Notizie Notizie Italia Bond Eni, Generali, Mediobanca: emissioni 2024 partono col botto

Bond Eni, Generali, Mediobanca: emissioni 2024 partono col botto

Pubblicato 9 Gennaio 2024 Aggiornato 18 Gennaio 2024 21:15

Corsa al mercato dei bond dei pesi massimi di Piazza Affari Assicurazioni Generali, Eni, Mediobanca.

Per la borsa di Milano, la seconda settimana di contrattazioni del 2024 è iniziata con una carrellata di annunci da parte dei tre gruppi italiani quotati sul Ftse Mib relativi al collocamento di nuove obbligazioni, che continuano a presentare rendimenti elevati.

Bond Eni riceve ordini per più di 5 miliardi. Cedola e scadenza: i dettagli

In particolare Eni, colosso petrolifero guidato dal ceo Claudio Descalzi, ha annunciato di aver lanciato con successo un bond per un valore nominale complessivo di 1 miliardo di euro nell’ambito del proprio programma di Euro Medium Term Note.

L’emissione è stata collocata sul mercato degli eurobond e ha ricevuto ordini per oltre 5 miliardi di euro da investitori istituzionali principalmente da Regno Unito, Germania, Italia e Francia.

Nel comunicato si legge che “il prestito obbligazionario della durata di 10 anni (scadenza 15 gennaio 2034) ha un prezzo di re-offer del 99,277% e pagherà una cedola annua dello 3,875% che rimarrà invariata sino a scadenza” .

“I proventi dell’emissione saranno utilizzati per i fabbisogni ordinari di Eni”, si legge ancora nella nota, che precisa che il bond sarà negoziato presso la Borsa di Lussemburgo.

LEGGI ANCHE

Eni: boom di ordini per il nuovo bond a tasso fisso e scadenza decennale da €1 miliardo

Da Generali due nuove obbligazioni senior green denominate in euro

Mossa per raccogliere risorse nel mercato obbligazionario anche da parte del Leone di Trieste: Assicurazioni Generali ha annunciato sempre ieri di aver emesso “con successo due nuove obbligazioni senior denominate in euro con scadenza rispettivamente Gennaio 2029 e Gennaio 2034″.

Entrambi i bond sono stati emessi nel contesto del programma EMTN di Assicurazioni Generali, in formato ‘green’ ai sensi del proprio Green, Social & Sustainability Bond Framework, in linea con l’impegno di Generali in materia di sostenibilità.

“Un importo corrispondente ai proventi netti dei Titoli 2029 e dei Titoli 2034 sarà, infatti, utilizzato per finanziare/rifinanziare ‘Eligible Green Projects'”, si legge nella nota, da cui è emerso l’ottimo esito dell’emissione.

“In fase di collocamento  sono stati raccolti ordini complessivi sulle due serie di titoli pari a più di € 2 miliardi da oltre 80 investitori istituzionali internazionali altamente diversificati, tra cui una significativa rappresentanza di fondi con mandati sostenibili/SRI”.

Generali ha parlato di un forte interesse per “entrambe le emissioni da parte degli investitori internazionali, che hanno rappresentato oltre l’80% e il 90% degli ordini collocati per i Titoli 2029 e 2034 rispettivamente, confermando la forte reputazione di cui gode il Gruppo sui mercati internazionali”.

Nello specifico, il 35% dei titoli 2029 è stato allocato ad investitori italiani e francesi, il 30% ad investitori in Germania, seguiti da Spagna e Portogallo con il 13%.

Considerando invece i titoli 2034, il 30% è stato allocato ad investitori UK, circa il 30% ad investitori italiani e francesi, seguiti dagli investitori tedeschi che hanno rappresentato circa il 22%.

Il Group CFO Cristiano Borean, ha così definito “ottimo” l’esito del collocamento delle due emissioni green, a “ulteriore conferma della solida posizione finanziaria di Generali e del nostro approccio alla sostenibilità”.

“A seguito di questa operazione – ha continuato Borean – il Gruppo risulta aver collocato complessivamente otto obbligazioni con caratteristiche ESG”.

A questo punto, la previsione è che “entro la fine del 2024, i bond in formato ‘green’ e ‘sustainable’ rappresenteranno circa il 40% di tutto il nostro debito finanziario in essere”.

Un “risultato – ha sottolineato ancora il direttore finanziario di Generali Borean – pienamente in linea con l’obiettivo di un’efficiente gestione del debito e dei suoi costi, unito al forte impegno nella sostenibilità, come previsto nel piano strategico ‘Lifetime Partner 24: Driving Growth’”.

Mediobanca lancia primo covered bond italiano del 2024

Nella giornata di ieri, lunedì 8 gennaio 2024, si è messo in evidenza anche l’annuncio di Mediobanca relativo all’emissione di un nuovo bond.

