Mini-rally dei Btp dopo stop a referendum su legge elettorale, controsorpasso alla Grecia aspettando test Emilia
Acquisti oggi sui Btp dopo che ieri la Consulta ha respinto la proposta di referendum per la modifica della legge elettorale sponsorizzata dalla Lega. Il referendum promosso da otto consigli regionali guidati dal centrodestra proponeva il passaggio a un sistema maggioritario puro con l’abrogazione delle norme sulla distribuzione proporzionale dei seggi. Un sistema elettorale che avrebbe aumentato le possibilità che un blocco di centrodestra guidato dalla Lega ottenga una grande maggioranza alle prossime elezioni. Il leader della Lega, Matteo Salvini, ha commentato parlando di “vecchio sistema che si difende: Pd e 5stelle sono e restano attaccati alle poltrone. Ci dispiace che non si lasci decidere il popolo: cosi’ e’ il ritorno alla preistoria della peggiore politica italica”.
La reazione del mercato
“Questa è una buona notizia dal punto di vista del mercato perché riduce notevolmente il rischio che avremmo una maggioranza assoluta da parte della Lega”, afferma lo strategist di DZ Bank, Daniel Lenz, interpellato da Bloomberg. Tuttavia, permane l’incertezza di un altro referendum che dovrebbe svolgersi sulla riduzione del numero dei membri del parlamento.
Lo spread Btp-Bund si è ristretto tornando sotto area 160 pb con rendimento del decennale italiano all’1,38% rispetto al picco a 1,43% a cui era salito ieri pomeriggio. Mini-rally che ha permesso ai Btp di controsorpassare i pari durata della Grecia che rendono al momento l’1,39% e tornano a essere ultimi nell’area euro per rischiosità percepita. L’Italia presenta ancora un rating investment grade, mentre il rating sul debito della Grecia è ben quattro gradini inferiore.
L’Italia continua a pagare la fase di incertezza politica complici le divisioni all’interno del nuovo esecutivo giallo-rosso e il rischio legato alle imminenti elezioni regionali in Emilia (26 gennaio) che in caso di sconfitta del candidato di centro-sinistra potrebbero accelerare una crisi di governo e quindi il rischio di nuove elezioni.
Digerita l’ondata di carta italiana dei giorni scorsi
Ieri nell’area euro il mercato aveva visto tornare gli acquisti sui governativi core a fronte di un rialzo di quelli periferici. “Sui titoli core hanno in parte pesato le incertezze relative all’inizio dei colloqui commerciali tra Stati Uniti e UE“, rimarcano questa mattina gli strategist di Mps Capital Services.
nelle ultime due giornate sulla carta italiana aveva pesato anche l’elevato ammontare di emissioni a medio-lungo termine (13,75 mld) con il lancio del nuovo Btp 2050 che ha raccorto domanda record per quasi 48 miliardi.
Stasera attesa per il giudizio di Moody’s sul Portogallo con possibilità di un upgrade (ad agosto l’agenzia aveva alzato a positive le prospettive sul rating Baa3). In arrivo oggi anche l’aggiornamento di Fitch sulla Germania.