Elon Musk sorpassa sua maestà Buffett, a Wall Street la Tesla mania diventa virale
Il patrimonio netto di Elon Musk è balzato oltre quello di Warren Buffett. L’istrionico fondatore e amministratore delegato di Tesla è diventato la settima persona più ricca del mondo, secondo il Bloomberg Billionaires Index, mentre Buffett paga le scelte sbagliate prima e dopo Covid-19 scivolando addirittura in coda alla top ten dei paperoni mondiali. Musk ora si posiziona tra i due fondatori di Google (Larry Page è 6° con 72,7 mld $ mentre Sergey Brin è 8° con 70,4 mld).
La fortuna di Musk è cresciuta di oltre 6 miliardi venerdì a seguito del +10,8% delle azioni Tesla che hanno toccato un nuovo record sopra il 1.500 dollari. Le azioni di Tesla sono aumentate del 500% nell’ultimo anno grazie all’aumento delle vendite della Model 3 e della fiducia del mercato circa le prospettive di forte crescita nei prossimi anni in mercati chiave come la Cina.
Il patrimonio netto di Buffett è invece sceso all’inizio di questa settimana complice anche la donazione di $ 2,9 miliardi in azioni Berkshire Hathaway in beneficenza.
L’irresistibile ascesa di Tesla
L’azione Tesla è aumentata del 38% dalla chiusura del 1° luglio, un giorno prima che la società segnalasse i numeri di consegna trimestrali che sono andati ben oltre le attese. Adesso gli investitori si aspettano un secondo trimestre redditizio, che segnerebbe per la prima volta nella sua storia del colosso delle auto elettriche una striscia di quattro trimestri consecutivi di profitto.
Le valutazioni hanno raggiunto livelli esorbitanti e c’è chi dubita che la Tesla mania stia spingendo il titolo in bolla. Tesla ad esempio risulta tra i titoli preferiti dai trader amatoriali della piattaforma Robinhood. Lo stesso Elon Musk un paio di mesi fa aveva addirittura twittato che il titolo vale troppo (ai tempi la valutazione era poco sopra i 700 $).
“La valutazione di Tesla non ha senso con nessuna misura tradizionale”, ha affermato Ivan Feinseth di Tigress Financial Partners. Tuttavia, “non è un’azienda tradizionale, quindi come si fa ad adottare una misura tradizionale?”.
JMP Securities nei giorni scorsi ha alzato per esempio il target sul prezzo dai precedenti $1.050 a $1.500. “Riteniamo che la domanda da porsi non è se il titolo sia costoso in base agli attuali parametri di valutazione, ma cosa la crescita e la posizione competitiva della società segnalino, riguardo al suo potenziale nei prossimi anni”, ha scritto Joseph Osha, analista di JMP Securities. A suo avviso, le vendite annuali di Tesla potrebbero toccare $100 miliardi entro il 2025.
Perché Tesla non è un semplice titolo automobilistico
Nel recente passato più e più volte si è parlato di Tesla come un’azienda che va oltre il settore auto, più volte accostata a quello che è stato l’iPhone nel mondo della tecnologia. Secondo alcuni analisti la capacità di apprendere dagli errori del passato e l’ambizione più grande rispetto ai competitor rappresentano una “minaccia esistenziale” per altre compagnie che non sono in grado di innovare a un ritmo più rapido.
C’è poi il ritmo elevato di crescita rispetto ai competitor. In particolare le prospettive di crescita in Cina con l’inizio delle consegne di veicoli costruiti nel suo nuovo stabilimento di Shanghai. Secondo Musk la Gigafactory e il mercato cinese saranno le chiavi per il futuro dell’azienda.