Rendimenti bond in rialzo in attesa dei verbali Fed e lavoro USA
Prosegue il rialzo dei rendimenti del mercato obbligazionario dopo il rally di fine anno scatenato dalle scommesse degli investitori che nel 2024 la Fed inizierà la fase dei tagli dei tassi. Il prezzi dei titoli di stato nell’Eurozona sono scesi notevolmente nei primi giorni del nuovo anno e di conseguenza sono saliti i rendimenti. Il rendimento del Treasurys USA a 10 anni si è nuovamente avvicinato alla soglia del 4%, attualmente al 3,9%. Continuano le vendite anche sull’azionario con l’S&P 500 in calo dello 0,7% a 4.710 punti, anche l’indice tecnologico, il Nasdaq Composite perde lo 0,6% a 16,451 punti. Mentre il Dow Jones si ritira ulteriormente dai massimi storici con un calo dello 0,8% a 37.417 punti.
Rendimenti dei bond in rialzo in attesa dei verbali Fed
Sale l’attesa per i verbali dell’ultimo meeting della Fed, in uscita stasera, che sveleranno le intenzioni della banca centrale americane sulle future mosse sui tassi.
“Il 2024 è iniziato con una riduzione del rischio”, scrive in una nota Vishnu Varathan, capo economista, Mizuho Bank. “Non è chiaro se si tratti di un’eliminazione duratura dall’eccessiva esuberanza o semplicemente di prese di profitto pre-NFP”, ha dichiarato Varathan, facendo riferimento ai dati dati sul lavoro USA in uscita questo venerdì 5 gennaio.
Nell’ultimo meeting la Fed ha lasciato ancora i tassi invariati per la terza volta consecutiva. Ma il dot plot ovvero le previsioni dei membri votanti del board della banca centrale americana, ha segnalato che nel 2024 i tassi di interesse verranno tagliati di almeno 75pb. Questa previsione ha scatenato il rally di Natale portando l’indice Dow Jones sui massimi storici a 37.790 punti. Mentre l’indice principale l’S&P 500 rimane ad un passo dai nuovi massi sopra la soglia dei 4.700 punti, raggiunti il 28 dicembre 2023.
Il presidente della Federal Reserve Bank di Richmond, Thomas Barkin ha affermato che un atterraggio morbido per l’economia americana sembra più probabile ma non certo. “Un atterraggio morbido è sempre più concepibile, ma in nessun modo inevitabile”, ha detto Barkin, che quest’anno voterà sulle decisioni politiche, in un discorso di oggi. “La domanda, l’occupazione e l’inflazione sono tutte aumentate, ma ora sembrano essere sulla via del ritorno alla normalità”.
Barkin ha definito il “soft lending” ovvero l’atterraggio morbido come il ritorno dell’inflazione a livelli normali in un contesto di economia sana. Il presidente della Fed di Richmond ha inoltre affermato che l’inflazione “si sta avvicinando al nostro obiettivo del 2%” e che l’inflazione core a sei mesi, depurata dai prezzi dei beni alimentari ed energetici, è leggermente al di sotto dell’obiettivo.
L’indice ISM manifatturiero in contrazione
Resta in contrazione l’Ism manifatturiero, l’indice che misura la performance del settore manifatturiero negli Stati Uniti. A dicembre, l’indice è salito a 47,4 punti, sopra le attese di 47,1 e il dato precedente i 46,7 punti di novembre.
Si tratta del quattordicesimo mese consecutivo in contrazione (ogni numero sotto i 50 punti indica una contrazione), il periodo più lungo dalla recessione del 2008-2009.
Mentre i nuovi posti di lavoro nel settore privato (JOLTS) sono cresciuti a 8.790.000 unità in calo rispetto al dato precedente di 8.852.000 unità.