Notizie Notizie Mondo Eurozona, la Commissione rivede le stime su Pil e inflazione al rialzo

Eurozona, la Commissione rivede le stime su Pil e inflazione al rialzo

15 Maggio 2023 16:38

La Commissione europea ha pubblicato previsioni sulla crescita del Pil dell’Eurozona più ottimistiche del previsto e ha rivisto le prospettive sull’inflazione nel 2023 al rialzo.

Eurozona, le previsioni sull’inflazione

Citando la forza delle pressioni sottostanti, la Commissione UE ha rivisto al rialzo le proiezioni per la crescita dei prezzi al consumo al 5,8% dal 5,6% nel 2023 e al 2,8% dal 2,5% nel 2024.

Il principale motivo per un inflazione più elevate è stato un guadagno di tre quarti di punto percentuale nella valutazione della commissione per la cosiddetta inflazione core, che esclude elementi volatili come beni alimentari ed energia. Tale misura supererà l’indicatore principale per la crescita dei prezzi sia quest’anno che il prossimo, secondo gli economisti di Bruxelles.

Le proiezioni, pubblicate oggi dalla Commissione UE, sottolineano gli sforzi della BCE per combattere le pressioni inflazionistiche. L’istituto di Francoforte ha aumentato i costi di indebitamento di riferimento di 375 punti base nel tentativo di domare l’inflazione e i mercati scontano almeno altri due rialzi dei tassi da 25pb nel 2023.

“L’inflazione di base è destinata a diminuire gradualmente poiché i margini di profitto assorbono i salari più elevati e le condizioni di finanziamento più rigide si dimostrano efficaci nel raffreddare la domanda”, ha affermato la Commissione UE. “Si prevede che pressioni sui prezzi costantemente elevate nei servizi, insieme a pressioni che si attenuano solo lentamente su alimenti e beni (trasformati), manterranno elevata l’inflazione core”.

Le previsioni dell’UE relativi alla crescita dei prezzi principali quest’anno sono superiori dello 0,5% alle previsioni della BCE pubblicate a marzo. Mentre per il prossimo anno (2924), soltanto dello 0,1% in meno.

Le previsioni sulla crescita economica riviste al rialzo

Tornando sulle previsioni sulla crescita del Pil, invece notiamo dei numeri più positivi rispetto alle precedenti previsioni della commissione UE.
“Grazie agli sforzi determinati per rafforzare la nostra sicurezza energetica, un mercato del lavoro straordinariamente resiliente e l’allentamento dei vincoli di offerta, abbiamo evitato una recessione invernale e siamo pronti per una crescita moderata”, ha dichiarato Paolo Gentiloni, Commissario per gli affari economici.

Secondo le stime il Pil della regione dovrebbe crescere dell‘1,1% quest’anno e dell‘1,6% nel 2024, entrambi risultati leggermente superiori alle precedenti previsioni. Ma soprattutto, secondo gli economisti UE, non è prevista alcuna recessione per nessun paese dell’area dell’euro.
L’Estonia subirà l’unica contrazione annuale nella regione dell’euro nel 2023 con un calo dello 0,4%, secondo il documento pubblicato oggi.

L’unico altro previsto nell’UE nel suo insieme sarà il calo del Pil dello 0,5% della Svezia. Tale risultato è migliore di quanto previsto in precedenza, sebbene incorpori un crollo dell’1,1% durante il trimestre in corso.

“I rischi rimangono troppi soprattutto a causa della brutale invasione dell’Ucraina da parte della Russia, che continua a gettare un’ombra di incertezza sulle prospettive”, ha affermato Gentiloni.

L’area dell’euro è cresciuta solo dello 0,1% nel primo trimestre e la produzione industriale di marzo è crollata del 4,1% rispetto al mese precedente. Questo è il calo più grande dall’aprile 2020, quando la pandemia ha chiuso le fabbriche in tutto il mondo.

Il capito Italia

Sul fronte italiano, la previsione di crescita della Commissione è peggiore di quella del governo Meloni per quanto riguarda il 2023: 1,1% rispetto a 1,4%. In una conferenza stampa qui a Bruxelles, il commissario agli affari economici Paolo Gentiloni ha fatto notare che quest’anno la crescita italiana sarà la più elevata tra le maggiori economie europee. Al tempo stesso, secondo le stime comunitarie, l’Italia tornerà a essere l’anno prossimo il paese con la crescita economica più bassa.

Nella sua analisi della situazione italiana, l’esecutivo comunitario fa notare che l’abolizione di molte misure d’emergenza legate alla pandemia da Covid-19 più che compenseranno l’aumento della spesa pensionistica. Al tempo stesso, la spesa per interesse segnerà un forte incremento, toccando l’anno prossimo il 4,1% del PIL. Bruxelles specifica che la sua stima di deficit per il 2024 non tiene conto delle promesse del governo Meloni di ridurre le imposte, per ora non sufficientemente dettagliate.