Manovra e Def, governo modifica target deficit: 2,4% in 2019, poi calo 2,1% in 2020 e 1,8% in 2021
Il governo M5S-Lega ha fissato nuovi target più bassi del deficit-Pil per il 2020 e il 2021. Dal vertice di governo è emerso che nel 2019 il rapporto sarà del 2,4%, come annunciato la scorsa settimana, per poi scendere al 2,1% nel 2020 e all'1,8% nel 2021.
"Le misure del contratto di governo per il rilancio economico del paese - riferisce il governo - per reddito di cittadinanza, riforma Fornero, introduzione flat tax, assunzione straordinaria forze dell'ordine che saranno contenute, tra le altre, nella prossima manovra partiranno all'inizio del 2019 e saranno finanziate con una copertura di circa 20 miliardi di euro, 10 reddito di cittadinanza, 7 Fornero, 2 flat tax, 1 assunzioni straordinarie".
"Invieremo a Bruxelles e al Parlamento la nota aggiuntiva al Def non abbiamo deliberato alcunché di nuovo perché la deliberazione è avvenuta in Consiglio dei ministri ma ci siamo ritrovati dopo la deliberazione per mettere a punto tutti i dettagli della manovra aggiuntiva", ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in sala stampa a Palazzo Chigi.
"Le misure del contratto di governo per il rilancio economico del paese - riferisce il governo - per reddito di cittadinanza, riforma Fornero, introduzione flat tax, assunzione straordinaria forze dell'ordine che saranno contenute, tra le altre, nella prossima manovra partiranno all'inizio del 2019 e saranno finanziate con una copertura di circa 20 miliardi di euro, 10 reddito di cittadinanza, 7 Fornero, 2 flat tax, 1 assunzioni straordinarie".
"Invieremo a Bruxelles e al Parlamento la nota aggiuntiva al Def non abbiamo deliberato alcunché di nuovo perché la deliberazione è avvenuta in Consiglio dei ministri ma ci siamo ritrovati dopo la deliberazione per mettere a punto tutti i dettagli della manovra aggiuntiva", ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in sala stampa a Palazzo Chigi.