Auto: l’outlook di Barclays sul settore, la view su Ferrari e Stellantis
Si prospetta un 2024 sfidante per i principali produttori europei di automobili. Secondo Barclays, l’anno prossimo dovremmo assistere ad una normalizzazione dei prezzi e degli sconti, con un aggiustamento al ribasso delle valutazioni nel mercato dell’usato e una diluizione dei margini legata alle vendite di auto elettriche. Ecco le principali indicazioni che emergono dall’outlook degli analisti, con focus in particolare sulle italiane Stellantis e Ferrari.
Un contesto difficile per i produttori auto UE
Barclays mantiene una visione complessivamente negativa nei confronti dei produttori europei, nonostante le valutazioni convenienti, esprimendo invece una preferenza per i fornitori di componenti della regione. I car-maker stanno progressivamente evadendo gli ordinativi e, nonostante le previsioni di un atterraggio morbido nelle principali economie globali, la normalizzazione dei prezzi e della scontistica rappresenterà probabilmente un forte ostacolo nel corso dei prossimi 12 mesi.
Il tutto, dopo un periodo post Covid in cui le aziende del settore, produttori e concessionari, hanno beneficiato dell’effetto combinato di un aumento dei prezzi di listino, una riduzione degli sconti e un importante aumento dei prezzi dell’usato. Ora invece si assiste ad un rapido aumento degli sconti in Europa, negli Usa e in Cina per spingere i volumi di vendita, mentre i prezzi dell’usato si stanno ridimensionando dopo aver toccato i massimi storici.
A questi elementi si aggiungono una diluizione dei margini legata all’aumento delle vendite di auto elettriche, l’inflazione vischiosa e un miglioramento probabilmente limitato dei volumi e del mix di vendita.
Per questi motivi, nel 2024 Barclays ritiene difficile se non impossibile per la maggior parte dei produttori europei sostenere gli elevati livelli di utili (e margini) assoluti del 2022/2023.
Da Barclays giudizio negativo sul settore
Alla luce delle precedenti considerazioni Barclays conferma la raccomandazione Negative sul settore Auto e ricambi europeo. Gli analisti avevano declassato il giudizio sul comparto lo scorso 17 aprile (da Neutral), con una lieve preferenza, all’epoca, per i produttori rispetto ai fornitori di componenti.
Da quel momento il settore automobilistico ha subito un deprezzamento limitato, pari circa al 4% (rispetto al -2% dell’Euro Stoxx), grazie ad un mix volumi/prezzi migliore per più tempo, derivante da un solido portafoglio ordini e da una resilienza superiore alle attese dei consumatori statunitensi che hanno supportato le vendite e i margini. Tuttavia, ad oggi si ritiene che gli utili abbiano raggiunto il picco e questo dovrebbe penalizzare la performance nel corso del 2024.
Ciononostante, Barclays non esclude una rivalutazione del comparto, in scia alle aspettative di “soft landing” nelle principali economie. Questo ha consentito al team Automotive Usa di alzare l’outlook dei produttori americani a Positive, seppur in un contesto di rallentamento del sentiment dei consumatori e di pressioni macroeconomiche.
Valutazioni contenute per gli auto-maker UE, ma non basta
Le valutazioni dei produttori europei sono molto basse, con P/E low- to-mid single digit, ma questo secondo Barclays non è sufficiente per sostenere i prezzi delle azioni, nel citato contesto di normalizzazione degli utili che penalizza gli afflussi.
Gli investitori preferiscono dunque attendere che prezzi e margini si regolarizzino prima di posizionarsi nuovamente “long” sugli OEM europei. Dinamica leggermente diversa per quanto riguarda i fornitori di componenti, sostenuti dall’aspettativa di una ripresa dei profitti da livelli bassi e di una rotazione dei sotto-settori, grazie anche ad un ridimensionamento dei costi delle materie prime.
In questo scenario, Barclays esprime una preferenza per il lusso, e quindi per Ferrari, i fornitori e quei produttori con “self-help” come Volkswagen e Stellantis, rispetto ai produttori “premium” e al più ampio settore Auto nel 2024.
Ferrari una sicurezza per Barclays
Vediamo più nel dettaglio i giudizi di Barclays sulle società italiane. Per quanto riguarda Ferrari, gli analisti fissano una raccomandazione Overweight e un target price di 375 euro, in aumento del 7% rispetto alla precedente valutazione di 350 euro.
In un contesto di probabile picco degli utili per i produttori europei, Ferrari rappresenta un rifugio “relativamente sicuro nella nostra copertura”, apprezzata fra le altre cose per l’ampia visibilità dei profitti e la traiettoria a lungo termine del mix di volume-prezzo.
Secondo gli esperti, i commenti positivi del terzo trimestre su alcuni KPI chiave (come prezzi, mix, personalizzazione ad alto margine e portafoglio ordini) sono di buon auspicio per il triennio 2024-2026 e giustificano il giudizio Overweight. I multipli target assegnati da Barclays sono quasi in linea con il peer del lusso Hermes.
Stellantis spicca tra i produttori auto Ue-Usa
Con riferimento a Stellantis, Barclays conferma la raccomandazione Overweight e ribadisce il prezzo obiettivo di 22,5 euro.
Secondo gli analisti, la casa automobilistica spicca tra i migliori produttori europei e americani in termini di EBIT margin, flussi di cassa, dividendi ed efficienza del capitale. Nonostante Stellantis scambi già in prossimità dei massimi storici e i target del piano strategico Dare Forward 2030 appiano impegnativi, la crescita tracciata sembra comunque plausibile e giustifica una rivalutazione.
Per contro, Barclays ha tagliato i rating su Mercedes-Benz e Porsche Automobile da Overweight a Equal Weight e ha abbassato i prezzi obiettivo di BMW, Mercedes-Benz, Porsche e Volkswagen tra l’8 e il 29%.