Notizie Notizie Mondo Azionario, per Morgan Stanley valutazioni elevate rispetto a utili. Ecco un settore che può salire

Azionario, per Morgan Stanley valutazioni elevate rispetto a utili. Ecco un settore che può salire

27 Marzo 2024 12:06

Le attuali valutazioni dell’azionario sono “difficili da giustificare sulla base dei soli fondamentali”. Lo affermano gli esperti di Morgan Stanley, nel report “Great Expectations Suggest More Rotations”, sottolineando che le stime sugli utili per il 2024 e il 2025 hanno subito soltanto una leggera revisione. La banca ha anche alzato il rating sul settore energetico a “overweight”, indicandolo come uno dei possibili vincitori del mercato nei prossimi mesi.

Azionario sostenuto da Fed e valutazioni elevate

Negli ultimi cinque mesi l’indice MSCI All Country World è cresciuto del 25% e i prezzi di molti altri asset hanno registrato incrementi a doppia cifra o superiori. Per Morgan Stanley, questo rally dell’azionario è stato determinato essenzialmente da un allentamento delle condizioni finanziarie, dopo la svolta accomodante della Federal Reserve nel quarto trimestre 2023, e da un aumento delle valutazioni.

Tuttavia, secondo la banca, un’ulteriore espansione dei multipli negli Stati Uniti dovrà essere supportata da un rialzo delle aspettative sugli utili per il 2024 e il 2025, che sono rimaste invariate dallo scorso ottobre per quanto riguarda l’S&P 500.

Le stime sugli utili non giustificano le valutazioni

Le valutazioni odierne hanno raggiunto livelli massimi simili a quelli del 2021, quando l’economia aveva beneficiato della ripresa post-pandemica e dell’allentamento monetario della Fed. Elementi che hanno permesso di registrare la crescita degli utili più rapida degli ultimi 30 anni (+45% per l’S&P 500) e un miglioramento di marginalità e redditività, legato anche al contenimento forzato dei costi in pandemia.

Oggi le valutazioni sono in parte sostenute dalla previsione di un miglioramento della crescita, dopo il rallentamento degli utili registrato dalla maggior parte delle aziende lo scorso anno.

Tuttavia, malgrado gli attesi tagli dei tassi possano supportare questa visione, le prospettive per l’EPS S&P 500 nel 2024 e 2025 sono rimaste invariate, anche dopo il cambio di rotta della Fed nel quarto trimestre dell’anno scorso.

Per Morgan Stanley, le moderate revisioni delle stime sugli utili risentono in parte del mix politico di forti stimoli fiscali e tassi a breve restrittivi, che “spiazzano molte aziende e consumatori”.

L’azionario resta concentrato su pochi settori

Morgan Stanley pone l’accento sul fatto che, nell’ultimo anno, l’azionario sia stato trainato da un numero ristretto di settori (in particolare la tecnologia, grazie soprattutto al megatrend dell’intelligenza artificiale e ai guadagni dei Magnifici 7).

Per la banca d’affari, questa ristrettezza è il riflesso di una performance altrettanto ristretta a livello di utili e aiuta a spiegare perché gran parte delle azioni siano ancora al di sotto dei massimi del 2021.

Uno dei fattori che può contribuire ad una revisione al rialzo degli utili è legato al tema chiave dell’efficienza operativa, a cui sempre più aziende stanno dando una crescente importanza. Questo potrebbe alimentare una crescita dei margini e degli EPS estesa a più fattori, sostenendo le valutazioni dell’azionario.

Secondo Morgan Stanley, si inizia a intravedere un miglioramento in termini di ampiezza in diversi settori. La capacità del mercato di salire ancora in maniera sostenibile dipenderà molto dalla capacità di altri titoli e settori di generare una crescita degli utili.

Focus su industria ed energia

Tra i settori che mostrano miglioramenti in termini di ampiezza, la banca americana individua quello industriale e quello energetico. Il primo, un tipico “vincitore di fine ciclo”, sta beneficiando di importanti esborsi fiscali, nell’ambito di misure come l’IRA e il CHIPS Act, nonché della costruzione di data center per l’intelligenza artificiale.

L’energia è ancora notevolmente in ritardo rispetto all’inizio del rally di ottobre ma ha registrato ottime performance nell’ultimo mese.

“Tenendo conto dell’orientamento della Fed e di una minore preoccupazione per l’inflazione o l’allentamento delle condizioni finanziarie, i titoli ciclici orientati alle materie prime e l’energia in particolare potrebbero essere destinati a recuperare terreno”, spiegano gli analisti.

Morgan Stanley rimarca inoltre che l’energia ha contribuito alla variazione degli utili dell’S&P 500 dopo la pandemia più di qualsiasi altro settore, pur rimanendo una delle aree più economiche e meno partecipate del mercato.

I fattori a supporto dell’energia e i rating sugli altri settori

Più nel dettaglio, il settore energetico evidenzia una performance relativa rispetto all’S&P 500 non allineata al rialzo del prezzo del greggio da inizio anno (+11% per il Brent da inizio anno). Inoltre, il Global Commodities Strategist di Morgan Stanley, Martijn Rats, ha recentemente alzato le sue previsioni sul Brent a $90 al barile entro il terzo trimestre, data la crescente riduzione dell’equilibrio tra domanda e offerta.

Questa view sulla materia prima, insieme alle revisioni degli utili relativi, alla forte ampiezza e alle valutazioni contenute a livello di EV/Ebitda suggerisce che la divergenza tra i prezzi del petrolio e la performance relativa del settore andrà probabilmente a ridursi, grazie a un recupero delle azioni nel settore energetico.

Altri fattori a favore del comparto sono i flussi di cassa superiori alla media storica, il basso livello di indebitamento rispetto all’Ebitda e l’esposizione contenuta degli hedge fund.

In tale contesto, la raccomandazione sul settore viene alzata a “overweight”, in linea con altri settori come health care, beni di prima necessità e utilities. Morgan Stanley è “neutral” su industria, finanza, tecnologia, real estate, materie prime e servizi commerciali e “underweight” sui beni di consumo ciclici.

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