Per la precisione Piazzetta Cuccia ha reso noto di aver concluso nella giornata di ieri “con successo il collocamento di un covered bond con scadenza a 5 anni, per un ammontare complessivo di 750 milioni di Euro”.

Così facendo, Mediobanca ha emesso “il primo covered bond italiano del 2024, in un contesto di mercato contraddistinto negli ultimi trimestri da un numero elevato di emissioni di covered bond da parte di banche italiane”.

Mediobanca ha annunciato che “il covered bond, prezzato con cedola pari a 3.25% ed un rendimento pari a mid swap +65 bps, ha registrato nel corso del collocamento ordini fino a 1,4 miliardi che hanno permesso di ridurre le indicazioni iniziali di rendimento (mid swap +70bps) e di raggiungere la size obiettivo di 750 milioni di Euro”.

Il 70% degli ordini è arrivato dall’estero, con in primo piano la partecipazione di tutti i maggiori investitori europei, “a ulteriore testimonianza del ruolo consolidato di Mediobanca quale emittente a livello continentale”.

Francesco Saverio Vinci, Direttore Generale di Mediobanca, ha commentato l’operazione sottolineando che “il successo di questa nuova emissione, sottoscritta al 70% da investitori esteri, è una ulteriore testimonianza della fiducia e dell’apprezzamento del mercato verso Mediobanca e verso le prospettive di crescita delineate nel Piano Strategico ‘One Brand One Culture’ al 2026″.

Il risultato, ha continuato il direttore generale di Piazzetta Cuccia, “rafforza ulteriormente la nostra determinazione nel perseguire gli obiettivi prefissati”.

Nella nota la banca italiana ha messo in evidenza anche che l’esito della nuova emissione, nell’attuale contesto macroeconomico, conferma “l’importanza di un approccio flessibile nella diversificazione delle fonti di finanziamento“, rimarcando che “l’emissione del primo covered bond italiano del 2024 è una chiara espressione di questa strategia, rappresentando un importante tassello nel percorso di crescita”.

Novità bond anche per Bper? I successi di Intesa SanPaolo e Banco BPM

Le emissioni delle Big di Piazza Affari confermano il fenomeno della corsa a finanziarsi sul mercato dei bond da parte delle Big di Piazza Affari, e non solo da parte delle banche italiane, alle quali un appello ben preciso era stato lanciato negli ultimi mesi del 2023 nell’articolo “Italian banks: carpe diem“.

LEGGI ANCHE

BTP, spread e Meloni passano test rating Moody’s. ‘Ma banche anticipino Bce’

A proposito di banche italiane, vale la pena riprendere anche la notizia che ieri ha visto protagonista Bper, che facendo seguito alla delibera del Consiglio di Amministrazione della Banca in data 20 dicembre 2023.

L’istituto ha annunciato con la nota di ieri di avere dato mandato a Barclays in qualità diSole Structuring Advisor, Global Coordinator e Joint Bookrunner e a Deutsche Bank, IMI-Intesa Sanpaolo, Mediobanca, Morgan Stanley e UBS in qualità di Joint Bookrunners per esplorare il potenziale interesse di investitori istituzionali rispetto a una potenziale emissione obbligazionaria Additional Tier 1 in euro.

Alla fine del 2023 l’appello alle banche a rastrellare risorse sul mercato obbligazionario era stato accolto con prontezza da Intesa SanPaolo e Banco BPM.

In particolare, la banca italiana guidata da Carlo Messina aveva lanciato la più grande emissione obbligazionaria in dieci anni con una emissione dual tranche, sul mercato degli Stati Uniti, di due bond, e per un valore totale di 3 miliardi di dollari.

In quell’occasione Alessandro Lolli, Responsabile Direzione Centrale Tesoreria e Finanza di Gruppo di Intesa Sanpaolo, aveva commentato gli ottimi risultati dell’emissione dei bond mettendo in evidenza anche il miglioramento dell’outlook sul rating del debito pubblico dell’Italia da parte dell’agenzia Moody’s, annunciato lo scorso 17 novembre.

Poco dopo era arrivata la novità di Banco BPM: la banca italiana gestita dal ceo Giuseppe Castagna emetteva un social bond che andava anch’esso a ruba.

Moody’s, si leggeva nella nota della banca italiana, aveva riconosciuto “i significativi miglioramenti della qualità degli attivi e della redditività (di Banco BPM), insieme alla rafforzata posizione patrimoniale e al solido profilo di liquidità e funding” indicando un outlook dei rating a lungo termine “stabile”.

LEGGI ANCHE

Banco BPM fa carpe diem con rating Moody’s-Bce. Il social bond va a ruba

L’emissione si confermava la prima full investment grade del gruppo, con Banco BPM che commentava come “le recenti promozioni delle principali agenzie di rating a investment grade avessero “trovato un’eccellente risposta dagli investitori”. Una eccellente risposta degli investitori che a quanto pare, in questi primi giorni del 2024, è stata riscontrata anche nel caso delle altre emissioni appena annunciate.