Banche europee, analisti positivi: Barclays punta su UniCredit
Gli analisti di Barclays confermano il giudizio positivo sulle banche europee, dopo la tornata di trimestrali che ha fornito indicazioni complessivamente confortanti. I risultati hanno portato ad una generale rivalutazione del settore, un trend che dovrebbe proseguire nei prossimi mesi. In tale contesto, i nomi preferiti di Barclays rimangono gli stessi di due mesi fa (quando ha alzato l’outlook sul settore da Neutral a Positive): Unicredit, NatWest, Lloyds e BNP Paribas.
Barclays ‘Overweight’ sulle principali banche italiane
“I risultati del quarto trimestre hanno rafforzato la nostra posizione positiva sulle banche italiane, confermando la resilienza degli utili nelle guidance”, spiega Barclays nel suo report sulle banche europee, citando i diversi rating Overweight sugli istituti di credito del nostro Paese: Unicredit, Intesa Sanpaolo, Banca Mps, Banco Bpm e Bper.
“I dati sono stati più contrastanti per le banche britanniche e francesi, ma continuiamo a ritenere che anche i titoli meno sensibili ai tassi si rivaluteranno progressivamente man mano che ci approssimiamo ai primi tagli”, aggiungono gli analisti.
Alla luce di queste indicazioni, “manteniamo Unicredit, NatWest, Lloyds e BNP Paribas tra le nostre banche europee preferite. Riteniamo sia ancora troppo presto per i business più esposti al Wealth Management, il cui re-rating dovrebbe essere più graduale e più visibile nel 2025”.
Risultati sopra le attese nel 4Q per le banche europee
Nel complesso, nel quarto trimestre le banche europee hanno trasmesso messaggi positivi sul fronte degli EPS e del ritorno sul capitale, elementi che hanno sostenuto i prezzi sul mercato azionario.
Mediamente, le banche hanno superato del 4% il consensus, cifra che sale al 15% escludendo gli istituti del Regno Unito. La maggior parte di questa sovra-performance è spiegata da tasse e voci una tantum, ma anche il margine di interesse è stato superiore alle attese, in media, dell’1%, mentre le commissioni sono state pressoché in linea con le stime.
Prestiti in marginale aumento, deflussi contenuti nel 4Q
I prestiti alla clientela sono mediamente aumentati in misura marginale, dello 0,5% su base annua, ma l’outlook sulla crescita futura dei finanziamenti rimane modesto. Le banche suggeriscono un possibile recupero con i tagli dei tassi, ma non si aspettano un rinnovamento significativo. In media, Barclays stima che i prestiti possano espandersi dell’1,2% su base annua nel 2024.
Per quanto riguarda i depositi, i deflussi restano contenuti e il Beta dei depositi (la quota di aumento dei tassi trasferito sulla remunerazione dei depositi bancari) è cresciuto nel quarto trimestre, ma solo marginalmente nell’Europa meridionale. Nel dettaglio, in Italia, i depositi sono diminuiti dell’1% e il Beta è rimasto moderato, raggiungendo il 16%.
Spazio per rivalutazione nel 2024
Nel 2024, Barclays ritiene che la performance positiva delle banche sarà trainata non tanto da sorprese sugli utili quanto da una rivalutazione del settore. In media, secondo gli esperti, il comparto si è declassato nel 2023 (-8% per le banche coperte da Barclays) e nel 2022 (-18% in media), quindi potrebbe esserci spazio per un’inversione di rotta quest’anno.
Uno dei fattori che alimenta l’interesse per le grandi banche europee è legato alla remunerazione degli azionisti, in aumento del 54% su base annua e sui massimi dal 2007, secondo gli analisti di UBS. I maggiori istituti del Vecchio Continente restituiranno circa 120 miliardi di euro agli azionisti, per 74 miliardi di euro attraverso dividendi e per 47 miliardi di euro mediante riacquisti di azioni proprie. Tra le banche più generose c’è proprio, UniCredit, che ha annunciato un pay out del 100% sugli utili del 2023, ovvero 8,6 miliardi di euro.
Unicredit sostenuta dai conti, analisti positivi
Unicredit è una delle banche europee che hanno maggiormente beneficiato dei conti in borsa, come mostra il seguente grafico. Gran parte della variazione di prezzo è spiegata dalla rivalutazione in termini di EPS, a differenza ad esempio di BBVA, la cui performance è legata ad un maggiore incremento del multiplo P/E.
Per quanto riguarda Unicredit, Barclays fissa un target price pari a 35,9 euro, confermando il rating Overweight. Nel complesso, sulla base delle raccomandazioni raccolte da Bloomberg, la banca di piazza Gae Aulenti ha ottenuto 22 Buy e 5 Hold (nessun Sell), con un prezzo obiettivo medio superiore a 36 euro, rispetto ai 31 euro della valutazione attuale di mercato.