Notizie Notizie Mondo Dividendi: 1° trimestre da record, le stime di Janus Henderson per il 2024

Dividendi: 1° trimestre da record, le stime di Janus Henderson per il 2024

23 Maggio 2024 16:39

Nel primo trimestre 2024 i dividendi globali hanno raggiunto un importo di 339,2 miliardi di dollari. Il dato segna un record per il periodo e una crescita del 6,8% rispetto a un anno prima, su base sottostante (ossia escludendo cedole una tantum e oscillazioni dei tassi di cambio). È quanto emerge dall’ultimo Global Dividend Index di Janus Henderson. L’indice, calcolato in dollari, è scorporabile per aree geografiche, industrie e settori ed esamina le prime 1.200 aziende per capitalizzazione, che rappresentano il 90% dei dividendi globali distribuiti. Ecco le dinamiche e i Paesi che hanno trainato la crescita a livello globale, oltre alle previsioni per il full year 2024.

Dividendi in crescita nel 1Q, meno cedole una tantum

La forte crescita sottostante del 6,8% è stata il motore principale della crescita, anche se il totale nominale è aumentato più lentamente (+2,4%), a causa della riduzione dei dividendi speciali una tantum. Questi ultimi, in realtà, sono ancora relativamente alti rispetto alla maggior parte dei primi trimestri precedenti. Il calo di quest’anno è dovuto infatti a una base eccezionalmente alta nel 1° trimestre 2023, influenzato da due sole società (Volkswagen e Moller Maersk).

A livello globale, il 93% delle società che hanno effettuato un pagamento nel primo trimestre ha aumentato i dividendi o li ha mantenuti invariati.

Il primo trimestre è tradizionalmente un periodo stabile in molte parti del mondo, ma i record del primo trimestre sono stati battuti in Svezia e Canada, mentre i pagamenti negli Stati Uniti hanno raggiunto un record assoluto. Due società di grandi dimensioni, Meta e Alibaba, hanno pagato i loro primi dividendi di sempre, incrementando il totale globale del primo trimestre dell’1,2%.

Accelerazione negli Usa, Europa frenata da Svizzera e Danimarca

La crescita dei dividendi negli Stati Uniti ha subito un’accelerazione nel primo trimestre, raggiungendo il record trimestrale assoluto di 164,3 miliardi di dollari, con un incremento del 7,0% su base sottostante. Il ripristino del pagamento di Walt Disney dopo la pandemia e i primi dividendi del primo trimestre di Meta e T-Mobile sono stati i principali fattori di questa accelerazione.

L’Europa, escluso il Regno Unito, è stata invece frenata (-4,3% sottostante) dalla bassa crescita della Svizzera e dai tagli in Danimarca, anche se il secondo trimestre si preannuncia incoraggiante. In particolare, nel paese elvetico, i pagamenti sono diminuiti in termini di franchi svizzeri. Tutte le società svizzere hanno aumentato il dividendo per azione, ma i piani di buyback (come quello di Novartis, pari al 5% del capitale) hanno ridotto le azioni in circolazione, diminuendo l’importo totale distribuito. In Danimarca, il gruppo marittimo Moller Maersk ha effettuato un taglio molto consistente, che ha contribuito a far scendere il totale europeo nel primo trimestre.

Nell’area Asia-Pacifico, al netto del Giappone, un taglio da parte di BHP in Australia ha appesantito la crescita (+5,7% sottostante), mentre la forte crescita in valuta locale dei dividendi nipponici è stata oscurata dalla debolezza dello yen (+12,1% sottostante, -6,4% nominale). Nel Regno Unito, la maggior parte delle società ha registrato aumenti piatti o single digit.

La situazione in Italia

“In Italia – spiega Federico Pons, Country Head per l’Italia di Janus Henderson Investors – gli aumenti costanti a una cifra da parte delle società che staccano dividendi nel primo trimestre hanno portato al 5,3% di crescita sottostante. Un significativo programma di riacquisto di azioni da parte di Eni ha fatto sì che il totale pagato crescesse molto più lentamente del dividendo per azione dichiarato”.

Le banche trainano la crescita dei dividendi

Il quadro settoriale è caratterizzato da una diffusa solidità. Le banche hanno rappresentato un quarto della crescita globale del primo trimestre, con un aumento del 12,0%.

Anche le compagnie petrolifere hanno dato un contributo significativo, ma il dato è distorto da un contorto programma di pagamenti di Petrobras. La vendite al dettaglio hanno beneficiato del primo dividendo di Alibaba e i media del ripristino dei pagamenti da parte di Walt Disney.

L’unico settore che ha registrato un forte calo nel primo trimestre è stato quello dei trasporti, che fa parte del gruppo industriale (-21,6% sottostante) ed è stato colpito in particolare dal taglio di Moller Maersk.

Nel complesso, solo 6 dei 35 settori presi in considerazione nell’analisi di Janus Henderson hanno registrato una flessione e, a parte i trasporti, tutti gli altri hanno registrato cali contenuti (inferiori al 3,5%). La maggior parte dei settori invece ha registrato solidi aumenti.

Previsioni invariate per il full year 2024

Se il primo trimestre è stato sostanzialmente in linea con le aspettative di Janus Henderson, il resto dell’anno continua a promettere progressi costanti. Janus Henderson non ha modificato la sua previsione di pagamenti totali, pari a 1,72 trilioni di dollari. Grazie alla riduzione dei dividendi speciali, l’incremento nominale sarà del 3,9% su base annua, equivalente a un aumento del 5,0% su base sottostante.

Jane Shoemake, Client Portfolio Manager nel team Global Equity Income di Janus Henderson, ha dichiarato: “Abbiamo una ragionevole visibilità sui pagamenti nel secondo trimestre, periodo cruciale che vede picchi stagionali in Europa, Giappone e Regno Unito. Sebbene un ristretto numero di grandi società abbia annunciato tagli significativi ai dividendi, tra cui l’azienda energetica australiana Woodside, la società chimica tedesca Bayer e il gruppo minerario britannico Glencore, il quadro generale è quello di una persistente resilienza, soprattutto in Europa, Stati Uniti e Canada”.

Oltre al quadro ampiamente positivo a livello mondiale, , prosegue la manager, “le prime distribuzioni di Meta e Alibaba aggiungeranno quasi mezzo punto percentuale alla crescita globale di quest’anno. Società come queste stanno riconoscendo che il pagamento dei dividendi è una strada importante – al di là dei soli riacquisti di azioni – per restituire capitale ai propri investitori”.