Notizie Notizie Mondo Fed: Powell “non ha fretta” e “aspetta” Trump. Invariati i tassi sui fed funds a range 4,25%-4,50%

Fed: Powell “non ha fretta” e “aspetta” Trump. Invariati i tassi sui fed funds a range 4,25%-4,50%

29 Gennaio 2025 20:01

La Federal Reserve ha confermato le aspettative e nella prima riunione del 2025 ha mantenuto invariati i tassi di interesse sui fed funds, mantenendoli nel range 4,25%-4,5%, fissato lo scorso dicembre.

La decisione è arrivata al termine della riunione di due giorni del Fomc, il braccio finanziario della Banca Centrale Americana, ed era stata ampiamente prevista da analisti e operatori di mercato.

Il meeting era molto atteso anche perché il primo da quando Donald Trump è tornato alla Casa Bianca. Il presidente della Banca Centrale Americana Jerome Powell, nella conferenza stampa a seguito dell’annuncio, ha adottato una linea prudente e attendista, sottolineando come sia ancora troppo presto per fare previsioni sugli effetti che potranno avere le nuove politiche del governo, molte di esse ancora non implementate. Ha detto comunque che la Fed “osserverà attentamente” le politiche della nuova amministrazione in tema di “dazi, immigrazione, politica fiscale e di regolamentazione”.

Formulazione del comunicato suggerisce che ci sarà prudenza con ulteriori tagli

Il linguaggio utilizzato nel comunicato del Fomc può far pensare che i membri del direttivo dell’istituto saranno più prudenti nell’effettuare nuove politiche espansive nel corso dell’anno.

Si valuteranno “la portata e la tempistica” di ulteriori correzioni ai tassi in base ai dati e a cambiamenti di prospettiva. Il comitato ha riconosciuto che nonostante “gli indicatori recenti suggeriscano che l’attività economica abbia continuato ad espandersi ad un ritmo sostenuto”, la disoccupazione si sia “stabilizzata ad un basso livello” e le condizioni del mercato del lavoro rimangano “solide”, l’inflazione “resta ancora abbastanza elevata”.

Già in dicembre il Fomc aveva rivisto al ribasso le stime sui tagli che sarebbero stati operati nel 2025, portandoli da 4 a 2.

Powell non fa commenti su Trump:”aspettiamo e vediamo”

Nella conferenza stampa l’elefante nella stanza era proprio il presidente Donald Trump. Se le sue politiche di dazi commerciali annunciate nei confronti di Cina, Canada, Messico e altri paesi verranno effettuate, contribuiranno probabilmente ad un rialzo dell’inflazione. Allo stesso tempo Trump ha già chiesto apertamente alla Fed di adottare politiche più espansive, dicendo di volere vedere i tassi di interesse ridursi “di molto”, e che si aspetta di essere ascoltato da Powell.

“Il comitato è decisamente nella disposizione di aspettare che tipo di politiche verranno adottate”, ha detto Powell. “Dobbiamo lasciare che quelle politiche siano articolate prima di poter anche solo cominciare a fare una valutazione di quali implicazioni potrebbero avere per l’economia”.

Powell ha evitato con cura di rispondere a domande specifiche che i reporter gli hanno fatto sulle dichiarazioni e sui primi ordini esecutivi firmati da Trump. Ha anche aggiunto di non aver avuto nessun contatto con il presidente americano.

“Non darò nessuna risposta o commento di alcun tipo su quanto ha detto il presidente”, ha detto Powell, “Non è appropriato che lo faccia.”

Su ulteriori aggiustamenti dei tassi: “non abbiamo fretta”

Vista la situazione dell’economia, del mercato del lavoro e dell’inflazione, “non dobbiamo avere fretta di correggere la nostra politica“, ha detto Powell, sottolineando che la Banca Centrale Americana si aspetta di vedere “un vero progresso sull’inflazione o una certa debolezza nel mercato del lavoro prima di considerare un aggiustamento”.

Powell ha anche ribadito l’impegno dell’istituo nel suo doppio mandato di massima occupazione e stabilità dei prezzi, con un tasso di inflazione ottimale del 2%.

Il numero uno della Fed ha ripetuto il mantra del “non c’è fretta” anche ad un reporter che gli ha chiesto se un possibile taglio dei tassi in marzo sia ancora possibile.

“Il publico deve avere fiducia nel fatto che continueremo a fare il nostro lavoro come abbiamo sempre fatto, focalizzandoci su come utilizzare i nostri strumenti per raggiungere i nostri obbiettivi e lavorare sodo”, ha detto Powell.

Sul tasso neutrale la Fed è “considerevolmente sopra” il livello

Per quanto riguarda il tasse neutrale,  il livello dei costi di finanziamento che non stimola né frena l’economia, Powell ha detto di “non illudermi che qualcuno sappia esattamente quale sia”, ma che comunque in questo momento “siamo considerevolmente sopra di esso”.

Secondo lo strumento di CME Group che monitora le aspettative sui tassi della Fed, a fine 2026 il costo del denaro dovrebbe collocarsi al 3,5-3,75%, 75 bp più in basso rispetto ad oggi.