Notizie Notizie Mondo Banche: Barclays positiva sul settore, Unicredit tra le preferite

Banche: Barclays positiva sul settore, Unicredit tra le preferite

18 Dicembre 2023 12:32

Barclays ha alzato l’outlook sulle banche europee da Neutral a Positive. L’aggiornamento, dettagliato nel report dal titolo “2024 Outlook: Bad news is good news”, è legato alla previsione di utili e livelli di capitale resilienti, in un contesto di atterraggio morbido dell’economia e di tagli dei tassi. Regno Unito e Francia i mercati preferiti, mentre fra i singoli titoli gli analisti citano NatWest, Lloyds, BNP Paribas e Unicredit.

Per Barclays outlook positivo sulle banche europee nel 2024

Al momento, le banche europee trattano ad un costo implicito del capitale elevato (ancora al 16%), legato alla percezione – da parte di alcuni investitori – di guadagni troppo elevati, ad eventuali pressioni sugli utili e possibili interventi governativi sul comparto. L’upgrade di Barclays riflette l’aspettativa di una rivalutazione del settore dal 2024, supportata essenzialmente da tre fattori:

  • Minore incertezza: nel momento in cui i tagli dei tassi e l’atterraggio morbido si concretizzeranno, le incertezze che hanno influenzato il costo del capitale e i multipli P/E del settore potrebbero dissolversi.
  • Resilienza dell’EPS: in questo contesto di tassi in diminuzione e soft landing, utili resilienti o in crescita per alcune aree geografiche o per specifiche banche potrebbe migliorare la percezione complessiva del settore, anche tra gli investitori generalisti.
  • Nessun rischio normativo rilevante: in molti paesi le tasse sul settore sono già state applicate ed è possibile che l’incertezza legata agli interventi governativi diventi meno preoccupante su base annua.

Prevista una rivalutazione del settore

Finora, nel 2023, dal consensus di Bloomberg sono emersi significativi aggiornamenti sull’EPS del settore: 35% per il settore, contro il +17% del 2022).

Nel 2024, però, Barclays ritiene che la performance positiva sarà trainata non tanto da sorprese sugli utili quanto da una rivalutazione del settore. In media, sottolineano gli esperti, il comparto si è declassato nel 2023 (-8% per le banche coperte da Barclays) e nel 2022 (-18% in media), quindi potrebbe esserci spazio per un’inversione di rotta l’anno prossimo.

Ricordiamo che Barclays ha recentemente espresso un giudizio Overweight sulle banche europee, nell’ambito delle sue previsioni sull’azionario Ue per il prossimo anno.

Barclays preferisce le banche britanniche e francesi

Barclays esprime una preferenza per le banche del Regno Unito e della Francia. Questo perché entrambe hanno registrato pressioni sugli utili nel corso del 2023, frenate dagli improvvisi aumenti dei tassi (a differenza, ad esempio, delle banche commerciali italiane che hanno trasferito l’incremento sui costi dei prestiti a famiglie e imprese).

Questa dinamica, per le banche britanniche e francesi, dovrebbe arrestarsi nel 2024. Inoltre, secondo gli analisti, la crescita degli utili in linea con le aspettative dovrebbe continuare a sostenere il cost of equity e i multipli P/E. Le banche del Regno Unito sono state tra le peggiori performer da inizio anno e la loro valutazione dovrebbe trarre beneficio da un contesto macroeconomici con tassi meno elevati.

Unicredit fra le preferite di Barclays

Barclays cita NatWest, Lloyds, BNP Paribas e Unicredit tra le migliori scelte del settore, mentre Ubs è tra le meno preferite.

NatWest

Per NatWest è previsto un potenziamento del margine di interesse, grazie alla copertura strutturale, oltre ad una crescita degli EPS nel 2024 e nel 2025, mentre il taglio dei tassi dovrebbe ridurre il rischio legato alla qualità degli attivi.

Lloyds

Lloyds potrebbe essere uno dei principali beneficiari del miglioramento dello scenario macroeconomico nel Regno Unito, con una discesa dei tassi e del cost of equity. Previsto un ritorno sul capitale da leader di settore, con utili spinti dal miglioramento delle tendenze operative e dalla copertura strutturale.

BNP Paribas

Per quanto riguarda BNP Paribas è prevista un’inversione del trend degli utili, ma la banca francese dovrebbe anche essere tra le più gettonate fra gli investitori in un contesto di aumento della fiducia nelle banche europee.

Unicredit

Unicredit potrebbe registrare sorprese in termini di rendimento del capitale, già tra più elevati del settore. Inoltre, Barclays prevede una resilienza degli utili, grazie alla copertura sul margine di interesse, al Beta dei depositi già elevato in Austria e Germania (favorevole in un contesto di tassi decrescenti) e alle nuove misure per sostenere le commissioni. Infine, è prevista una rivalutazione del multiplo P/E.

UBS

Il giudizio su UBS, invece, sconta il fatto che la valutazione attuale riflette già i vantaggi dell’integrazione di Credit Suisse, mentre gli afflussi dalla gestione patrimoniale dovrebbero rimanere contenuti.

Le stime di Barclays e i rischi per le banche

Entrando nel dettaglio delle stime, Barclays stima profitti del settore nel 2024 piatti su base annua, per effetto di un aumento contenuto dei ricavi (+1%) bilanciato da maggiori costi (+4%) e da un Cost of Risk in crescita di 5 punti base (da 31 a 36 bp).

La dinamica dei ricavi riflette un +1% atteso per il margine di interesse e un aumento del 2% delle commissioni. Con riferimento al Cost of Risk, potrebbe verificarsi un parziale deterioramento della qualità degli attivi, ma sarà contenuto grazie ai bassi livelli di disoccupazione, l’elevata quota di prestiti garantiti dallo Stato, e la già elevata copertura. Il ROTE medio atteso è pari al 12,6% per il 2024, contro il 13,8% stimato per il 2023.

I principali rischi che potrebbero inficiare queste prospettive di resilienza degli utili sono legati alla possibilità di uno scenario macroeconomico più cupo, con un forte aumento della disoccupazione, un ritardo nella rivalutazione del settore e un freno agli EPS. Infine, nei paesi in cui la concorrenza nel settore bancario al dettaglio è elevata, come in Francia e nel Regno Unito, la pressione sui prezzi degli asset potrebbe erodere i margini più di quanto considerato nei modelli.