Cresce fronte anti cash: Citi stizzita perchè suoi clienti hanno troppi contanti. E Trump dà lezione a Buffett
Nei piani alti di Citi c’è un po’ di agitazione. Esattamente, nella divisione destinata agli investimenti dei clienti di alto profilo: quella del private banking, per intenderci. Perfino questi, infatti, non stanno facendo grandi scommesse. Anzi, ne stanno facendo a quanto pare piuttosto poche, visto che il CIO ovvero il responsabile investimenti di Citi, David Ballin, è uscito allo scoperto e ha alzato anche, in qualche modo, la voce. I clienti di Citi, ha detto, stanno “accumulando troppi contanti”.
Ballin ha continuato, con toni quasi enfatici:
“Ma io ho un grande piano per porre fine” a questo comportamento.
Nel frattempo, Citi ha sfornato il suo outlook di metà anno, che porta il seguente titolo: “From Fear to Prosperity: Investing in a New Economic Cycle”, ovvero “Dalla paura alla prosperità: investire in un nuovo ciclo economico”.
Nel report, si raccomanda ai clienti di apportare modifiche ai loro portafogli di investimento. Stando a quanto riporta Bloomberg, il consiglio è quello del “Buy the DIP”.
Peccato che, con tutti i record che Wall Street sta inanellando, di DIP non se ne veda neanche uno.
Così Ballin:
“C’è tanta roba da acquistare. Più studi abbiamo fatto per il report, più siamo diventati entusiasti. I dati sono convincenti”.
Una posizione che contrasta chiaramente con alcuni titani del settore, come Warren Buffett, che ha affermato che al momento non c’è nulla da acquistare e che sta puntando lui, in primis, sul cash, come riporta Il Wall Street Journal, in un articolo che conferma la febbre per i contanti anche per un altro nome altisonante del mondo della finanza: Leon Cooperman.
Gli esperti di Citi lamentano il fatto che alcuni dei loro clienti privati stiano tenendo fino al 35% del loro portafoglio in cash e che invece ben più opportuna sarebbe la mossa di scommettere sui bond corporate americani con rating investment-grade che maturano tra tre e cinque anni.
Questi bond, spiegano i responsabili della divisione di investimenti, rendono quasi il 2%, o 50 punti base di più di debiti simili che scadono però tra 1-3 anni. Il colosso bancario stima inoltre un ritorno a 10 anni delle small e mid-cap pari a +11,6 e tra i settori predilige, in quanto caratterizzati da “trend inarrestabili”, l’heath care globale, l’e-commerce, i fornitori di sicurezza informatica, i contenuti dei media digitali. Tra le aree, la prescelta è l’Asia.
Citi parte dall’assunto secondo cui sì, la recessione globale ci sarà e sarà anche estremamente profonda, ma sarà anche breve, seguita da una forte ripresa anche se non equilibrata, dell’attività economica globale.
In tutto questo, al fronte anti-cash si unisce anche il presidente Donald Trump che, stando a quanto riportato da Reuters, ha criticato Warren Buffett per aver venduto titoli delle compagnie aere a causa della crisi COVID : una mossa che è stata l’opposto di ciò che stanno facendo invece gli insider.
“Ha avuto ragione tutta la vita ma a volte anche qualcuno come Warren Buffett – verso cui ho molto rispetto – commette errori. Avrebbe dovuto tenere i titoli del settore aereo, perchè queste azioni sono volate oggi”, ha detto Trump. Peccato che il presidente americano forse abbia dimenticato che Warren Buffett ragiona in un’ottica di lungo periodo.