Swisscom offre €8 mld cash per Vodafone Italia, riflessi su Tim
Fermento nel settore delle telecomunicazioni, dopo la conferma delle trattative in fase avanzata tra Swisscom e Vodafone per la fusione delle attività in Italia. Ecco i dettagli fin qui noti sull’offerta della compagnia svizzera e le possibili implicazioni per Tim e per il mercato domestico delle tlc.
Swisscom in trattative avanzate per rilevare il 100% di Vodafone Italia
In seguito alle indiscrezioni circolate nelle ultime ore, Swisscom ha confermato di essere in trattative esclusive avanzate con Vodafone Gruppo per l’acquisizione in contanti del 100% di Vodafone Italia. L’obiettivo della compagnia svizzera è quello di unire Vodafone Italia con Fastweb, la sua affiliata nel nostro Paese.
I termini completi della transazione, come precisato da Swisscom in una nota, devono ancora essere definiti, ma le parti hanno concordato un prezzo di acquisto preliminare per Vodafone Italia di 8 miliardi di euro su base cash and debt free.
Secondo la compagnia elvetica, l’eventuale transazione è in grado di accrescere il valore e il cashflow di Swisscom. Quest’ultima, a seguito dell’acquisizione, prevede di mantenere almeno un rating aziendale “A”, con un impatto positivo sulla propria politica dei dividendi.
Non c’è alcuna certezza che la transazione vada a buon fine. Se necessario, comunica la società, verrà fatto un ulteriore annuncio al momento opportuno.
I vantaggi del deal Fastweb-Vodafone
Da dieci anni, spiega Swisscom, Fastweb è in continua crescita in termini di clienti, ricavi ed Ebitda rettificato e si è affermata come operatore leader nel quarto mercato europeo della banda larga. La fusione prevista tra Vodafone Italia e Fastweb riunirebbe infrastrutture mobili e fisse di alta qualità, competenze e capacità complementari per creare un’azienda leader convergente.
Le maggiori dimensioni, la struttura dei costi più efficiente e il significativo potenziale di sinergia consentirebbero all’entità combinata di liberare valore per tutti gli stakeholder. La transazione sarebbe un passo fondamentale per consentire a Swisscom di realizzare il suo obiettivo strategico di creare valore a lungo termine in Italia e sarebbe pienamente conforme agli obiettivi strategici dati dal Consiglio Federale.
Swisscom scavalca Iliad ma il mercato tlc resta in fermento
Con questa proposta, Swisscom è pronta a mettere la freccia e superare Iliad, da tempo interessata a consolidare il business in Italia. Ricordiamo che a fine gennaio Vodafone ha rifiutato un’offerta presentata a dicembre da Iliad per le sue attività in Italia. La proposta prevedeva una fusione mediante la costituzione di una newco detenuta pariteticamente da Iliad Italia e Vodafone Italia.
Vodafone avrebbe ottenuto 6,6 miliardi di euro cash e un finanziamento soci per 2 miliardi di euro (con enterprise value pari a 10,45 miliardi di euro), mentre Iliad avrebbe ottenuto 0,4 miliardi di euro in cash e un finanziamento soci per 2 miliardi di euro (enterprise value pari a 4,25 miliardi di euro), senza alcuna call option a favore di iliad (al contrario di un’offerta presentata in precedenza dai francesi).
Dopo il rifiuto, Iliad aveva comunicato che “continuerà a rafforzare la propria posizione in Italia e a perseguire con determinazione la conquista di quote di mercato in tutti i segmenti”.
Gli effetti su Tim della fusione Fastweb-Vodafone
Per gli esperti di Equita Sim, “il deal valuta Vodafone Italia 6x EV/Ebitda aL 2023, un multiplo inferiore ai 7,8x offerti da Iliad, che aveva strutturato l’operazione non interamente per cassa e che a nostro avviso poteva contare su maggiori sinergie (combinazione mobile/mobile).”
A livello di mercato, “si tratta di un consolidamento che modifica in modo meno marcato gli equilibri rispetto all’ipotesi Vodafone/Iliad, rafforzando Fastweb nel mondo corporate mobile e portandolo ad avere una market share simile ai concorrenti nel mobile in generale.”
Secondo gli analisti, “il multiplo pagato rappresenta un premio meno significativo rispetto a quanto espresso da Iliad (7,8x EV/EBITDAaL) ma comunque rilevante rispetto alla valutazione implicita del mercato oggi di Tim Domestic, che tratta a 4,3x”. Tim Domestic, spiega Equita, “vanta una quota di mercato non molto diversa dalla combined nel mobile e decisamente superiore nel fisso, con un 40% vs 30% circa per il mondo consumer e un gap decisamente maggiore nel mondo large corporates/PA”.
Nel complesso, conclude Equita, “vediamo lo speculative appeal su Tim non esaurirsi dopo il deal, che non dovrebbe avere grossi ostacoli approvativi, visto che Iliad rimarrebbe interessata a qualche forma di consolidamento sul mercato italiano e la recente approvazione da parte dell’antitrust di un consolidamento importante in Spagna.”
Le azioni Telecom Italia hanno aperto in rialzo dello 0,8% a Piazza Affari, riportandosi in area 0,288 euro e registrando una delle migliori performance, tra le società del Ftse Mib, salvo poi ridurre i guadagni nel corso della seduta.