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Generali con il nuovo piano punta alla solidità patrimoniale

14 Gennaio 2013 13:02

Generali ha lanciato questa mattina a Londra il suo nuovo piano strategico, che detterà le linee guida fino al 2015. La presentazione è stata affidata a Mario Greco, Group Ceo del Leone di Trieste, durante l’Investor Day organizzato nella capitale inglese. La nuova strategia del Leone di Trieste è basata sul core business assicurativo e sul rafforzamento della solidità patrimoniale. Il riposizionamento sul business principale avverrà attraverso un’ottimizzazione della presenza geografica, sulla crescita dei Danni e su una maggiore profittabilità del ramo Vita.

Dividendi e dismissioni
L’Ad ha messo subito in chiaro la questione dividendi, precisando che la compagnia assicurativa non ha in programma nessun taglio della cedola nel periodo in questione. L’obiettivo del gruppo è quello di migliorare la solidità patrimoniale del gruppo attraverso il reinvestimento degli utili. Greco ha precisato di voler migliorare il ritorno per gli azionisti e i dividendi, ha spiegato, fanno parte di questo ritorno.

A 4 miliardi di euro invece ammonterebbero i benefici sul capitale regolamentare che il gruppo si aspetta di realizzare dalle cessioni di asset no core entro il 2015. Il top manager ha specificato che nella cifra sono comprese le vendite già annunciate, ossia quelle di Bsi e le attività Usa.

Ottimizzazione della presenza geografica
Generali si è posta come obiettivo la massimizzazione dei rendimenti in mercati maturi quali per esempio Italia, Francia, Germania, Svizzera, Austria, e Spagna. Ma anche il rafforzamento, attraverso ulteriori investimenti, della posizione competitiva e dei rendimenti in Europa centro-orientale e in Asia, ossia mercati caratterizzati da un’elevata crescita. Tutto questo, spiega la compagnia assicurativa, nell’ottica di rifocalizzarsi sul core assicurativo attraverso un’ottimizzazione della presenza geografica.

Nessun piano specifico invece per quanto riguarda il Brasile. A dirlo lo stesso Greco che ha spiegato come la società triestina è sì interessata a crescere nel Paese carioca ma che al momento non è allo studio nessun piano specifico per migliorare la propria posizione. Posizione che è invece risulta più interessante in Messico, con la partnership con Banorte, e in altri Paesi quali la Colombia e l’Argentina. Sta invece seguendo il percorso previsto il processo di vendita di Banca Svizzera Italiana e delle attività di riassicurazione Vita negli Usa. Greco ha infatti escluso significativi ritardi e sorprese, dicendosi poi fiducioso di trovare buone soluzioni nel mondo per gli asset che Generali è intenzionata a vendere.

Gli obiettivi del Leone
Una delle priorità della compagnia triestina è quella di ristabilire una solida posizione patrimoniale, con l’obiettivo di raggiungere un indice di Solvency 1 di oltre il 160% entro il 2015. Per farlo, come riportato nelle slide di presentazione, il gruppo ha assunto come ipotesi di lavoro un payout al 40% nel periodo. Nel 2011 la compagnia assicurativa aveva distribuito dividendi pari al 36,4% degli utili. 

Inoltre, si legge nel materiale, la società intende diversificare le fonti di finanziamento guardando non solo al comparto istituzionale ma anche a quello retail. La compagnia triestina intende ricorrere ad emissioni in dollari Usa e in dollari di Singapore, oltre a quelle tradizionali in euro.

A livello finanziario Generali punta a raggiungere un RoE operativo al 13%, equivalente a un risultato operativo superiore a 5 miliardi di euro. Inoltre, Trieste punta a generare 600 milioni di euro di riduzione dei costi entro il 2015. “Le sinergie deriveranno da numerose aree, tra cui la riorganizzazione del business in Italia, la semplificazione e l’integrazione dei processi e la centralizzazione delle attività di information technology”, ha spiegato  la società nella nota ufficiale. Per avere un rating AA, Generali si concentrerà sul  reinvestimento degli utili, sulle dismissioni di asset non-core e su altre azioni di capital management. “Un approccio più disciplinato – è riportato nella nota – genererà un maggior cash flow dalle attuali attività con un target di oltre 2 miliardi di euro entro il 2015″.

 
Il parere degli analisti
Tra i primi commenti al piano presentato oggi, quello degli analisti di Barclays. Per gli esperti inglesi la buona performance della compagnia in scia alla nomina del nuovo management è stata guidata da una parte dal sentiment positivo sul nuovo piano strategico e dall’altra dal restringimento dello spread. Gli analisti confermano la raccomandazione equal weight (target price a 12,6 euro) in quanto prevedono che ci voglia un po’ di tempo prima di vedere gli effetti del processo di ristrutturazione e che il rischio di profilo migliori. Il broker si aspetta che la potenziale vendita degli asset non core insieme alla recente diminuzione dello spread Btp-Bund possa rinforzare la posizione del capitale del gruppo e placare le principali preoccupazioni degli investitori.