Notizie Notizie Italia Eni: boom di ordini per il nuovo bond a tasso fisso e scadenza decennale da €1 miliardo

Eni: boom di ordini per il nuovo bond a tasso fisso e scadenza decennale da €1 miliardo

8 Gennaio 2024 16:32

Oggi Eni ha lanciato con successo un nuovo bond a tasso fisso, con scadenza decennale, da 1 miliardo di euro, raccogliendo ordini per oltre cinque volte l’offerta. La nuova obbligazione, destinata a investitori istituzionali, arriva dopo il successo dei collocamenti nel corso del 2023. Ecco le ultime emissioni obbligazionarie della società, che oggi si colloca tra le peggiori di Piazza Affari, in scia alla debolezza dei petroliferi, anche se i giudizi degli analisti rimangono positivi.

Ordini per €5 mld per il nuovo bond a 10 anni, tasso fisso e cedola 3,875%

Eni ha collocato con successo un’obbligazione a tasso fisso con durata pari a 10 anni, nell’ambito del programma Euro Medium Term Note (EMTN) della società.

Il prestito, volto a finanziare i futuri fabbisogni di Eni e a mantenere una struttura finanziaria equilibrata, è destinato a investitori istituzionali e sarà quotato alla Borsa di Lussemburgo.

Gli ordini hanno superato i 5 miliardi di euro, da investitori istituzionali principalmente di Regno Unito, Germania, Italia e Francia.  Il prestito pagherà una cedola annuale pari al 3,875%, che rimarrà invariata sino alla scadenza (15 gennaio 2034).

Eni evidenzia i seguenti rating da parte delle principali agenzie (investment grade): “Baa1” per Moody’s, “A-” per Standard & Poors’ e “A-” per Fitch.

Lungo termine Breve termine Outlook Data di assegnazione outlook
Standard & Poor’s A- A-2 Stabile
Moody’s Baa1 P-2 Stabile
Fitch A- F1 Stabile

 

Le ultime emissioni di bond di Eni

Le ultime emissioni obbligazionarie di Eni hanno riscosso un grande successo, sia per quanto riguarda gli investitori istituzionali, sia tra il pubblico retail, anche grazie alla rinnovata attrattività dei corporate bond con il rialzo dei rendimenti osservato nell’ultimo anno.

I programmi di debito in corso

Eni ha in essere un programma di Euro Medium-Term Notes, grazie al quale il Gruppo può reperire sul mercato dei capitali fino a €20 miliardi; al 31 dicembre 2022 tale programma risultava utilizzato per €15,8 miliardi.

Inoltre, la società ha emesso titoli di credito per € 34 milioni nell’ambito di ulteriori Programmi di Commercial Paper per un importo massimo di €4 miliardi.

Grande successo per il bond retail del 2023 da €2 mld

A febbraio 2023 la Società ha registrato richieste pari a cinque volte l’offerta per il suo bond da €2 miliardi indicizzato a due obiettivi del framework sostenibile, collocato presso gli investitori retail. Eni ha ricevuto ordini da oltre 300 mila soggetti per oltre €10 miliardi, a fronte di €1 miliardo inizialmente offerto, poi incrementato a €2 miliardi per venire incontro all’elevato numero di richieste

La forte domanda ha permesso di chiudere anticipatamente l’offerta, poiché già dopo il primo giorno l’offerta risultava essere integralmente soddisfatta con oltre 2 miliardi di euro di adesioni raccolte. Il tasso di interesse nominale annuo lordo è stato fissato al 4,30%.

Le obbligazioni a 4 e 10 anni con target sostenibili per €2 mld

In seguito, a maggio, Eni ha lanciato due emissioni obbligazionarie, rispettivamente della durata di 4 e 10 anni, del valore nominale complessivo di 2 miliardi di euro nell’ambito del proprio programma di Euro Medium Term Note.

Le due emissioni sono state collocate sul mercato degli Eurobond e hanno ricevuto ordini complessivi per circa 5 miliardi di euro da investitori istituzionali principalmente da Germania, Regno Unito, Francia e Italia.

In particolare, il bond a 4 anni è stato collocato per un ammontare di €750 milioni, con una cedola annua del 3,625% che rimarrà invariata sino a scadenza a fronte del raggiungimento di determinati obiettivi sostenibili, altrimenti sarà incrementato dello 0,50%.

Il prestito a 10 anni è stato collocato per un ammontare di 1,25 miliardi di euro e pagherà una cedola annua dello 4,250 % sino a scadenza. I proventi delle obbligazioni, negoziate a Lussemburgo, sono destinati ai fabbisogni ordinari di Eni.

Bond convertibile da €1 miliardo

A settembre, invece, Eni ha collocato un prestito obbligazionario convertibile senior unsecured sustainability-linked da €1 miliardo.

Le obbligazioni, della durata di 7 anni, con cedola annuale del 2,95%, saranno convertibili in rapporto 1:1 in azioni ordinarie Eni acquistate nell’ambito del piano di acquisto di azioni proprie approvato dalla Assemblea degli Azionisti del 10 maggio 2023.

Il bond, destinato a investitori istituzionali e collegato al conseguimento di determinati target di sostenibilità, ha ricevuto ordini per circa €2,78 miliardi, principalmente da Regno Unito, Francia e Svizzera.

La view degli analisti sul titolo e i prossimi driver

Nel corso del 2023 le azioni Eni hanno messo a segno un guadagno del 15,5%, mentre in questo inizio di 2024 mostra un calo di poco superiore all’1%. I giudizi degli analisti sul titolo sono decisamente positivi, con 20 raccomandazioni d’acquisto (Buy), 11 “hold” e nessun “sell”, secondo i dati compilati da Bloomberg.

Il target price medio indicato dai broker è pari a 17,7 euro, valutazione che implica un rialzo potenziale del 16,8% rispetto al prezzo attuale. Oggi Eni arretra del 2,7% a 15,11 euro, in coda al Ftse Mib insieme agli altri titoli del settore oil in scia al crollo del petrolio (Brent -4% sotto i 76 dollari al barile).

Tra i principali catalyst che influiranno sull’andamento del titolo nelle prossime settimane ci saranno sicuramente i risultati del quarto trimestre, dopo la revisione al rialzo dell’obiettivo di Ebit adjusted annuale effettuata a ottobre.

Da monitorare anche i prezzi del petrolio, che nelle ultime settimane stanno vivendo una fase di oscillazione, soprattutto in scia alle crescenti tensioni nel Medio Oriente, mentre gli operatori monitorano i tagli all’offerta implementati dall’Opec+ su base volontaria fino alla fine del primo trimestre.

Infine, resta sotto la lente l’evoluzione del dossier Plenitude, che potrebbe essere quotata in borsa nel corso di quest’anno.