Banco BPM: nuovo piano Castagna, tutto su utili e dividendi. Il commento ‘buy’
Banco BPM grande protagonista di Piazza Affari nel giorno della presentazione del piano industriale 2023-2026 che ha fissato i nuovi target finanziari e la strategia che la banca italiana guidata dal ceo Giuseppe Castagna intende perseguire.
Il titolo di Piazza Meda scatta al rialzo portandosi in cima al Ftse Mib, mettendo a segno attorno alle 10.30 ora italiana un rally superiore al +3%, con i mercati che brindano al nuovo outlook sugli utili e ai ghiotti dividendi previsti per gli azionisti.
Il nuovo piano di Banco BPM si incentra su sette pilastri.
Così il ceo Giuseppe Castagna, commentando il nuovo piano:
“L’impegno profuso da tutte le colleghe e i colleghi, ci ha permesso di raggiungere, con un anno di anticipo, risultati brillanti e di superare i target del Piano 2021-2024. Il nuovo Piano Strategico 2023-2026 costruito in una logica stand alone, si fonda su solidi pilastri e intende definire in maniera chiara strategie, azioni e strumenti che puntano a una crescita reddituale sostenibile, accompagnata dalla creazione di valore per tutti gli stakeholder e da un importante incremento delle politiche di remunerazione in grado di premiare gli azionisti”.
Banco BPM: titolo ‘buy’ per lo stesso Castagna. Che regala nuovi dividendi
Il nome del nuovo piano di Banco BPM dice tutto: “Banco BPM 2023-26: A Solid Success Story”.
La banca italiana gestita dal ceo Castagna rimarca il forte impegno del proprio team a premiare gli azionisti, ricordando “con orgoglio” il sostegno che l’istituto continua ad assicurare all’economia italiana.
Banco BPM ricorda che i target del precedente piano strategico sono stati “superati con oltre un anno di anticipo”, fattore che getta solide basi per puntare su obiettivi ancora più ambiziosi.
E così è: la “solida base di partenza” consente a Banco BPM di prevedere una “significativa e sostenibile creazione di valore che permette un’importante remunerazione per gli azionisti, lasciando invariata la solida posizione di capitale”.
L’utile netto cumulato del periodo 2023-2026 è così previsto a circa 6 miliardi di euro, a fronte di una remunerazione a favore degli azionisti di ben 4 miliardi di euro, ben cinque volte la distribuzione degli ultimi quattro anni e per un ammontare superiore al 50% dell’attuale capitalizzazione di mercato.
Soltanto per il 2024, la banca prevede di distribuire complessivamente dividendi per circa €1,3 miliardi, di cui circa €0,75 miliardi a valere sull’utile del 2023.
Dal 2024, si legge nel nuovo piano, le modalità di remunerazione (dividendi o buyback azionari) saranno poi decise anno per anno.
Il nuovo piano conferma le anticipazioni emerse alla vigilia che avevano previsto come proprio la remunerazione a favore degli azionisti fosse un elemento chiave del business plan.
Castagna, nel corso della presentazione del piano, così spiega i nuovi target relativi alla remunerazione agli stakeholders:
“Il solido P&L consente di aumentare la remunerazione degli azionisti. In particolare, Banco BPM incrementerà di tre volte l’utile netto nell’arco di piano (dai 2,1 miliardi di euro del 2019-2022 ai 6 miliardi di euro del 2023-26), incrementerà di 5 volte la remunerazione agli azionisti (da 0,7 miliardi di euro del 2019-2022 ai 4 miliardi di euro del 2023-26), mantenendo una solida capital position a circa il 14%”.
Numeri da capogiro, che permettono alla banca di elargire “una remunerazione considerevole in arco di piano, che è pari a oltre il 50% dell’attuale capitalizzazione di mercato e a circa il 40% del tangible book value (TBV)”.
Il mercato apprezza, e il titolo Banco BPM accelera al rialzo sulla scia delle dichiarazioni che il ceo Giuseppe Castagna rilascia nel presentare il piano.
Per Castagna, le azioni hanno, tra l’altro, un ulteriore spazio per salire:
“C’è ancora grande spazio per la crescita, grazie alle misure che consentiranno alla banca di avere prestazioni migliori e incrementare la remunerazione gli azionisti”, dice l’amministratore delegato dell’istituto.
Per quanto riguarda la situazione patrimoniale, la banca è blindata, con un CET1 Ratio previsto dal nuovo piano a circa 14% al 2026.
Blindata è anche la liquidità, con un liquidity coverage ratio (LCR) e net stable funding ratio (NSFR) ben superiori ai limiti regolamentari”.
Inoltre, per tutto l’orizzonte del piano è preservato un “solido buffer rispetto ai requisiti Mrel”.
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I target al 2026 su ricavi, cost-income, costo del rischio, NPE ratio
I target finanziari del piano di Banco BPM al 2026 prevedono un valore totale dei ricavi a circa €5,4 miliardi e un risultato della gestione operativa a circa 2,75 miliardi.
Il rapporto cost-income è atteso al di sotto del 50%, a fronte di un utile netto superiore a 1,5 miliardi e un Rote a circa il 13,5%.
Il costo del rischio è stimato a circa 45 punti base, mentre l’Npe ratio lordo a circa il 3%.
Gli impieghi netti core alla clientela sono attesi a circa 102 miliardi di euro, mentre per i c/c e depositi le attese sono di circa 100 miliardi.
La raccolta indiretta, infine, è prevista superare i 120 miliardi.
I sette pilastri del nuovo piano di Banco BPM
I sette pilastri su cui si incentra il nuovo piano di Banco BPM sono i seguenti:
- Il consolidamento della leadership nel segmento aziende e corporate investiment banking e il sostegno della transizione green.
