Notizie Notizie Italia Asta Btp per confermare appetito verso carta italiana. E il Tesoro scruta il meteo sui bond per nuove emissioni sindacate a 15 e 30 anni

Asta Btp per confermare appetito verso carta italiana. E il Tesoro scruta il meteo sui bond per nuove emissioni sindacate a 15 e 30 anni

14 Gennaio 2020 09:15

Seconda asta del 2020 con ben tre tipologie di BTP in offerta. Il Tesoro emetterà oggi titoli a medio e lungo termine (3, 7 e 20 anni) per massimi 6,75 miliardi di euro. Nel dettaglio verrà offerta la settima tranche del Btp con scadenza 15/01/2023 per un importo compreso tra 2,5 e 3 miliardi; poi il Btp scadenza 15/01/2027 per 2-2,5 miliardi e, infine, il Btp con scadenza 01/03/2040 per un ammontare compreso tra 0,75 e 1,25 miliardi.

Dopo il buon avvio d’anno, con il Bot a 12 mesi assegnato al tasso più basso dal maggio 2018, il Tesoro potrebbe presto decidere di procedere a nuove emissioni via sindacato a lunga scadenza.

Le ipotesi in ballo, stando a quanto anticipato settimana scorsa dall’agenzia Reuters, sarebbero un Btp a 15 anni un’emissione ancora più a lunga scadenza (Btp 30 anni). I tempi sarebbero relativamente stretti con gli esperti del Tesoro che potrebbero dare vita alla nuova emissione già entro gennaio. Va ricordato che lo scorso anno proprie nei primi due mesi dell’anno il Tesoro stupì con la doppia emissione prima di di un Btp a 15 anni a metà gennaio 2019 e poi dopo poco più di 20 giorni di un Btp a 30 anni (che registrò ordini record per 41 miliardi).

Verso un 2020 con costo raccolta in ulteriore calo

Il calendario delle emissioni 2020 diffuso dal Tesoro indica l’offerta di nuovi benchmark sia a 15 sia a 30 anni per il primo trimestre. Gli analisti di Unicredit rimarcano come i titoli a medio e lungo termine in scadenza nel 2020 presentano un rendimento medio pari a 2,14%. Nel 2019 la media dei costi della raccolta a medio-lungo termine è stata di 1,61%, in calo dall’1,78% del 2018. Ad oggi il Btp decennale rende sul secondario poco meno dell’1,4% e quindi il 2020 potrebbe segnare un’ulteriore contrazione dei costi di raccolta.