Elon Musk, l’attacco contro Fauci e l’avvertimento terribile sull’economia
Twitter ormai piattaforma-sfogatoio di Elon Musk, suo nuovo proprietario e ceo di Tesla e SpaceX. Musk torna a fare rumore, stavolta con un attacco diretto contro Dr. Fauci, il virologo della Casa Bianca scelto dall’ex presidente Donald Trump per fronteggiare la pandemia Covid-19 esplosa nel 2020, direttore del National Institute of Allergy and Infectious Diseases del Dipartimento della Salute degli Stati Uniti, preposto a studiare le malattie infettive e le allergie.
Simbolo negli Stati Uniti della lotta contro il Covid-19, l’immunologo Anthony Fauci, che si appresta a dimettersi dalla carica di consigliere medico numero uno dell’amministrazione di Joe Biden, è l’ennesima vittima contro cui Musk ha deciso di accanirsi.
Il tweet di Elon è diventato virale.
Il nuovo numero uno di Twitter ha pubblicato praticamente un post, chiedendo di mettere sotto indagine Fauci:
“I miei pronomi sono: Perseguite/Fauci”, ha twittato, in quella che è stata anche una frase infelice contro la comunità degli #LGBTQ.
Riferendosi alla questione dell’identità di genere, dunque a chi usa i pronomi she/her/hers, he/him/his per identificarsi, Musk ha lanciato un appello per perseguire Fauci. Non solo: dopo un po’ dal suo profilo è comparso anche un meme che raffigura l’immunologo mentre si rivolge al presidente americano Joe Biden, con la seguente didascalia:
“Just one more lockdown, my king…” , ovvero “Soltanto un altro lockdown, mio re”; una chiara critica contro la politica di gestione della pandemia da parte dell’immunologo.
Musk contro Fauci. Nel 2020 definì il lockdown ‘fascista’
L’attacco contro Anthony Fauci non sorprenderà probabilmente chi ha seguito negli ultimi anni i ripetuti commenti al vetriolo che Elon Musk ha lanciato contro la gestione del Covid negli Stati Uniti e nel mondo, in particolare contro le misure di restrizioni in stile stay at home e contro i vari lockdown.
Rimane noto il discorso che fece, nella conference call sui risultati di bilancio di Tesla del primo trimestre del 2020, quando definì il lockdown “fascista“:
“Direi che le persone sono state imprigionate contro la propria volontà nelle loro case”, disse Musk, aggiungendo:
“Stanno calpestando i diritti individuali in modo orribile e sbagliato, non è per questo che le persone sono venute in America e hanno costruito questo paese. E’ una vergogna. Ridate alla gente la sua libertà“.
Nel podcast “The Joe Rogan Experience” del 2020 Musk sostenne anche che il tasso di mortalità provocato dal Covid-19 fosse molto più basso di quanto emergesse dai dati ufficiali.
Ora che è diventato proprietario di Twitter Elon Musk è andato oltre arrivando qualche giorno fa a sdoganare anche le fake news e le bufale varie sulla pandemia Covid che vengono pubblicate sulla piattaforma social.
Un appello a fermare le accuse deliranti contro Fauci è arrivato dallo stesso ex astronauta della NASA Scott Kelly, che ha risposto al tweet con queste parole:
“Elon, per favore, non prendere in giro e non promuovere l’odio contro persone che vengono già messe ai margini e che sono a rischio di violenze, ovvero contro chi fa parte della comunità #LGBTQ+ . Sono persone reali che provano sentimenti reali. Inoltre, Fauci è un funzionario pubblico la cui unica motivazione è stata quella di salvare vite umane”.
Nel bel mezzo di tutto questo rumore, le preoccupazioni di Elon Musk per l’economia sono passate in secondo piano.
Non solo Fauci, l’avvertimento terribile sull’economia
Ma il ceo di Tesla nelle ultime ore ha indossato di nuovo anche le vesti dell’economista.
Da diversi mesi ormai, Elon continua a lanciare l’allarme secondo cui l’economia rischia una profonda recessione se la politica monetaria della Federal Reserve guidata da Jerome Powell rimarrà restrittiva, caratterizzata dunque dai continui rialzi dei tassi.
