Notizie Notizie Italia Banco Bpm, tre mosse per sbloccare valore: la view di Barclays

Banco Bpm, tre mosse per sbloccare valore: la view di Barclays

21 Gennaio 2025 12:29

Gli analisti di Barclays hanno mantenuto la raccomandazione “positive” sul comparto bancario italiano, sulla base dei solidi trend operativi nel quarto trimestre 2024 e delle potenziali fusioni e acquisizioni nel settore. Tra le banche del Belpaese, Intesa rimane la miglior scelta ma Banco Bpm può generare ulteriore valore con l’aggiornamento del piano industriale e l’integrazione di Anima, mentre sullo sfondo rimangono l’offerta di Unicredit e la suggestione delle nozze con Mps.

La view di Barclays sulle banche italiane

In termini di tendenze operative, negli ultimi tre mesi del 2024, Barclays prevede che le banche italiane riportino un calo sequenziale del margine di interesse mediamente pari al 2,5%, con una performance più stabile per Mediobanca e Unicredit.

Per contro, intravede una ripresa delle commissioni (+1,7% t/t e +7,4% su base annua), soprattutto per Mediobanca e Bper. Attesa una certa stagionalità nei costi e un incremento degli oneri una tantum. La banca d’affari ha mediamente aumentato le stime sul margine di interesse dello 0,7% e sull’Eps dello 0,5%.

In futuro, “prevediamo una contrazione sequenziale del margine di interesse per i prossimi cinque trimestri”. Nel 2025, la crescita dei prestiti non riprenderà in misura sufficiente da compensare la pressione sui tassi, ma ci si attende un ulteriore rimbalzo delle commissioni e costi stabili o in calo. La valutazione delle banche italiane rimane “attraente”, con potenziale rialzista una volta risolta l’incertezza sul tasso terminale della Bce.

Giudizi e target price su Intesa, Banco Bpm e le altre

Tra le osservate speciali del quarto trimestre ci sono Banco Bpm e Intesa Sanpaolo. Quest’ultima, che secondo Barclays rimane la miglior scelta italiana del settore, dovrebbe annunciare una guidance ottimistica per il 2025 e un nuovo piano di buyback azionario da 2 miliardi di euro.

Da Banco Bpm invece è atteso un aggiornamento del precedente piano industriale 2023-2026. L’update dovrebbe contenere obiettivi di distribuzione più ambiziosi e rendimenti più elevati, grazie anche all’integrazione di Anima, dopo la decisione del governo di non esercitare il golden power.

Banca Raccomandazione Target Price (precedente) P/E (26E) Tot Yield (25E) Dividend Yield (25E)
Intesa Overweight 4,5 (4,5) 7,9 8,6% 8,6%
Unicredit Overweight 46,8 (46,1) 5,6 13,3% 6,8%
Mps Overweight 8,0 (7,0) 6,9 11,1% 11,1%
Banco Bpm Overweight 8,8 (8,5) 7,7 8,3% 8,3%
Bper Overweight 7,1 (6,7) 7 10,0% 10,0%
Mediobanca Equalweight 15,6 (15,6) 9,4 10,5% 7,4%
Credem Equalweight 11 (10,6) 7,6 6,0% 6,0%

Fonte: Barclays

Le tappe di Banco Bpm per sbloccare valore

Per l’istituto guidato da Giuseppe Castagna, Barclays intravede tre passaggi fondamentali. Il primo è l’aggiornamento degli obiettivi standalone, con un aumento delle entrate non legate al margine di interesse e dei dividendi, dato che i “risultati annualizzati dei 9 mesi 2024 sono già coerenti con i target 2026, nonostante non includano a pieno regime il contributo delle fabbriche prodotti”.

Con l’integrazione di Anima, “Banco Bpm può potenzialmente fornire un utile netto superiore del 12% rispetto al suo obiettivo del 2026 e un ROTE oltre il 17%”.

Infine, dopo l’acquisizione del 5% di Mps, “Banco Bpm potrebbe prendere in considerazione la fusione e illustrarne il valore rispetto all’alternativa dell’offerta di Unicredit”, anche se dovrebbe trovare un modo per aggirare gli ostacoli legati alla passivity rule.

Un’eventuale M&A con la banca senese potrebbe portare ad un accrescimento “mid single digit” dell’EPS e un CET1 combinato del 16% circa,” senza considerare l’ulteriore capitale dalla conversione delle attività per imposte anticipate (DTA) di Mps”, con una potenziale ulteriore generazione e distribuzione di utili.