Bitcoin, Tesla è solo l’inizio. La regina degli ETF Ark Invest presenta outlook da sogno. ‘Idea più grande di Apple e Amazon’
Ark Invest, il colosso del risparmio gestito americano fondato da Catherine Wood, non sarà rimasto di certo stupito nell’apprendere l‘investimento da $1,5 miliardi in Bitcoin effettuato da Tesla.
Il global asset manager americano – che ha visto trionfare ben cinque suoi fondi ETF nella classifica degli ETF top del 2020 -complice proprio il miracolo del titolo Tesla – aveva da tempo fiutato l’interesse della corporate America nella criptovaluta numero uno al mondo.
Lo ha ribadito, in occasione di un suo intervento al Yahoo Finance Presents, la stessa fondatrice di Ark Invest, spiegando che da tempo aveva capito che le scommesse che (mesi fa) avevano fatto nel Bitcoin sia Square che MicroStrategy avrebbero avuto un effetto bullish sul cripto-universo.
“Quello che ha stupito me e in generale tutti noi è stato vedere MicroStrategy puntare…tutto il cash del suo bilancio nel Bitcoin – ha raccontato Catherine Wood, che è anche ceo e responsabile investimenti di Ark Invest – Ho creduto che fosse un po’ folle, in quanto ho pensato che le autorità di regolamentazione avrebbero detto qualcosa. Ma poi ho visto Square puntare l’1% di tutti i suoi asset nel Bitcoin e ho pensato che ci sarebbero stati altri casi”.
Casi di altre società che avrebbero continuato a legittimare le scommesse nel Bitcoin in quanto asset di investimento alternativo al cash.
Non per niente, tra le Big Ideas di Ark Invest presentate per il 2021, compare proprio la valuta digitale, reduce da un rally post annuncio Tesla che l’ha fatta volare fin oltre $48.000, al nuovo massimo storico.
“Se tutte le società quotate sullo S&P 500 allocassero l’ 1% del loro cash nel bitcoin – ha detto Wood – il suo prezzo potrebbe salire approssimativamente di 40.000 dollari. Se poi le stesse società spostassero il 10% del loro cash nel Bitcoin, la criptovaluta potrebbe volare di ben $400.000″.
A tal proposito, vale la pena ricordare che il gigante di Elon Musk ha investito nella moneta digitale l’8% delle sue riserve cash.
Wood ha fatto notare inoltre come la capitalizzazione di mercato del Bitcoin sia pari ad appena $600 miliardi.
“Praticamente, al momento, meno della metà del valore di Apple o Amazon. Non vedete la cosa in prospettiva? Credo che si tratti di un’idea molto grande – ha continuato la fondatrice di Ark Invest – Di un’idea molto più grande di Apple o di Amazon“.
Bitcoin: Ark Invest fa notare segnale ‘bullish’ da Google Search Trends
In una nota pubblicata l’altro ieri, Wood ha scritto tra l’altro come la febbre sul Bitcoin appaia tuttora “contenuta”, a dispetto di chi parla di bolla e di un remake della fine del 2017-2018, quando la criptovaluta crollò dell’80% circa dopo un boom inarrestabile.
Il motivo? Per la manager basta guardare al Bitcoin nella sezione Google Search Trends: lì si noterà che i livelli sono tuttora molto più bassi di quelli del dicembre del 2017, quando l’asset balzò quasi a 20.000 dollari. Di fatto, all’inizio di gennaio, l’attività di ricerca del Bitcoin su Google ha raggiunto solo il 50% del picco del 2017, e da allora è diminuita anche del 25%.
Per la numero uno della società regina degli ETF del 2020 la ridotta attività di ricerca del termine Bitcoin su Google significherebbe che sono soprattutto gli investitori istituzionali a scatenare la domanda di Bitcoin.
“Crediamo che le dinamiche differenti di ricerca suggeriscano che siano gli istituzionali a scatenare i rialzi”, ha commentato. E, di fatto, la principale differenza tra la febbre per la criptovaluta del 2017 e quella attuale è stata spiegata da altri analisti proprio con l’interesse, questa volta, degli investitori istituzionali. Quelli retail starebbero puntando piuttosto sull’Ethereum che, tra l’altro, proprio nelle ultime ore ha testato un nuovo record.
Che Tesla abbia inaugurato un nuovo trend lo pensa anche Naeem Aslam, chief market analyst presso AvaTrade, che ha ricordato che ci sono diverse società che siedono su enormi quantità di cash, al momento parcheggiati in conti bancari, fattore che non rende loro granché (visto il contesto di tassi negativi o comunque ai minimi storici).
“Queste grandi società ricche di cash non sanno cosa fare con tutta questa liquidità. Di conseguenza, Tesla potrebbe avere inaugurato un nuovo trend – ha detto Aslam – E’ vero che l’investimento di Tesla è poca cosa rispetto alla sua capitalizzazione di mercato o rispetto al suo bilancio. Ma è importante fare attenzione e chiedersi se colossi ricchi di cash del calibro di Apple, Microsoft, Facebook inizieranno anch’essi a investire il loro cash in un investimento alternativo”.
Su Apple, qualcuno sogna già la creazione di un Apple Exchange, che potrebbe a suo avviso stracciare la concorrenza delle piattaforme già esistenti, dando a una base di utenti molto affollata la possibilità di fare transazioni sul Bitcoin.