La Federal Reserve terrà nei prossimi giorni l’ultima riunione monetaria dell’anno e nell’attesa il famoso tycoon ha appena fatto una nuova previsione. Come le precedenti, anche questa è molto allarmante.
La Federal Reserve ha alzato bruscamente i tassi di interesse negli ultimi mesi, portando il tasso di riferimento da quasi zero durante la pandemia a un intervallo compreso tra il 3,75% e il 4%, nel tentativo di combattere l’inflazione, che è ai massimi degli ultimi 40 anni.
Ma molti economisti sostengono che questa politica monetaria aggressiva farà precipitare l’economia in una recessione.
Musk contro Fed ha l’assist di Cathie Wood
La Fed terrà una riunione di due giorni domani e dopodomani, 13 e 14 dicembre. Si prevede che Powell & Co. aumenteranno i tassi di 50 punti base, dopo quattro rialzi consecutivi di 75 punti base.
La Fed renderà note anche le sue prime previsioni trimestrali da settembre, fattore che fornirà indizi su come la banca centrale vede l’economia statunitense nei prossimi anni.
Musk ritiene che se la Fed annuncerà un rialzo dei tassi come previsto, commetterà un errore madornale. La decisione farebbe precipitare infatti a suo avviso l’economia degli States in una recessione ancora più grave di quella già prevista.
“Se la Fed alzerà ancora i tassi la prossima settimana, la recessione sarà notevolmente amplificata”, ha rimarcato il miliardario il 9 dicembre su Twitter.
L’amministratore delegato di Tesla ha dalla sua parte la star della finanza e fan del Bitcoin Cathie Wood, che continua ad affermare che un continuo rialzo dei tassi causerà la deflazione, un rischio già indicato da Musk lo scorso settembre.
“Il mercato obbligazionario sembra segnalare che la Fed sta commettendo un grave errore“, ha scritto Wood il 7 dicembre. “A -80 punti base (valore rendimenti dei Treasury a 10 anni rispetto a quelli a 2 anni), la curva dei rendimenti è più invertita ora che in qualsiasi altro momento dai primi anni ’80, quando l’inflazione a due cifre era radicata”.
Wood ha aggiunto: “In genere, una curva dei rendimenti invertita indica una recessione e/o un’inflazione più bassa del previsto. A nostro avviso, la deflazione è un rischio molto più grande dell’inflazione. I prezzi delle materie prime e i massicci sconti al dettaglio confermano questo punto di vista”.
Musk ha risposto a Cathie Wood: “Assolutamente sì”, il 9 dicembre.
Dal canto suo l’economista Peter Schiff si è così espresso, non trovandosi d’accordo con lo scenario di deflazione a cui credono Elon Musk e Cathie Wood:
“In realtà la curva dei rendimenti riflette le aspettative degli investitori secondo cui la #Fed riuscirà a far scendere l’#inflazione al 2%”, ha commentato Schiff, rispondendo al post di Musk. “Gli investitori si sbagliano. L’unica cosa che la Fed riuscirà a fare è peggiorare la #recessione, che schiaccerà il dollaro e farà impennare i prezzi al consumo”.
Il divario tra i titoli a 3 mesi e quelli a 10 anni è di circa 80 punti base, il più alto dal 2001 e un preoccupante presagio di recessione.
Secondo uno studio della Federal Reserve di San Francisco, un’inversione sostenuta della curva dei rendimenti ha preceduto tutte le nove recessioni che l’economia statunitense ha subito dal 1955, rendendola un barometro estremamente preciso del sentiment dei mercati finanziari.
Lo scorso settembre, Elon Musk ha avvertito che un aumento massiccio dei tassi di interesse provocherebbe una deflazione a lungo termine.
“Un grande aumento dei tassi della Fed rischia di scatenare la deflazione”, ha dichiarato l’amministratore delegato di SpaceX.
Le conseguenze della deflazione possono essere devastanti per l’economia, perché il calo dei prezzi incoraggia le famiglie a rimandare le decisioni di acquisto in attesa di un ulteriore calo dei prezzi. Questo a sua volta può portare a un calo dei consumi complessivi e a un aumento delle scorte presso le aziende, che non riescono più a vendere i loro prodotti.
In risposta, riducono la produzione e gli investimenti. Insomma un effetto domino devastante.