indice Pmi suggerisce un difficile secondo semestre

Eurozona, l’indice Pmi suggerisce un difficile secondo semestre

23 Giugno 2023 15:58

A giudicare dai dati macro, lo slancio economico dell’Eurozona si è quasi arrestato a giugno, segnalando la fine della ripresa dimostrata nei trimestri precedenti. L’indice Hcob Pmi Composite dell’Eurozona a cura di S&P Global, pubblicati proprio oggi, è sceso al minimo di cinque mesi a 50,3, mancando le stime degli analisti di 52,5. Sebbene l’indicatore si sia mantenuto al di sopra del livello di 50, che indica la crescita dell’attività, l’ultima lettura ha segnalato un forte rallentamento del tasso di espansione, anche rispetto alla lettura precedente (maggio) di 52,8. La crisi è stata guidata dalla Francia, fortemente colpita dagli scioperi, ma da non sottovalutare anche le fabbriche tedesche in netta difficoltà.

Eurozona, l’economia rallenta

Anche se i 20 paesi della zona euro potrebbero aver fatto quel tanto che basta per uscire dalla lieve recessione tecnica, che la regione ha subito nel periodo tra ottobre e marzo, S&P Global ha avvertito, che le possibilità, che quel malessere si protragga nel prossimo trimestre sono aumentate. Soprattutto in seguito alle mosse sui tassi della Banca centrale europea, che non intende fermarsi con i rialzi nella riunione di luglio.

“Anche se il nostro scenario di base di una crescita dell’eurozona leggermente positiva nel secondo trimestre potrebbe ancora diventare realtà, la tendenza al ribasso del PMI composito indica una seconda metà dell’anno difficile poiché le aziende di tutti i settori devono affrontare un deterioramento del portafoglio ordini”, ha commentato Cyrus de la Rubia, capo economista, Hamburg Commercial Bank.

Pmi Zona Euro (giugno). Fonte: Tradingeconomics.com

Il settore manifatturiero è rimasto la “principale area di debolezza” a giugno, anche se l’espansione del settore dei servizi ha “rallentato bruscamente” poiché la recente ripresa della spesa dei consumatori ha perso slancio.

Secondo l’S&P Global, i dati deludenti sul fronte dell’attività sono stati tuttavia accompagnati da un “marcato raffreddamento delle pressioni inflazionistiche”. Inoltre, S&P afferma che i costi alla produzione sono cresciuti al ritmo più lento da dicembre 2020 e i prezzi di vendita di beni e servizi sono aumentati al tasso più debole da marzo 2021.

Ciò offrirà speranza alla BCE, che a sua volta si sta avvicinando alla fine della sua storica campagna di rialzi dei tassi di interesse, ma ha recentemente lasciato intendere che gli aumenti potrebbero dover persistere oltre il mese di luglio, che avevano previsto la maggior parte degli analisti.

“Se la BCE dovesse controllare solo i prezzi delle merci, allora Francoforte brinderebbe alla fine dell’inflazione”, scrive Rubia. Ma “nella parte più importante dell’economia, il settore dei servizi privati, i prezzi continuano a salire, ed è per questo che il tasso di inflazione di base è stato così lento a diminuire”.

Pesa il Pmi della Germania

La locomotiva del Vecchio Continente, la Germania, attualmente in recessione tecnica dopo due trimestri di crescita negativa del Pil, il tessuto produttivo tedesco ha perso slancio anche alla fine del secondo trimestre del 2023. L’indice Hcob Composite Pmi della Germania, a cura di S&P Global è sceso a giugno a 50,8 da 53,9 di maggio, al di sotto delle attese degli analisti che prevedevano una lettura di 53,5. Ricordiamo che l’indice monitora i settori dei servizi e dell’industria manifatturiera, che insieme rappresentano più di due terzi dell’economia tedesca. Una lettura sopra 50 indica comunque un’espansione economica.

Pmi Composite Germania (giugno) Fonte: Tradingeconomics.com

Pmi francese sui minimi dal 2021

I dati più drammatici relativi ai paesi della zona euro, arrivano proprio dalla Francia. L’indice Hcob Composite Pmi è calato a 47,3 nel mese di giugno, rispetto al 53,9 nel mese di maggio. C’è stato un netto peggioramento anche della produzione manifatturiera l’indice Pmi manifatturiero nel mese di giugno segna un calo a 45,7 rispetto al 45,5 nel mese precedente.

 

Pmi Composite Francia (giugno) Fonte: Tradingeconomics.com

Mercati in rosso

Le borse europee registrano una performance negativa in seguito ai numeri, disastrosi nel caso della Francia. Il nostro indice di riferimento il Ftse Mib cala dello 0,6% a 27.238 punti. Anche l’indice CAC 40 di Parigi perde lo 0,6% a 7.157 punti. Il peggiore in Europa è il Dax di Francoforte che cede poco più dell’1% a 15.770 punti.

Sul fronte mercato obbligazionario, lo spread Btp/Bund a 164pb con il rendimento del decennale italiano a vicino alla soglia del 4% a 3,98% e il rendimento del Bund tedesco a 10 anni a 2,3%.

Continua ad indebolirsi anche l’euro nei confronti del dollaro, oggi (-0,5%) e scambia a 1,0898 in calo dello 0,4% nell’ultima settimana.