- Il rafforzamento del wealth management e del life insurance
- L’estrazione di maggior valore dai recenti deal nell’assicurazione danni e monetica.
- I benefici dell’ulteriore sviluppo dell’omnicanalità
- Il potenziamento di tech innovation, lean banking e cybersecurity, che prevede una crescita degli investimenti IT pari a +20% rispetto a quelli effettuati nel periodo 2021-2023.
- Un ulteriore rafforzamento del profilo patrimoniale del gruppo, con un costo del rischio al 2026 di circa 45 punti base.
- L’empowerment di dipendenti e comunità in linea con la vocazione sociale del gruppo, con l’obiettivo di 800 nuove assunzioni circa, di cui 200 tech specialists (data scientists, cloud and cyber security specialists).
Per quanto concerne il pilastro (primo) del consolidamento della leadership nel segmento aziende e corporate investiment banking e il sostegno della transizione green, Banco BPM precisa che è prevista una crescita dei ricavi sul segmento di circa. €270 milioni (CAGR +2,4%) attraverso alcune direttrici chiave:
Sul segmento Corporate e Investment banking la banca punta a una crescita ricavi “core” ad un CAGR 2023-2026 pari a +2,6%, di cui 1) Margine di interesse: CAGR 2023-2026 pari a +2,0% 2) Commissioni nette: CAGR 2023-2026 pari a +5,0%
Sul segmento Aziende Banco BPM la crescita ricavi “core” attesa è a un CAGR 2023-2026 pari a +2,1%, di cui 1) Margine di interesse: CAGR 2023-2026 pari a +0,5% 2) Commissioni nette: CAGR 2023-2026 pari a +5%.
Riguardo al secondo pilastro del rafforzamento del wealth management e del life insurance, Banco BPM intende con il nuovo piano “proseguire e rafforzare il percorso già intrapreso di incremento della quota di mercato sul comparto della raccolta indiretta (oggi al 4,1% dal 3,8% di inizio 2021) e della quota della raccolta gestita sul totale della raccolta dei clienti (oggi al 30%, con un gap di 3-5 punti rispetto ad altri istituti comparabili)”.
L’outlook complessivo è di “€215 milioni di ricavi aggiuntivi, di cui circa €110 milioni derivanti principalmente dalle masse di raccolta indiretta non assicurativa e €105 milioni derivanti dal Vita, grazie anche alla ridefinizione dei prodotti e servizi offerti alla clientela per il comparto”.
Banco BPM spiega a tal proposito che “le principali azioni industriali alla base di queste crescite sono: (1) raccolta netta gestita di €7,5 miliardi, favorita da un contesto atteso di diminuzione dei tassi e, all’interno di tale dinamica, l’extra-crescita nel comparto Vita, grazie all’internalizzazione ed alla rifocalizzazione nel comparto, che porta la raccolta assicurativa complessiva ad un CAGR 2024-2026 del 10% (rispetto ad un CAGR 2024-2026 della raccolta gestita complessiva pari al 6%).
Per quanto concerne il terzo pilastro, ovvero quello che si focalizza sull’estrazione di maggior valore dai recenti deal nell’assicurazione danni e monetica, Banco BPM punta alla “massimizzazione del valore generato da partnership strategiche, con un contributo atteso di circa €95 milioni di ricavi aggiuntivi al 2026 (circa €70mln di commissioni didistribuzione e circa €25 milioni di utile dalle JV).
Banco BPM intende poi realizzare il quarto pilastro dello sviluppo dell’omnicalità con un programma di accelerazione delle vendite digitali e di attivazione della clientela, l’ulteriore evoluzione dell’advisory in logica omnichannel e la trasformazione del Network.
In quest’ultimo caso si prevede una ulteriore riduzione delle filiali (da 1.350 a 1.250 al 2026) e delle postazioni di cassa (da 1.900 a 1.500 al 2026).
Il pilastro che si concentra sul potenziamento di tech innovation, lean banking e cybersecurity vede l’istituto impegnato ad accelerare il processo di innovazione attraverso €600 milioni di investimenti IT nei prossimi tre anni, ovvero +20% rispetto al triennio precedente.
Banco BPM forte del successo dei bond. Le emissioni previste 2024-2026
Con il pilastro relativo all’ulteriore rafforzamento patrimoniale della banca, Banco BPM intende proseguire il percorso di
allineamento ai principali peers di mercato attraverso la riduzione dell’NPE ratio a circa il 3,0% nel 2026, oltre al costo del rischio di ca. 45 pb a fine piano.
La banca guidata dal ceo Castagna rende nota anche l’intenzione di consolidare il proprio “ruolo di leadership come emittente di green, social e sustainable bonds con emissioni di €5 miliardi nel periodo 2024-2026 (in crescita rispetto ai €4,25 miliardi emessi nel periodo 2021-2023) attraverso un nuovo framework di emissioni ESG pienamente allineato alla tassonomia EU”.
Banco BPM è appena reduce dal forte successo incassato con la recente emissione di un bond Social Senior Preferred, con scadenza a quattro anni, per un ammontare pari a 500 milioni di euro.
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Infine l’ultimo e settimo pilastro su cui si impernia il nuovo piano di Piazza Meda prevede l’assunzione di circa 800 giovani per garantire il ricambio generazionale, di cui circa 200 specialisti Tech e IT, la creazione di una ‘Academy’ per generare valore nei percorsi di crescita professionale e per implementare iniziative di reskilling, programmi personalizzati di crescita, l’introduzione dello smart working per le figure commerciali di Rete, l’implementazione di nuovi strumenti di comunicazione interna per aumentarne l’efficacia, lo sviluppo di iniziative per favorire la diffusione di una cultura di rispetto e inclusione.