Caffè: clima e domanda cinese giocheranno un ruolo importante nei prossimi mesi
Vontobel ha pubblicato la rubrica Investment Idea con un nuovo approfondimento sul Caffè. Dopo aver messo a segno un balzo del 50% nel quarto trimestre dello scorso anno, il Future sulla materia prima ha avviato una fase di forte correzione. Dai massimi a 138,4 dollari per bag il derivato è tornato in area 117 dollari. A sostenere lo storno hanno contribuito le stime pubblicate da diverse fonti autorevoli come l’Instituto Brasileiro de Geografia e Estatistica (IBGE) e l’International Coffee Organization (ICO). Elementi che, scrive Vontobel, sommati alla tipica bassa presenza di large speculator sul mercato del caffè tra dicembre e gennaio, hanno provocato un forte calo dei prezzi del Future.
Cosa aspettarci da questa commodity? Nel breve periodo il clima giocherà un ruolo importante. Il raccolto di quest’anno potrebbe infatti risentirne se la piovosità rimarrà sotto la media stagionale. Anche se, rimarca Vontobel, il fattore veramente importante nel medio e lungo termine sarà il peso della Cina in questo mercato. La domanda nel Paese del Dragone è in fortissima crescita e potrebbe far entrare la Cina nei primi 10 consumatori grazie a società come Starbucks che stanno continuando ad aprire store nel Paese. Un particolare che non è sfuggito ai large speculator (hedge funds) che dal mese di novembre dello scorso anno stanno incrementando le posizioni nette lunghe.
Dal punto di vista grafico, scrive Vontobel, il future del caffè ha avviato una fase correttiva piuttosto brusca infrangendo anche i 120 dollari dopo il forte apprezzamento degli ultimi tre mesi del 2019. In caso di break dei 115 dollari, il caffè potrebbe svicolare sul primo target a 109 dollari, un livello chiave che se infranto darebbe un chiaro segnale negativo in termini di sentiment del mercato. Per un primo segnale rialzista, invece, bisognerò attendere il superamento dei 120 dollari.
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