Notizie Notizie Italia Ue ha già bocciato manovra, alert funzionari: ‘totale follia, Italia rischia enorme ristrutturazione debito’

Ue ha già bocciato manovra, alert funzionari: ‘totale follia, Italia rischia enorme ristrutturazione debito’

5 Ottobre 2018 09:12

Il Def sbarca alle Camere, il ministro dell’economia Giovanni Tria scrive una lettera all’Ue, ma dai funzionari della Commissione europea interpellati da Reuters, sembra emergere tutto fuorché un’apertura nei confronti della manovra. I funzionari parlano di “totale follia” riferendosi ai piani del governo M5S-Lega sulla legge di bilancio, evocando perfino una “enorme ristrutturazione del debito” italiano.

“Quando, in occasione dell’Eurogruppo, Tria ha parlato del target sul deficit al 2,4% per i prossimi tre anni, siamo rimasti tutti a bocca aperta – ha detto uno dei funzionari senior dell’Eurozona – L’impressione è stata quella di assistere all’arrivo di un segnale terribile”.

Nel far riferimento alla decisione dell’esecutivo di modificare i target di bilancio per il 2020 e il 2021 (non più al 2,4%, come previsto in precedenza per l’intero triennio 2019-2021, ma in calo dal 2,4% del 2019 al 2,1% nel 2020 e all’1,8% nel 2021), un altro rappresentante dei piani alti di Bruxelles ha sottolineato a Reuters che “la reazione positiva che il mercato ha avuto alle proposte dell’Italia per il 2020 e il 2021 è stata assolutamente ridicola”.

“(Il mercato) – ha aggiunto la fonte – cerca disperatamente qualche buona notizia, ma tutto questo non fa altro che avallare il fatto che si sta soltanto illudendo” .

Lo stesso funzionario ha aggiunto che “tutti stanno sottovalutando la follia totale della deviazione” rispetto ai vincoli di bilancio fissati dall’Ue. Non solo: “Le previsioni sulla crescita sono ridicole. La crescita, specialmente con questo governo, non migliorerà, ma peggiorerà”.

Così un terzo funzionario:

“La legge di bilancio per i prossimi tre anni mostra che l’Italia, e con essa l’Eurozona, si sta dirigendo sonnambula verso la prossima crisi“.

Esprimendo un’opinione che secondo Reuters è condivisa da diversi altri funzionari Ue, un’altra fonte ha affermato poi che “una grande, enorme ristrutturazione del debito sarebbe l’unico modo” per affrontare l’arrivo di una nuova grave crisi, visto che “l’impressione generale è che l’Italia è troppo grande per poter essere salvata con il fondo Salvastati ESM”.

Il problema, ha detto il funzionario, è che “non ci sono solo problemi di carattere tecnico attinenti alla capacità del fondo Salva stati. Prima di tutto ci sono ragioni politiche: soprattutto i paesi del nord, ma non solo quelli, non vogliono neanche provare ad usare l’ESM per l’Italia”.

E’ per questo che la ristrutturazione del debito sarebbe a suo avviso l’unica via per gestire la grave crisi che si verrebbe a creare e che sembra essere stata praticamente profetizzata dalle varie fonti.

“Se le cose andranno a finire male e ci sarà una ristrutturazione, questa cancellerà i risparmi di gran parte del popolo italiano“, ha detto il primo tra i funzionari Ue intervistati da Reuters.

In tutto questo, si parla già di commissariamento. Ieri il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha incontrato il numero uno della Bce, Mario Draghi, prima del vertice serale a Palazzo Chigi sulla nota di aggiornamento al Def. Lo ha riportato Il Sole 24 Ore affermando che, “con il governatore della Bce, i contatti sono costanti ma certo il ‘faccia a faccia’ ha consentito un approfondimento di tutte le criticità e i rischi e anche dei modi per evitarli”.

Il quotidiano ha scritto che “sembra che Draghi abbia espresso il suo allarme rispetto a una grande sottovalutazione del contesto in cui il governo sta scrivendo la manovra”, facendo riferimento alla fine imminente del QE.  Aggiungendo che, “dal prossimo anno gli strumenti di Draghi sono assai ridimensionati e per affrontare una crisi finanziaria, al nostro Paese non resterebbe che il piano Omt, in sostanza il commissariamento”.