Notizie Notizie Italia Governo M5S-Lega, alert Barclays e rumor: nel programma anche moneta parallela

Governo M5S-Lega, alert Barclays e rumor: nel programma anche moneta parallela

Pubblicato 14 Maggio 2018 Aggiornato 14 Maggio 2018 17:17

“Un esito del genere sarebbe molto probabilmente negativo per i mercati e rappresenterebbe una sfida diretta al Fiscal Compact dell’Europa”. Così hanno scritto gli analisti di Barclays nel fine settimana, commentando il programma di governo su cui il M5S e la Lega avrebbero trovato una intesa dopo gli incontri delle delegazioni dei partiti tenuti a Milano, nel fine settimana. Programma il cui contenuto non è stato ancora comunicato, visto che la priorità è presentarlo al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, prima che diventi di pubblico dominio. Ma programma che, sicuramente, sarà incentrato su alcuni pilastri ben precisi.

“(I due partiti) hanno incentrato la loro campagna elettorale su diverse promesse fiscali costose, che includono l’azzeramento della riforma Fornero, il reddito di cittadinanza e la flat tax. Insieme, tali misure, secondo le nostre stime preliminari, costerebbero circa 100 miliardi di euro“. E, sebbene alcuni fattori come “la crescita decente, il QE (della Bce) e il posizionamento di mercato abbiano protetto l’Italia, finora, da una reazione negativa dei mercati, è essenziale che la crescita vada avanti, per assicurare che la situazione fiscale rimanga sostenibile e per evitare che la storia si ripeta“.

Dal canto suo Wolfgang Munchau, responsabile del think tank Eurointelligence, con sede a Londra, noto per aver scritto diversi articoli sull’Italia, avverte che, “se reso esecutivo, il programma di governo (M5S-Lega) sarebbe la scossa più grande per il sistema economico italiano dei tempi moderni”.

Reuters riporta inoltre le indiscrezioni de Il Corriere della Sera, secondo cui nel programma potrebbe essere inclusa anche l’idea di una moneta parallela, che potrebbe portare il deficit-Pil italiano ben al di sopra dei target concordati con l’Ue, mettendo l’Italia in rotta di collisione sia con la Commissione europea che con altri suoi partner.

In particolare, i due partiti starebbero considerando l’idea di coniare una nuova valuta, il cui obiettivo principale sarebbe quello di ripagare i debiti dello Stato verso la Pubblica Amministrazione.

Così un articolo de Il Corriere firmato da Federico Fubini di qualche giorno fa:

Si tratta di una proposta, avanzata dalla Lega, di emettere titoli di Stato in tagli piccolissimi che si diffondano tra la popolazione e diventino simili a banconote, strumenti di pagamento paralleli all’euro. Sembra di averla già sentita, questa proposta. A qualcosa di simile aveva pensato Yanis Varoufakis a pochi giorni dal referendum sul programma della troika, quello che finì per portare al suo licenziamento dal posto di ministro delle Finanze greco. Emettere «minibot», titoli di Stato in piccolissimi tagli che i cittadini si possano scambiare, equivale di fatto a cercare di creare una moneta parallela all’euro”.

Per ora, i mercati non subiscono scossoni. Lo spread Italia-Germania a 10 anni è quasi fermo, con una variazione di appena -0,3%, a quota 132 punti base, dopo aver testato un record intraday oltre 134 punti base. I tassi sui BTP decennali oscillano sopra l’1,90%, dopo essere balzati fino al massimo intraday dell’1,9170%.

Barclays: la nota su governo M5S-Lega

Barclays intanto torna a fare il punto della situazione con una nuova nota, firmata da Fabio Fois, che porta la data di oggi. Nota da cui emerge la preoccupazione degli analisti della banca sul futuro italiano:

“A meno che non venga compensato da misure economiche e finanziarie forti e credibili, il programma economico proposto, raggiunto con un’intesa tra il M5S e la Lega e così come riportato dai media, risulterà probabilmente in un dietrofront significativo da un punto di vista fiscale. Tuttavia, crediamo che, rendere esecutiva una tassa a doppia aliquota, riformare la Legge Fornero e introdurre un reddito di cittadinanza possa non essere semplice, a causa di diverse ragioni legate a limiti sia interni che esterni”.

Intanto, “le misure fiscali promesse dal M5S e dalla Lega potrebbero esacerbare le tensioni con i partner europei, con la Commissione europea che potrebbe ricorrere a un approccio molto conservativo. Dall’altro lato, non ci aspettiamo che la retorica M5S-Lega arrivi al punto da indire un referendum non vincolante (e forse non costituzionale) sull’adesione italiana all’Unione europea. Tale minaccia, a nostro avviso, non è credibile. Di conseguenza, non riteniamo che il M5S e la Lega ricorrano a un atteggiamento di sfida, ma che, piuttosto, i due utilizzino lo spazio di manovra fiscale per concretizzare alcune delle promesse fatte”.

Barclays mette inoltre in evidenza che “è improbabile che il sostegno del Parlamento sia forte al punto da sostenere un programma di governo così potenzialmente controverso. E’ il caso soprattutto del Senato, dove una maggioranza potenziale M5S-Lega potrebbe essere molto contenuta (+6 rispetto al vantaggio di 31 seggi alla Camera)”.

Nel precisare che la nota stilata si basa su quanto riportato dai principali quotidiani italiani, tra cui Il Sole 24 Ore, La Repubblica and Il Corriere della Sera, Barclays sottolinea che rimane ancora l’incognita di chi sarà il premier, così come ci sono poche notizie sulla composizione del governo.

“E’ anche poco chiaro se Luigi Di Maio e Matteo Salvini assumeranno cariche governative, oppure no”.

In caso affermativo, “il leader del M5S potrebbe assumere l’incarico di ministro degli Esteri, mentre Salvini quello di ministro degli Interni; o anche, entrambi ricoprire la posizione di vice presidente del Consiglio, In più, al M5S andrebbero i ministeri della Difesa, dell’Economia e della Giustizia, mentre la Lega conquisterebbe i ministeri dello Sviluppo economico, del Welfare e dell’Agricoltura, stando a quanto riportato da La Repubblica”.

Viene sottolineato come, in ogni caso, il presidente Mattarella sia determinato ad assumere un ruolo centrale nella nascita del governo, al fine di assicurarsi che l’Italia rimanga fedele ai legami con l’Europa e l’Atlantico.

RIPRENDONO CONSULTAZIONI GOVERNO A COLLE

Nel frattempo si apprende che il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, riprenderà oggi 14 maggio le consultazioni con il seguente calendario:

ore 16.30 Sen. Danilo TONINELLI e On. Dott.ssa Giulia GRILLO, rispettivamente Presidente del Gruppo Parlamentare “MoVimento 5 Stelle” del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati, accompagnati dall’On. Luigi DI MAIO, Capo della forza politica “Movimento 5 Stelle”.

ore 18.00 Sen. Gian Marco CENTINAIO e On. Dott. Giancarlo GIORGETTI, rispettivamente Presidente del Gruppo Parlamentare “Lega – Salvini Premier” del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati, accompagnati dal Sen. Matteo SALVINI, Segretario Federale del partito “Lega – Salvini Premier”.