Notizie Notizie Italia Fincantieri: accordo vicino su Stx, Parigi pronta a concedere maggioranza agli italiani

Fincantieri: accordo vicino su Stx, Parigi pronta a concedere maggioranza agli italiani

22 Settembre 2017 10:05

Potrebbe arrivare già settimana prossima l’annuncio di un accordo sull’asse Roma-Parigi legato ai cantieri navali Stx France. Gli ultimi sviluppi vedono la posizione dei francesi più morbida e quindi disponibile a concedere la maggioranza del capitale all’italiana Fincantieri, in cambio però di maggiori poteri dei francesi nel nuovo cda del gruppo navale. Stando alle ultime indiscrezioni si va quindi verso un accordo che potrebbe essere già formalizzato il prossimo 27 settembre nell’ambito del vertice di Lione tra il presidente francese, Emmanuel Macron, e il premier italiano, Paolo Gentiloni.

Fincantieri avrebbe quindi la strada spianata per ottenere il controllo della maggioranza assoluta di Stx France, così come previsto dagli accordi avallati dal precedente governo francese. L’operazione, stando a quanto riportato oggi da La Repubblica, si focalizzerebbe sulla sola componente civile legata principalmente al segmento della costruzione di navi da crociera. Nelle scorse settimane si era invece parlato di una possibile intesa ad ampio raggio anche sul militare coinvolgendo anche Naval Group. Un progetto che si presenta al momento troppo complesso e richiede ulteriori approfondimenti visto che chiama in causa anche Thales, Naval Group e Leonardo in Italia.

A Piazza Affari il titolo Fincantieri segna un progresso del 3% circa a 1,069 euro.
“Fincantieri sopra il 50% di STX Fracne rappresenta la soluzione ottimale della vicenda”, commentano oggi gli analisti di Equita Sim.

In estate si è accesa la bagarre sui cantieri navali di STX a seguito della presa di posizione dello Stato francese che ha poi esercitato il diritto di prelazione procedendo con la nazionalizzazione dei cantieri. Una mossa temporanea volta a strappare condizioni migliori rispetto al precedente accordo. L’Italia dal canto suo ha difeso l’accordo iniziale non cedendo alle richieste della Francia di una partecipazione azionaria paritaria.