Notizie Notizie Italia Attacco ai BTP: per Credit Suisse tra fattori di shock insieme a triplice bolla e Pil Cina sotto +4%

Attacco ai BTP: per Credit Suisse tra fattori di shock insieme a triplice bolla e Pil Cina sotto +4%

17 Gennaio 2020 15:22

BTP sotto attacco e nuova febbre spread tra i possibili fattori di shock per i mercati previsti dal team degli analisti di Credit Suisse. E’ quanto emerge dalle previsioni sulle possibili sorprese del 2020 che sono state stilate dal team di strategia globale della banca di investimenti svizzera.

La stessa banca fa tuttavia una precisazione: il suo non è un outlook su quanto ritiene succederà nell’anno nuovo, ma un elenco di sorprese che potrebbero verificarsi sui mercati. Sorprese non proprio impossibili, visto che altri analisti di altre banche di investimento temono il fattore shock Italia.

Gli esperti di Credit Suisse fanno notare che la crescita del Pil pro-capite dell’Italia è la più debole in Europa; che l’Italia nel commercio sta perdendo quote di mercato; che il paese presenta un contesto demografico molto sfidante.

Sia una (nuova) crisi politica, che un eventuale downgrade sul debito pubblico potrebbero scatenare un nuovo attacco contro la carta italiana, facendo salire lo spread con la Germania, scatenando una recessione, e facendo pesare i suoi effetti sull’azionario europeo.

C’è da dire che, allo stato attuale delle cose, lo spread BTP-Bund è decisamente sotto controllo, grazie al rally dei titoli di stato italiani, sostenuto anche dallo stop alla proposta di referendum per la modifica della legge elettorale avanzata dalla Lega di Matteo Salvini. Ma nei primi giorni del 2020 era stato uno stesso articolo di Bloomberg a far notare come i problemi italiani avrebbero potuto peggiorare, non escludendo una crisi di governo successiva alle elezioni in Emilia Romagna.

Triplice bolla tra fattori di shock elencati da Credit Suisse

  • Un altro fattore di shock per i mercati, secondo l’analisi di Credit Suisse, sarebbe una crescita del Pil cinese inferiore al 4% (proprio oggi sono stati resi noti i numeri del Pil della Cina relativi al quarto trimestre del 2019 e all’intero anno 2019.
  • Incluse nella lista delle sorprese possibili in senso negativo anche una triplice bolla nei mercati del credito, immobiliare e degli investimenti. Il team degli esperti ricorda come le recessioni di Giappone, Stati Uniti, Irlanda e Spagna si siano presentate entro l’anno successivo alla flessione dei prezzi delle case.
  • Una sottoperformance dei titoli tecnologici è un altro tra i fattori di rischio paventatii. D’altronde, il settore versa obiettivamente in una situazione di “ipercomprato” e c’è anche la statistica, che ci ricorda che i tre principali settori che sovraperformano in Borsa sia negli Stati Uniti che in Europa tendono a sottoperformare l’anno successivo.

Altri fattori di shock anche positivi

  • Balzo del rapporto euro-dollaro, al momento inchiodato attorno a $1,11.
  • I titoli oil che si confermano il settore migliore
  • Tassi decennali dei Treasuries Usa in crescita al 3%
  • Maggiori investimenti pubblici in progetti green e sostenibili
  • Balzo dello S&P 500 pari a +25%.
  • La borsa di Tokyo si rivela la migliore della regione asiatica. Gli analisti motivano questa possibilità con il fatto che l’azionario giapponese è scambiato a sconto del 35% rispetto ai mercati globali, ed è allo stesso tempo il più dipendente dalla ripresa economica mondiale. In più, al momento gli investitori stranieri sembrano sottopesare l’azionario made in Japan.