Notizie Notizie Mondo DeepSeek e selloff AI, correzione o bear market? La tesi di Goldman Sachs

DeepSeek e selloff AI, correzione o bear market? La tesi di Goldman Sachs

29 Gennaio 2025 16:30

Il sell-off osservato lunedì a Wall Street, innescato dalla notizia della startup cinese di intelligenza artificiale DeepSeek, ha colpito pesantemente il comparto tecnologico, alimentando i dubbi sulle valutazioni elevate del settore e dell’azionario in generale. Il mercato ha reagito positivamente nella seduta di ieri, ma il primo calo superiore al 3,5% dei Magnifici 7 dallo scorso autunno ha spaventato gli investitori, intenti a chiedersi se si tratti di una breve correzione o l’inizio di un “bear market”, ovvero una fase ribassista prolungata. Ecco la risposta di Goldman Sachs.

Valutazione elevate favoriscono correzione

A partire dal quarto trimestre del 2023, spiega Goldman, le valutazioni dell’azionario – soprattutto negli Stati Uniti – hanno raggiunto livelli eccezionalmente elevati, spinte dalla prospettiva di un calo dell’inflazione e di una progressiva normalizzazione della politica monetaria.

Anche escludendo i titoli tecnologici a grande capitalizzazione, il mercato statunitense tratta a multipli (in particolare il P/E) superiori alla sua media storica, il che lo rende più vulnerabile a eventuali correzioni.

Mercati sempre più concentrati

Un altro fattore critico è l’aumento della concentrazione nei mercati azionari, che ha reso gli investitori più esposti ai rischi di cali improvvisi. Questa concentrazione si è manifestata in tre forme principali: la crescente predominanza dell’azionario statunitense negli indici globali, lo strapotere del settore tecnologico e l’incremento della concentrazione su pochi singoli titoli, in particolare negli Usa.

Gli analisti precisano che queste dinamiche non sono il frutto di speculazioni o comportamenti irrazionali, ma riflettono i migliori fondamentali e una crescita più forte degli utili.

La supremazia degli ultimi anni, però, non offre garanzie sul futuro e, secondo Goldman, il divario tra i best performer del recente passato e il resto del mercato, in termini di ritmo di crescita, è destinato ad assottigliarsi.

DeepSeek scuote le big tecnologiche

L’irrompere di DeepSeek sul mercato dell’intelligenza artificiale ha suonato un campanello d’allarme per le big del settore, mettendo ancor più in evidenza il rischio di concentrazione.

La possibilità che un competitor possa ottenere risultati equiparabili o migliori con un risparmio in termini di costi ed efficienza ha sollevato due grandi dubbi. Gli operatori si chiedono innanzitutto se i grandi investimenti in AI andranno a vantaggio delle aziende che li stanno effettuando. In secondo luogo, si interrogano sulla convenienza di queste aziende rispetto a settori ad oggi più economici, come quelli coinvolti nello sviluppo di infrastrutture e nell’elettrificazione, che potrebbero crescere ugualmente.

A tal proposito, Goldman cita il caso delle aziende di telecomunicazioni alla fine degli anni ’90 e quello di Nvidia, che ha superato in poco tempo giganti come AMD e Intel.

Correzione o bear market, la risposta di Goldman

Ma allora, qual è la tesi di Goldman sul sell-off di due giorni fa? “Riteniamo che si tratti di una correzione e non dell’inizio di un mercato ribassista prolungato”.

La maggior parte dei mercati ribassisti, spiegano gli analisti, è scatenata da aspettative di calo dei profitti a causa di timori di recessione, ma le probabilità di una recessione nei prossimi 12 mesi sono contenute, intorno al 15%. Inoltre, sono previsti progressi sul fronte dell’inflazione (l’ingresso di un player AI più economico potrebbe rafforzare questa tendenza) e nuovi tagli dei tassi, una combinazione storicamente favorevole agli asset rischiosi.

Pertanto, secondo gli analisti, “le opportunità di investimento rimangono, sia negli Usa sia nella tecnologia. Il PEG ratio – rapporto tra P/E e tasso di crescita atteso degli utili – del settore tech rispetto al mercato globale, dopo essere salito bruscamente, è ora rientrato. Questo suggerisce che non stiamo assistendo a una massiccia rotazione dagli asset migliori verso quelli rimasti indietro, bensì a un graduale ampliamento del mercato. Ciò potrebbe creare opportunità per gli Hyperscalers, man mano che i costi si riducono e le restrizioni nella catena di approvvigionamento si attenuano”.

I consigli di Goldman per investire

In tale contesto, Goldman raccomanda di rimanere investiti ma adottando un approccio diversificato. In particolare, consiglia di:

  1. Mantenere posizioni long sui titoli azionari, ma coprirsi contro il rischio di ribasso restando sovrappesati sui bond;
  2. Focalizzarsi sull’indice S&P 500 Equal Weight o sull’S&P 400 negli Stati Uniti;
  3. Investire in un paniere di aziende globali in crescita al di fuori del settore tecnologico, che offrono valutazioni più basse, ed espandere l’esposizione geografica, per aumentare la diversificazione.