Bitcoin al record dal 2019: dopo endorsement titani finanza, febbre sale anche per FOMO e short squeeze
FOMO + short squeeze: sono questi due tra i fattori che hanno fatto impennare nelle ultime sessioni i prezzi del Bitcoin. Per la prima volta dal giugno del 2019 le quotazioni della moneta digitale numero uno al mondo sono salite al di sopra della soglia di $13.750.
Stando ai dati di CryptoCompare, nelle ultime ore i prezzi sono saliti fino a $13.754. La febbre per il Bitcoin si è intensificata nell’ultimo mese: il Bitcoin è balzato di oltre il 27%, sulla scia di diverse notizie bullish, che hanno mostrato come siano sempre di più le società attive nel mondo della finanza ad aver accolto un asset che sembrava destinato a esplodere come una grande bolla e a rimanere confinato nei fasti del passato.
Le notizie che invece hanno alimentato i buy hanno confermato il suo successo, che lo ha portato, come dimostra il grafico, a sovraperformare il Nasdaq negli ultimi 12 mesi.
Di seguito, le notizie principali:
L’8 ottobre, la società di fintech di Jack Dorsey Square ha annunciato l’acquisto di 4.709 bitcoin a un valore di acquisto aggregato di $50 milioni.
Lo scorso 21 ottobre la start up di fintech Mode Global Holdings PLC è diventata la prima società quotata in Borsa del Regno Unito ad adottare il Bitcoin come asset di riserva. Più specificamente, il gruppo ha reso noto di aver “allocato fino al 10% delle sue riserve di cash per acquistare il Bitcoin”.
Sempre lo scorso 21 ottobre PayPal ha annunciato di essere pronta a lanciare un nuovo servizio negli Stati Uniti (nelle prossime settimane), per permettere ai suoi clienti di ‘acquistare, detenere e vendere le criptovalute direttamente dai loro conti PayPal”.
Lo scorso 27 ottobre la banca con sede a Singapore DBS Bank, la banca più grande del Sud-est asiatico (per valore degli asset) ha rivelato incidentalmente (con un aggiornamento sul suo sito) l’intenzione di lanciare una piattaforma di trading per le criptovalute, che si chiamerà “DBS Digital Exchange”, rivolta ai clienti istituzionali.
La carrellata di news ha scatenato in diversi trader, come conferma riporta un articolo il cosiddetto fenomeno FOMO, fenomeno di cui qualche mese fa aveva parlato lo stesso Premio Nobel per l’economia Paul Krugman, riferendosi tuttavia ad un’altra categoria di asset. E certamente la carica dei millennials, a caccia di una moneta alternativa a quelle tradizionali, ha scatenato ulteriormente la febbre per la moneta digitale.